La riqualificazione delle aree urbane degradate, pur essendo una questione a lungo dibattuta in Europa, continua ad essere un tema aperto e centrale nelle agende politiche a tutti i livelli istituzionali. I recenti bandi pubblici nazionali per la riqualificazione delle periferie urbane e metropolitane italiane dimostrano che è ancora urgente riequilibrare i diversi livelli di qualità urbana e ambientale tra le aree urbane più vitali e le aree periferiche e "marginali", favorendo la concentrazione delle risorse pubbliche e privati su interventi di interesse collettivo. Rilevanti, in questo contesto, sono le esperienze di riqualificazione proposte dal Piano Regolatore del Comune di Roma, approvato nel 2008, che mettono in campo strumenti di partenariato pubblico-privato introdotti dalle leggi nazionali degli anni '90 che definivano “programmi complessi e straordinari” legati ai finanziamenti specifici e alla possibilità di andare in variante ai Piani regolatori generali. Questi “programmi complessi” ispirati a nuovi principi di sostenibilità e basati su nuovi processi consensuali, definiti nelle riforme amministrative contemporanee, hanno significato un completo allontanamento dalla precedente fase di recupero della città esistente, basata su meccanismi di esproprio e rigidi confini (Ricci, 2001; Marcelloni, 2003). Il nuovo PRG ha “trasformato in normalità” le novità introdotte in quei “programmi complessi”, includendo i Programmi Integrati tra gli strumenti ordinari di attuazione del Piano, in coerenza con la strategia di pianificazione comunale.
Roma. La Ciudad a Restructurar y los Programas Integrados del Plan de Ordenación de Roma 2008 / Poli, Irene; Ravagnan, Chiara. - In: CIUDAD Y TERRITORIO - ESTUDIOS TERRITORIALES. - ISSN 1133-4762. - STAMPA. - n. 189:(2016), pp. 517-523.
Roma. La Ciudad a Restructurar y los Programas Integrados del Plan de Ordenación de Roma 2008
POLI, IRENE;RAVAGNAN, chiara
2016
Abstract
La riqualificazione delle aree urbane degradate, pur essendo una questione a lungo dibattuta in Europa, continua ad essere un tema aperto e centrale nelle agende politiche a tutti i livelli istituzionali. I recenti bandi pubblici nazionali per la riqualificazione delle periferie urbane e metropolitane italiane dimostrano che è ancora urgente riequilibrare i diversi livelli di qualità urbana e ambientale tra le aree urbane più vitali e le aree periferiche e "marginali", favorendo la concentrazione delle risorse pubbliche e privati su interventi di interesse collettivo. Rilevanti, in questo contesto, sono le esperienze di riqualificazione proposte dal Piano Regolatore del Comune di Roma, approvato nel 2008, che mettono in campo strumenti di partenariato pubblico-privato introdotti dalle leggi nazionali degli anni '90 che definivano “programmi complessi e straordinari” legati ai finanziamenti specifici e alla possibilità di andare in variante ai Piani regolatori generali. Questi “programmi complessi” ispirati a nuovi principi di sostenibilità e basati su nuovi processi consensuali, definiti nelle riforme amministrative contemporanee, hanno significato un completo allontanamento dalla precedente fase di recupero della città esistente, basata su meccanismi di esproprio e rigidi confini (Ricci, 2001; Marcelloni, 2003). Il nuovo PRG ha “trasformato in normalità” le novità introdotte in quei “programmi complessi”, includendo i Programmi Integrati tra gli strumenti ordinari di attuazione del Piano, in coerenza con la strategia di pianificazione comunale.File | Dimensione | Formato | |
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