La ricerca svolta intende dare un quadro giuridico nazionale e comunitario sull’educazione permanente senza trascurare alcuni aspetti interdisciplinari. Si è voluto esplicitare quali sono nell’ordinamento italiano i diritti riconosciuti ed esercitabili per la fruizione da parte dei cittadini di tale segmento dell’istruzione ed infine di rilevare in ambito comunitario le connessioni con il diritto nazionale, o meglio la funzione di stimolo che il diritto comunitario ha svolto nel passato e le prospettive future della promozione dell’educazione permanente con un’attenzione alle nuove tecnologie, quali strumenti facilitatori della fruizione dei diritti. L’educazione permanente nell’ambito di indagine specifico qui delineato comprende: l’educazione degli adulti, la formazione professionale, la formazione continua e la formazione superiore. Nella prima parte del lavoro vengono definiti i confini entro cui agisce il diritto all’istruzione e allo studio, considerato quale diritto sociale e diritto soggettivo da far valere nei confronti dei pubblici poteri. Vengono a tal fine confrontate le posizioni dottrinarie a favore di questa interpretazione con le posizioni di coloro che non rilevano un nesso esplicito tra gli artt. 3 e 34 Cost., relegando il contenuto dei suddetti articoli a mera norma programmatica. Inoltre si è svolta un’analisi dell’attuazione del dettato costituzionale anche in riferimento alla riforma del Titolo V e alla giurisprudenza costituzionale ad essa collegata. Si evince dall’analisi che su tutti i segmenti dell’educazione permanente sopradescritti hanno avuto effetti rilevanti due elementi: la riforma del Titolo V Cost., intervenuta con la l. cost. 3/2001e l’evolversi del processo di integrazione comunitaria. Il secondo capitolo riguarda l’attuazione del disposto costituzionale attraverso la disamina si alcune politiche in materia, tra le quali quelle relative alla valorizzazione dell’istituto dell’apprendistato. A partire dalla disamina degli istituti di promozione dell’istruzione e della cultura prima dell’avvento della Costituzione del 1947 in cui emerge una varietà di forme di istruzione e formazione pensati per gli adulti (istituti quali i convitti, le esperienze delle biblioteche itineranti, i centri di lettura), si esamina la normativa di attuazione del dettato costituzionale in cui l’educazione permanente ha avuto sviluppi diversi come esaminato dall’excursus che dal dopoguerra arriva fino alle recenti riforme. Il terzo capitolo analizza l’impulso avuto dalla disciplina comunitaria sul diritto all’istruzione ponendo particolare attenzione all’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia - con riferimento all’attuazione dei diritti fondamentali di istruzione e formazione e alla loro realizzazione sul piano dell’effettività – e all’evolversi del quadro normativo di riferimento del diritto comunitario primario.

L'educazione permanente nell'ordinamento nazionale e nel processo di integrazione europea / Cifola, Francesca. - (2013 Jan 09).

L'educazione permanente nell'ordinamento nazionale e nel processo di integrazione europea

CIFOLA, FRANCESCA
09/01/2013

Abstract

La ricerca svolta intende dare un quadro giuridico nazionale e comunitario sull’educazione permanente senza trascurare alcuni aspetti interdisciplinari. Si è voluto esplicitare quali sono nell’ordinamento italiano i diritti riconosciuti ed esercitabili per la fruizione da parte dei cittadini di tale segmento dell’istruzione ed infine di rilevare in ambito comunitario le connessioni con il diritto nazionale, o meglio la funzione di stimolo che il diritto comunitario ha svolto nel passato e le prospettive future della promozione dell’educazione permanente con un’attenzione alle nuove tecnologie, quali strumenti facilitatori della fruizione dei diritti. L’educazione permanente nell’ambito di indagine specifico qui delineato comprende: l’educazione degli adulti, la formazione professionale, la formazione continua e la formazione superiore. Nella prima parte del lavoro vengono definiti i confini entro cui agisce il diritto all’istruzione e allo studio, considerato quale diritto sociale e diritto soggettivo da far valere nei confronti dei pubblici poteri. Vengono a tal fine confrontate le posizioni dottrinarie a favore di questa interpretazione con le posizioni di coloro che non rilevano un nesso esplicito tra gli artt. 3 e 34 Cost., relegando il contenuto dei suddetti articoli a mera norma programmatica. Inoltre si è svolta un’analisi dell’attuazione del dettato costituzionale anche in riferimento alla riforma del Titolo V e alla giurisprudenza costituzionale ad essa collegata. Si evince dall’analisi che su tutti i segmenti dell’educazione permanente sopradescritti hanno avuto effetti rilevanti due elementi: la riforma del Titolo V Cost., intervenuta con la l. cost. 3/2001e l’evolversi del processo di integrazione comunitaria. Il secondo capitolo riguarda l’attuazione del disposto costituzionale attraverso la disamina si alcune politiche in materia, tra le quali quelle relative alla valorizzazione dell’istituto dell’apprendistato. A partire dalla disamina degli istituti di promozione dell’istruzione e della cultura prima dell’avvento della Costituzione del 1947 in cui emerge una varietà di forme di istruzione e formazione pensati per gli adulti (istituti quali i convitti, le esperienze delle biblioteche itineranti, i centri di lettura), si esamina la normativa di attuazione del dettato costituzionale in cui l’educazione permanente ha avuto sviluppi diversi come esaminato dall’excursus che dal dopoguerra arriva fino alle recenti riforme. Il terzo capitolo analizza l’impulso avuto dalla disciplina comunitaria sul diritto all’istruzione ponendo particolare attenzione all’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia - con riferimento all’attuazione dei diritti fondamentali di istruzione e formazione e alla loro realizzazione sul piano dell’effettività – e all’evolversi del quadro normativo di riferimento del diritto comunitario primario.
9-gen-2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/918317
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