L’intervento analizza le trasposizioni della Venezia settecentesca in tre commedie dedicate alle gare teatrali fra Goldoni e Chiari: 'Le gare fra poeti' del prete goldonista Gatti, 'Le nozze involontarie della signora Commedia italiana col signor conte Popolo signor del Basso Piano', attribuita a Stefano Sciugliaga in Garmogliesi, e le 'Gare teatrali' di Carlo Gozzi, recentemente riscoperte e pubblicate da Fabio Soldini. Le tre pièces, scritte da personaggi attivi a Venezia, ma ambientate in luoghi decentrati o immaginari per velare la trasparente allusività alla situazione contemporanea, affrontano infatti un tema centrale nella vita veneziana, in cui si ravvisa ancora oggi uno degli aspetti più attivi e vitali della Serenissima nel Settecento: l’agonismo fra autori, compagnie comiche e rispettivi teatri per ottenere il consenso del pubblico e allo stesso tempo per portare a termine il progetto di riforma del teatro italiano. Confrontandosi sia con il teatro goldoniano, sia con la successiva scelta antirealistica di Carlo Gozzi, si propone un affondo sul tema delle gare nei suoi risvolti urbani e collettivi, con particolare attenzione ai rapporti con il mercato spettacolare, all’intento educativo, alla partecipazione interclassista e al connesso problema del mantenimento dell’ordine pubblico.
Le commedie sulle gare teatrali / Tavazzi, Valeria Giulia Adriana. - In: RIVISTA DI LETTERATURA TEATRALE. - ISSN 1973-7602. - STAMPA. - 6 (2013):(2013), pp. 63-76.
Le commedie sulle gare teatrali
TAVAZZI, Valeria Giulia Adriana
2013
Abstract
L’intervento analizza le trasposizioni della Venezia settecentesca in tre commedie dedicate alle gare teatrali fra Goldoni e Chiari: 'Le gare fra poeti' del prete goldonista Gatti, 'Le nozze involontarie della signora Commedia italiana col signor conte Popolo signor del Basso Piano', attribuita a Stefano Sciugliaga in Garmogliesi, e le 'Gare teatrali' di Carlo Gozzi, recentemente riscoperte e pubblicate da Fabio Soldini. Le tre pièces, scritte da personaggi attivi a Venezia, ma ambientate in luoghi decentrati o immaginari per velare la trasparente allusività alla situazione contemporanea, affrontano infatti un tema centrale nella vita veneziana, in cui si ravvisa ancora oggi uno degli aspetti più attivi e vitali della Serenissima nel Settecento: l’agonismo fra autori, compagnie comiche e rispettivi teatri per ottenere il consenso del pubblico e allo stesso tempo per portare a termine il progetto di riforma del teatro italiano. Confrontandosi sia con il teatro goldoniano, sia con la successiva scelta antirealistica di Carlo Gozzi, si propone un affondo sul tema delle gare nei suoi risvolti urbani e collettivi, con particolare attenzione ai rapporti con il mercato spettacolare, all’intento educativo, alla partecipazione interclassista e al connesso problema del mantenimento dell’ordine pubblico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.