La Tubercolosi rappresenta ancora oggi una delle più importanti cause di morbidità e mortalità a livello mondiale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima in circa 8 milioni i nuovi casi di Tubercolosi ogni anno; di questi il 95% occorre nei paesi in via di sviluppo. Circa 1-1.2 milioni di pazienti con tubercolosi sono co-infetti con HIV, di questi l’82% vive in Africa; la confezione HIV-tubercolosi è un problema largamente africano. (WHO Global Tuberculosis Report 2012). Nel 2011 circa 430.000 persone sono morte nel mondo a causa della tubercolosi associata a HIV, di queste in Africa la maggioranza erano donne. L’OMS stima che nel 2011 meno del 10% dei pazienti HIV positivi sono stati valutati per la tubercolosi (WHO – TB/HIV Facts 2012-2013). Uno dei maggiori problemi che comincia a presentarsi ai paesi ad alto carico di Tb è l’insorgenza delle resistenze. La terapia a un solo farmaco fin dall’inizio si è mostrata soggetta a un elevato livello di resistenze, che si sviluppavano anche dopo pochi mesi di terapia e una terapia a più farmaci è subito sembrata la scelta preferenziale. La prevalenza della Tubercolosi MDR-TB in pazienti HIV positivi già trattati per TB in passato sembra confermarsi sul 15% circa, un dato elevato anche per il contesto africano.La mortalità per tubercolosi rimane alta specialmente nei pazienti con HIV e MDR-TB.L’aggressività terapeutica necessità di un quadro che renda la diagnosi di MDR-TB almeno più probabile di quanto non sia ora per evitare di passare in seconda linea un numero elevato di persone che non ne hanno bisogno. Tale quadro diagnostico (un algoritmo affidabile) non è al momento implementato su larga scala in nessun paese africano fatta eccezione per la Repubblica Sudafricana.

Resistenza alla rifampicina in pazienti affetti dalla co-infezione HIV/TB che ricevono la Highly Active Anti-Retroviral Therapy in Africa Sub-Sahariana(2013 May 28).

Resistenza alla rifampicina in pazienti affetti dalla co-infezione HIV/TB che ricevono la Highly Active Anti-Retroviral Therapy in Africa Sub-Sahariana

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28/05/2013

Abstract

La Tubercolosi rappresenta ancora oggi una delle più importanti cause di morbidità e mortalità a livello mondiale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima in circa 8 milioni i nuovi casi di Tubercolosi ogni anno; di questi il 95% occorre nei paesi in via di sviluppo. Circa 1-1.2 milioni di pazienti con tubercolosi sono co-infetti con HIV, di questi l’82% vive in Africa; la confezione HIV-tubercolosi è un problema largamente africano. (WHO Global Tuberculosis Report 2012). Nel 2011 circa 430.000 persone sono morte nel mondo a causa della tubercolosi associata a HIV, di queste in Africa la maggioranza erano donne. L’OMS stima che nel 2011 meno del 10% dei pazienti HIV positivi sono stati valutati per la tubercolosi (WHO – TB/HIV Facts 2012-2013). Uno dei maggiori problemi che comincia a presentarsi ai paesi ad alto carico di Tb è l’insorgenza delle resistenze. La terapia a un solo farmaco fin dall’inizio si è mostrata soggetta a un elevato livello di resistenze, che si sviluppavano anche dopo pochi mesi di terapia e una terapia a più farmaci è subito sembrata la scelta preferenziale. La prevalenza della Tubercolosi MDR-TB in pazienti HIV positivi già trattati per TB in passato sembra confermarsi sul 15% circa, un dato elevato anche per il contesto africano.La mortalità per tubercolosi rimane alta specialmente nei pazienti con HIV e MDR-TB.L’aggressività terapeutica necessità di un quadro che renda la diagnosi di MDR-TB almeno più probabile di quanto non sia ora per evitare di passare in seconda linea un numero elevato di persone che non ne hanno bisogno. Tale quadro diagnostico (un algoritmo affidabile) non è al momento implementato su larga scala in nessun paese africano fatta eccezione per la Repubblica Sudafricana.
28-mag-2013
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