Mikhail Gorbachev meets John Paul II in Vatican for the frst time on 1 December 1989. It is an historic event: a General Secretary of the CPSU, the highest political representative of atheistic communism, converses face to face with the Pope. This conversation becomes immediately a real agreement, which Gorbachev promises at John Paul II to promulgate the Soviet Law on Freedom of Conscience and Religious Organisations for the Vatican support to his policy and his reforms in the USSR. In fact the Holy See through the «L’Osservatore Romano» and «La Civiltà Cattolica» on one hand does not lose the opportunity to condemn the Marxist-Leninist Communism, on the other defends and encourages insistently Glasnost’ and Perestrojka. The aim of the essay is to rebuild this Vatican political line towards Gorbachev’s USSR until to 18 November 1990, when the General Secretary of the CPSU meets John Paul II in Vatican for the second time. The Holy See considers Gorbachev as the Soviet leader looked for a long time able to protect the Catholics in the Soviet Union, especially the Uniate Church of- fcially legitimated by the Soviet Law on Freedom of Conscience and Religious Or- ganisations on 1 October 1990. Furthermore, Gorbachev and his religious reforms represent the best political context in USSR for a new dialog with the Patriarch of Moscow in order to restart the Ecumenism between the Catholic Church and the Russian Orthodox Church.

Michail Gorbaciov incontra Giovanni Paolo II in Vaticano per la prima volta il primo dicembre 1989. L'evento è storico: un Segretario Generale del PCUS, il più alto rappresentante politico del comunismo ateistico, conversa faccia a faccia con il Papa. Questa conversazione assume immediatamente i caratteri di un'intesa effettiva, in cui Gorbaciov promette a Giovanni Paolo II di promulgare in Unione Sovietica una Legge sulla Libertà di Coscienza e sulle Organizzazioni Religiose in cambio del sostegno vaticano alla sua politica di riforme in URSS; infatti la Santa Sede, attraverso L'Osservatore Romano e La Civiltà Cattolica, se da una parte non avrebbe mancato di continuare a condannare il comunismo marxista-leninista, dall'altra avrebbe difeso e incoraggiato con insistenza Glasnost' e Perestrojka. Scopo del saggio è ricostruire questa politica vaticana verso l'URSS di Gorbaciov fino al 18 novembre 1990, quando il Segretario Generale del PCUS incontra Giovanni Paolo II in Vaticano per la seconda volta. La Santa Sede considera Gorbaciov come quel leader sovietico per molto tempo cercato in grado di proteggere i cattolici in Unione Sovietica, specialmente quelli appartenenti alla Chiesa Uniate, che sarebbe stata ufficialmente legittimata dalla Legge Sovietica sulla Libertà di Coscienza e sulle Organizzazioni Religiose il primo ottobre 1990. Inoltre, Gorbaciov e le sue riforme in materia religiosa rappresentano un contesto politico in URSS adatto a una nuova stagione di dialogo tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato di Mosca, un punto di partenza necessario per rilanciare l'ecumenismo tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa russa.

La riforma religiosa in URSS tra le due Visite di Gorbaciov in Vaticano, 1989-1990. Le posizioni della Santa Sede e della stampa pontificia / Rinaldi, Marcello. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - STAMPA. - Anno C fascicolo I(2016), pp. 173-218.

La riforma religiosa in URSS tra le due Visite di Gorbaciov in Vaticano, 1989-1990. Le posizioni della Santa Sede e della stampa pontificia

RINALDI, MARCELLO
2016

Abstract

Mikhail Gorbachev meets John Paul II in Vatican for the frst time on 1 December 1989. It is an historic event: a General Secretary of the CPSU, the highest political representative of atheistic communism, converses face to face with the Pope. This conversation becomes immediately a real agreement, which Gorbachev promises at John Paul II to promulgate the Soviet Law on Freedom of Conscience and Religious Organisations for the Vatican support to his policy and his reforms in the USSR. In fact the Holy See through the «L’Osservatore Romano» and «La Civiltà Cattolica» on one hand does not lose the opportunity to condemn the Marxist-Leninist Communism, on the other defends and encourages insistently Glasnost’ and Perestrojka. The aim of the essay is to rebuild this Vatican political line towards Gorbachev’s USSR until to 18 November 1990, when the General Secretary of the CPSU meets John Paul II in Vatican for the second time. The Holy See considers Gorbachev as the Soviet leader looked for a long time able to protect the Catholics in the Soviet Union, especially the Uniate Church of- fcially legitimated by the Soviet Law on Freedom of Conscience and Religious Or- ganisations on 1 October 1990. Furthermore, Gorbachev and his religious reforms represent the best political context in USSR for a new dialog with the Patriarch of Moscow in order to restart the Ecumenism between the Catholic Church and the Russian Orthodox Church.
2016
Michail Gorbaciov incontra Giovanni Paolo II in Vaticano per la prima volta il primo dicembre 1989. L'evento è storico: un Segretario Generale del PCUS, il più alto rappresentante politico del comunismo ateistico, conversa faccia a faccia con il Papa. Questa conversazione assume immediatamente i caratteri di un'intesa effettiva, in cui Gorbaciov promette a Giovanni Paolo II di promulgare in Unione Sovietica una Legge sulla Libertà di Coscienza e sulle Organizzazioni Religiose in cambio del sostegno vaticano alla sua politica di riforme in URSS; infatti la Santa Sede, attraverso L'Osservatore Romano e La Civiltà Cattolica, se da una parte non avrebbe mancato di continuare a condannare il comunismo marxista-leninista, dall'altra avrebbe difeso e incoraggiato con insistenza Glasnost' e Perestrojka. Scopo del saggio è ricostruire questa politica vaticana verso l'URSS di Gorbaciov fino al 18 novembre 1990, quando il Segretario Generale del PCUS incontra Giovanni Paolo II in Vaticano per la seconda volta. La Santa Sede considera Gorbaciov come quel leader sovietico per molto tempo cercato in grado di proteggere i cattolici in Unione Sovietica, specialmente quelli appartenenti alla Chiesa Uniate, che sarebbe stata ufficialmente legittimata dalla Legge Sovietica sulla Libertà di Coscienza e sulle Organizzazioni Religiose il primo ottobre 1990. Inoltre, Gorbaciov e le sue riforme in materia religiosa rappresentano un contesto politico in URSS adatto a una nuova stagione di dialogo tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato di Mosca, un punto di partenza necessario per rilanciare l'ecumenismo tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa russa.
perestrojka; soviet religious reform; holy see
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La riforma religiosa in URSS tra le due Visite di Gorbaciov in Vaticano, 1989-1990. Le posizioni della Santa Sede e della stampa pontificia / Rinaldi, Marcello. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - STAMPA. - Anno C fascicolo I(2016), pp. 173-218.
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