essay on contemporary Russian poetry and reflection on the war in the texts of Elena Fanailova. His poems are characterized by a harsh vision of life and a very precise language have appeared in Russian literary magazines from the years 90. In particular, they come here under analysis the texts dedicated to the war in Afghanistan and to the Ukrainian conflict, a kind nervous and provocative diary, in which there are the stories of Chechens and Uzbeks, Serbian and Ukrainian, or Russian in effect which, however, to tell what they have experienced first hand. Only through their testimonies will be able to understand the geography of the place, the framework of the events. The historical traumas, the state of impatience, restlessness of the characters captured from inside, makes this poetic speculation contiguous to the psychoanalytic: the language is not internal to the subject, but it is off of him, in the world around him. The poetry of Elena Fanajlova, more traditional in its infancy in terms of diversification, over time it is much closer to prose, becoming a sort of "tragic reportage" of his time and his characters, now they tell in what seems a psychotherapy group.

saggio sulla poesia russa contemporanea e sulla riflessione sulla guerra nei testi di Elena Fanailova. I suoi versi caratterizzati da una visione dura della vita e da un linguaggio molto preciso sono apparsi sulle riviste letterarie russe a partire dagli anni 90. In particolare, vengono qui presi in analisi i testi dedicati alla guerra in Afghanistan e al conflitto ucraino, una sorta di diario nervoso e provocatorio, in cui si susseguono le vicende di ceceni e uzbeki, serbi e ucraini, oppure di russi a tutti gli effetti che hanno però da raccontare quello che hanno vissuto in prima persona. Solo attraverso le loro testimonianze si potrà capire la geografia del luogo, il quadro degli avvenimenti. I traumi storici, lo stato d’insofferenza, irrequietezza dei personaggi colti da dentro, rende questa speculazione poetica contigua a quella psicoanalitica: il linguaggio non è interno al soggetto, ma è fuori di lui, nel mondo che lo circonda. La poesia di Elena Fanajlova, più tradizionale agli esordi per quanto riguarda la versificazione, col tempo si è molto avvicinata alla prosa, diventando una sorta di “tragico reportage” del suo tempo e i suoi personaggi, ormai si raccontano in quella che pare una psicoterapia di gruppo.

Dall'Afghanistan all'Ucraina: lo sguardo altro di Elena Fanajlova / Scandura, Claudia. - STAMPA. - (2016), pp. 127-149.

Dall'Afghanistan all'Ucraina: lo sguardo altro di Elena Fanajlova

SCANDURA, Claudia
Investigation
2016

Abstract

essay on contemporary Russian poetry and reflection on the war in the texts of Elena Fanailova. His poems are characterized by a harsh vision of life and a very precise language have appeared in Russian literary magazines from the years 90. In particular, they come here under analysis the texts dedicated to the war in Afghanistan and to the Ukrainian conflict, a kind nervous and provocative diary, in which there are the stories of Chechens and Uzbeks, Serbian and Ukrainian, or Russian in effect which, however, to tell what they have experienced first hand. Only through their testimonies will be able to understand the geography of the place, the framework of the events. The historical traumas, the state of impatience, restlessness of the characters captured from inside, makes this poetic speculation contiguous to the psychoanalytic: the language is not internal to the subject, but it is off of him, in the world around him. The poetry of Elena Fanajlova, more traditional in its infancy in terms of diversification, over time it is much closer to prose, becoming a sort of "tragic reportage" of his time and his characters, now they tell in what seems a psychotherapy group.
2016
Lingue, letterature ed espressioni culturali
978-88-9977-5018
saggio sulla poesia russa contemporanea e sulla riflessione sulla guerra nei testi di Elena Fanailova. I suoi versi caratterizzati da una visione dura della vita e da un linguaggio molto preciso sono apparsi sulle riviste letterarie russe a partire dagli anni 90. In particolare, vengono qui presi in analisi i testi dedicati alla guerra in Afghanistan e al conflitto ucraino, una sorta di diario nervoso e provocatorio, in cui si susseguono le vicende di ceceni e uzbeki, serbi e ucraini, oppure di russi a tutti gli effetti che hanno però da raccontare quello che hanno vissuto in prima persona. Solo attraverso le loro testimonianze si potrà capire la geografia del luogo, il quadro degli avvenimenti. I traumi storici, lo stato d’insofferenza, irrequietezza dei personaggi colti da dentro, rende questa speculazione poetica contigua a quella psicoanalitica: il linguaggio non è interno al soggetto, ma è fuori di lui, nel mondo che lo circonda. La poesia di Elena Fanajlova, più tradizionale agli esordi per quanto riguarda la versificazione, col tempo si è molto avvicinata alla prosa, diventando una sorta di “tragico reportage” del suo tempo e i suoi personaggi, ormai si raccontano in quella che pare una psicoterapia di gruppo.
poesia russa; Elena Fanailova; alterità
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Dall'Afghanistan all'Ucraina: lo sguardo altro di Elena Fanajlova / Scandura, Claudia. - STAMPA. - (2016), pp. 127-149.
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