Buonaiuti e gli evangelici italiani. Metodisti, valdesi, associazioni giovanili

Ernesto Buonaiuti had fruitful relations with the Italian evangelicals: significant collaborations began at least from the early Twenties, and since 1932 a new phase started, characterized by relationships with specific Churches and the acceptance of certain official appointments (the Wesleyan Methodist Church gave him a professorship and the pulpit). This paper focuses on Buonaiuti’s relations with Methodists and Waldensians, analyzing also his contacts with the youth associations connected with these denominations (at first, Buonaiuti got in contact with the Evangelicals mainly through these ecumenical organizations). This study also attempts to reconstruct Buonaiuti’s concept of Methodism and the Waldensian movement.

Ernesto Buonaiuti ebbe feconde relazioni con gli evangelici italiani: collaborazioni significative iniziano almeno dai primi anni Venti, mentre dal 1932 si apre una nuova fase caratterizzata da rapporti con specifiche Chiese e dall’assunzione di determinati ruoli istituzionali (in particolare, la Chiesa metodista wesleyana gli affidò una cattedra e il pulpito). Questo contributo si focalizza sui rapporti di Buonaiuti con metodisti e valdesi, ricostruendo anche le relazioni con le organizzazioni giovanili connesse in vari modi a queste denominazioni (fu dapprima soprattutto attraverso queste organizzazioni “ecumeniche” che Buonaiuti entrò in contatto con il mondo evangelico). La trattazione si conclude con la ricostruzione della concezione che Buonaiuti aveva del metodismo e del valdismo.