In una delle posizioni più note e controverse nella metodologia delle scienze sociali, Friedrich von Hayek affermò che le scienze sociali si distinguono dalle scienze naturali perché mentre queste ultime hanno ad oggetto di studio i fatti (od i fenomeni) oggettivi, le scienze sociali hanno come oggetto le idee che gli individui hanno sui fatti, e le idee che essi hanno sulle idee proprie e su quelle degli altri individui. Questa posizione metodologica mostra tutta la sua rilevanza nel considerare le elezioni presidenziali, legislative e statali americane svoltesi lo scorso 8 novembre. Vi è un primo senso in cui essa si esplicita, e riguarda cosa si ritiene che di queste elezioni si debba spiegare. Per dirla con Karl Popper, aperti alla spiegazione sono quei fenomeni che contrastano con le aspettative, oppure quei fenomeni che sono effetti inattesi di azioni razionali. In termini più generali, le elezioni presidenziali del 2016 non sono aperte ad una spiegazione in senso popperiano. Il risultato finale, che è poi il solo rilevante, è infatti che dopo due mandati presidenziali Democratici gli elettori hanno scelto un presidente Repubblicano. Questa alternanza è pressoché la regola nella storia elettorale americana. Una alternanza che non è una descrizione di casualità statistica, ma corrisponde ad una determinante fondamentale del corpo elettorale americano, rimasta stabile nei secoli, che è quella di vedere il cambiamento di per sé (“change”) come un valore positivo.
Presidenziali USA: l’alternanza di governo nell’ultimo sistema bipartitico al mondo / Petroni, ANGELO MARIA. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - ELETTRONICO. - n. 22/2016(2016), pp. 2-8.
Presidenziali USA: l’alternanza di governo nell’ultimo sistema bipartitico al mondo
PETRONI, ANGELO MARIA
2016
Abstract
In una delle posizioni più note e controverse nella metodologia delle scienze sociali, Friedrich von Hayek affermò che le scienze sociali si distinguono dalle scienze naturali perché mentre queste ultime hanno ad oggetto di studio i fatti (od i fenomeni) oggettivi, le scienze sociali hanno come oggetto le idee che gli individui hanno sui fatti, e le idee che essi hanno sulle idee proprie e su quelle degli altri individui. Questa posizione metodologica mostra tutta la sua rilevanza nel considerare le elezioni presidenziali, legislative e statali americane svoltesi lo scorso 8 novembre. Vi è un primo senso in cui essa si esplicita, e riguarda cosa si ritiene che di queste elezioni si debba spiegare. Per dirla con Karl Popper, aperti alla spiegazione sono quei fenomeni che contrastano con le aspettative, oppure quei fenomeni che sono effetti inattesi di azioni razionali. In termini più generali, le elezioni presidenziali del 2016 non sono aperte ad una spiegazione in senso popperiano. Il risultato finale, che è poi il solo rilevante, è infatti che dopo due mandati presidenziali Democratici gli elettori hanno scelto un presidente Repubblicano. Questa alternanza è pressoché la regola nella storia elettorale americana. Una alternanza che non è una descrizione di casualità statistica, ma corrisponde ad una determinante fondamentale del corpo elettorale americano, rimasta stabile nei secoli, che è quella di vedere il cambiamento di per sé (“change”) come un valore positivo.File | Dimensione | Formato | |
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