Il patrimonio immobiliare scolastico italiano è costituito prevalentemente da pregiati edifici costruiti prima del Secondo conflitto mondiale. Questi edifici, alcuni dei quali sottoposti a vincolo di tutela, in molti episodi presentano qualità architettoniche, spaziali, distributive notevoli e, comunque, sono dei preziosi testimoni della storia. Tuttavia, questo splendido patrimonio non sta reggendo il passare del tempo. Come abbiamo modo di leggere quasi quotidianamente dalle cronache, lo stato di conservazione di molti edifici lascia a desiderare, dove non addirittura rasenta la fatiscenza. Lo studio proposto vuole analizzare lo stato dell’immenso patrimonio degli edifici scuola per proporre delle linee guida per il loro recupero ed adattamento alle esigenze didattiche presenti e future. Siamo dunque partiti con una ricognizione del tema di base, cioè l’edilizia scolastica, ma rivolgendo l’attenzione a quelle strutture edificate appositamente per quell’uso, e non a quelle nate per altre funzioni e successivamente adattate. Inoltre, data la ricchezza del tema, si è ristretto il campo di studio ad un determinato periodo, limitandolo all’arco temporale che intercorre tra l’Unità d’Italia e il Secondo conflitto mondiale. Si sono individuate all’interno di questo periodo tre fasi stilistiche, che si esplicitano con differenti qualità formali, distributive e tecnologiche degli edifici in questione, comunque interessanti e degne di studio. La tesi è strutturata in tre parti. Nella prima parte viene studiato l’argomento “scuola” nelle sue diverse accezioni e dei suoi cambiamenti ed evoluzioni succedutisi nel tempo: la scuola vista come istituzione, la scuola vista come pedagogia, la scuola come architettura, la scuola secondo la normativa. Nella seconda parte della tesi è stata affrontato l’aspetto che definiamo della “convivenza”, cioè l’analisi critica, effettuata attraverso delle schede di analisi di edifici scolastici, di come la scuola di oggi (vista come “didattica”, come l’insieme degli operatori ed utenti) vivono nella scuola di ieri (vista come “edificio”). Sono state analizzate alcune scuole sul territorio nazionale, scelte in base a dei parametri, quali ad esempio la storicità, le caratteristiche architettoniche (distribuzione planimetrica, apparati decorativi e stilistici, caratteristiche tecnologiche e impiantistiche), le dimensioni, la destinazione d’uso originaria esclusivamente scolastica, la relazione che avevano con la città quando sono state costruite, ecc. E’ stata redatta una scheda per ognuna di queste scuole, nella quale sono state riportate tutte le informazioni che è stato possibile reperire sull’edificio. Ogni scheda di analisi è costituita da due parti. La prima parte, più propriamente analitica, è costituita da una tabella divisa in due sezioni, nelle quali viene descritto lo stato originario della scuola, desunto dalla letteratura, dalle cronache d’epoca, o dalla lettura delle stratificazioni dell’edificio (sopraelevazioni, aggiunte di corpi di fabbrica, modifiche strutturali, inserimento di ascensori, ecc.). Nell’altra sezione della scheda d’analisi viene analizzata la situazione dello stato di fatto alla prima metà del 2011, quando sono stati effettuati i sopralluoghi delle scuole. Nel corso del sopralluogo di ogni singola scuola è stato effettuato un rilievo di massima delle principali grandezze caratterizzanti l’edificio: numero dei piani, dimensione delle aule, dei corridoi, dei laboratori e aule speciali, della palestra, di porte e finestre, sia per verificare gli eventuali cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, che per verificarla rispondenza alle prescrizioni delle normative dell’epoca di costruzione e a quelle attuali. E’ stata effettuata anche una mappatura delle distribuzioni funzionali, e in alcuni casi problematici un’analisi dei percorsi interni. Inoltre nella lasciato spazio scheda vengono riportate le classificazioni nelle quali ricade la scuola, ed è stato lasciato spazio per le “note” -intese come citazioni dalla relativa bibliografia - e per i “commenti”, una personale individuazione delle principali situazioni problematiche o degli interventi - considerati positivi e non - effettuati per risolvere problemi pregressi. La seconda parte, definibile iconografica, consiste in una tabella contenente una selezione di immagini rappresentative dell’edificio in analisi, riportate secondo una sequenza prestabilita, per compiere una sorta di “visita virtuale” della scuola. Ogni immagine è corredata da didascalia, che la descrive brevemente e che può riportare anche un commento Nella terza parte della tesi, partendo dall’approfondimento delle problematiche emerse nella fase di analisi, si sono individuate delle macroaree di criticità. Queste sono state analizzate nel dettaglio, si sono confrontate con situazioni simili, descrivendone gli eventuali interventi occorsi per la risoluzione. Ne sono stati valutati i differenti risultati, e proposti eventuali correttivi. Si sono quindi cominciate a delineare le conclusioni relativamente alla serie di interventi tipo (le cosiddette “linee guida”) da attuare in caso di interventi edilizi sull’architettura scolastica storica.

La scuola di oggi nella scuola di ieri - Linee guida per un recupero delle qualità(2011 Nov 09).

La scuola di oggi nella scuola di ieri - Linee guida per un recupero delle qualità

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09/11/2011

Abstract

Il patrimonio immobiliare scolastico italiano è costituito prevalentemente da pregiati edifici costruiti prima del Secondo conflitto mondiale. Questi edifici, alcuni dei quali sottoposti a vincolo di tutela, in molti episodi presentano qualità architettoniche, spaziali, distributive notevoli e, comunque, sono dei preziosi testimoni della storia. Tuttavia, questo splendido patrimonio non sta reggendo il passare del tempo. Come abbiamo modo di leggere quasi quotidianamente dalle cronache, lo stato di conservazione di molti edifici lascia a desiderare, dove non addirittura rasenta la fatiscenza. Lo studio proposto vuole analizzare lo stato dell’immenso patrimonio degli edifici scuola per proporre delle linee guida per il loro recupero ed adattamento alle esigenze didattiche presenti e future. Siamo dunque partiti con una ricognizione del tema di base, cioè l’edilizia scolastica, ma rivolgendo l’attenzione a quelle strutture edificate appositamente per quell’uso, e non a quelle nate per altre funzioni e successivamente adattate. Inoltre, data la ricchezza del tema, si è ristretto il campo di studio ad un determinato periodo, limitandolo all’arco temporale che intercorre tra l’Unità d’Italia e il Secondo conflitto mondiale. Si sono individuate all’interno di questo periodo tre fasi stilistiche, che si esplicitano con differenti qualità formali, distributive e tecnologiche degli edifici in questione, comunque interessanti e degne di studio. La tesi è strutturata in tre parti. Nella prima parte viene studiato l’argomento “scuola” nelle sue diverse accezioni e dei suoi cambiamenti ed evoluzioni succedutisi nel tempo: la scuola vista come istituzione, la scuola vista come pedagogia, la scuola come architettura, la scuola secondo la normativa. Nella seconda parte della tesi è stata affrontato l’aspetto che definiamo della “convivenza”, cioè l’analisi critica, effettuata attraverso delle schede di analisi di edifici scolastici, di come la scuola di oggi (vista come “didattica”, come l’insieme degli operatori ed utenti) vivono nella scuola di ieri (vista come “edificio”). Sono state analizzate alcune scuole sul territorio nazionale, scelte in base a dei parametri, quali ad esempio la storicità, le caratteristiche architettoniche (distribuzione planimetrica, apparati decorativi e stilistici, caratteristiche tecnologiche e impiantistiche), le dimensioni, la destinazione d’uso originaria esclusivamente scolastica, la relazione che avevano con la città quando sono state costruite, ecc. E’ stata redatta una scheda per ognuna di queste scuole, nella quale sono state riportate tutte le informazioni che è stato possibile reperire sull’edificio. Ogni scheda di analisi è costituita da due parti. La prima parte, più propriamente analitica, è costituita da una tabella divisa in due sezioni, nelle quali viene descritto lo stato originario della scuola, desunto dalla letteratura, dalle cronache d’epoca, o dalla lettura delle stratificazioni dell’edificio (sopraelevazioni, aggiunte di corpi di fabbrica, modifiche strutturali, inserimento di ascensori, ecc.). Nell’altra sezione della scheda d’analisi viene analizzata la situazione dello stato di fatto alla prima metà del 2011, quando sono stati effettuati i sopralluoghi delle scuole. Nel corso del sopralluogo di ogni singola scuola è stato effettuato un rilievo di massima delle principali grandezze caratterizzanti l’edificio: numero dei piani, dimensione delle aule, dei corridoi, dei laboratori e aule speciali, della palestra, di porte e finestre, sia per verificare gli eventuali cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, che per verificarla rispondenza alle prescrizioni delle normative dell’epoca di costruzione e a quelle attuali. E’ stata effettuata anche una mappatura delle distribuzioni funzionali, e in alcuni casi problematici un’analisi dei percorsi interni. Inoltre nella lasciato spazio scheda vengono riportate le classificazioni nelle quali ricade la scuola, ed è stato lasciato spazio per le “note” -intese come citazioni dalla relativa bibliografia - e per i “commenti”, una personale individuazione delle principali situazioni problematiche o degli interventi - considerati positivi e non - effettuati per risolvere problemi pregressi. La seconda parte, definibile iconografica, consiste in una tabella contenente una selezione di immagini rappresentative dell’edificio in analisi, riportate secondo una sequenza prestabilita, per compiere una sorta di “visita virtuale” della scuola. Ogni immagine è corredata da didascalia, che la descrive brevemente e che può riportare anche un commento Nella terza parte della tesi, partendo dall’approfondimento delle problematiche emerse nella fase di analisi, si sono individuate delle macroaree di criticità. Queste sono state analizzate nel dettaglio, si sono confrontate con situazioni simili, descrivendone gli eventuali interventi occorsi per la risoluzione. Ne sono stati valutati i differenti risultati, e proposti eventuali correttivi. Si sono quindi cominciate a delineare le conclusioni relativamente alla serie di interventi tipo (le cosiddette “linee guida”) da attuare in caso di interventi edilizi sull’architettura scolastica storica.
9-nov-2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/918687
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