Scopo del nostro studio è stato quello di analizzare mediante ecocardiografia tridimensionale (RT3DE) i seguenti parametri: • la presenza e la distribuzione della dissincronia intraventricolare sinistra in pazienti sottoposti a terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT), prima e dopo CRT mediante il calcolo dell’indice di dissincronia (SDI) • la sequenza di svuotamento sistolico del ventricolo sinistro (VS) prima e dopo CRT • Il potere predittivo dei due parametri sopra elencati (SDI e sequenza di svuotamento) nel predire la risposta alla CRT, singolarmente e in associazione. La popolazione oggetto di studio comprendeva 166 pazienti sottoposti all’impianto di PM biventricolare secondo le attuali linee guida. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame ecocardiografico 2D e 3D prima della CRT e dopo un intervallo di 6 mesi. Dopo 6 mesi di follow-up dall’impianto, il 62% dei pazienti (n=103) è stato classificato come responder alla CRT e il 38% (n=63) come non-responder. E’ stato effettuato un confronto tra le caratteristiche basali dei pazienti responder e non responder. La maggior parte dei pazienti responder presentava in condizioni basali entrambi i criteri 3D di dissincronia da noi proposti, cioè SDI elevato (> 5%) e assenza della sequenza di svuotamento apice-medio-base (n=82, 86.3%). Viceversa, la maggior parte dei pazienti non-responder non presentava in condizioni basali i due criteri ecocardiografici di dissincronia intraventricolare sinistra (n=32, 97%). L’analisi univariata e multivariata, effettuata per identificare i predittori di risposta alla CRT, ha mostrato che i valori basali di SDI elevati, l’assenza della sequenza di svuotamento apice-medio-base in condizioni basali e l’etiologia non ischemica erano gli unici parametri predittori indipendenti di risposta alla CRT. L’utilizzo di entrambi i criteri di dissincronia intraventricolare sinistra (SDI + sequenza di svuotamento) ha un valore incrementale sulla sola valutazione clinica nel predire la risposta alla CRT (aumento del chi-square da 11.63 a 59.32, p<0.0001). Nel gruppo dei responder abbiamo confrontato i parametri ecocardiografici basali e dopo CRT. E’ stata osservata la riduzione dei valori di SDI sotto la soglia del 5%, nonché la ricomparsa della fisiologica sequenza di svuotamento apice-medio-base, presente nel 72/103 pazienti (70%). Tale sequenza era presente in condizioni basali in 23/103 pazienti (22.3%). Quindi la risposta alla CRT comporta il recupero della fisiologica sequenza di svuotamento AMB e la sua assenza in condizioni basali è un parametro predittivo di risposta a medio termine. Viceversa, nel gruppo dei non responder, la sequenza apice-medio-base, è già presente in condizioni basali in 41/63 pazienti (65%). Questa tecnica semplice e affidabile si aggiunge all’ampia gamma di metodiche che analizzano la presenza di dissincronia ventricolare, ma anzichè misurare il complesso movimento miocardico, valuta il suo prodotto finale, cioè lo svuotamento del ventricolo sinistro. Questi risultati confermano l’utilità del RT3DE nello studio della dissincronia intraventricolare sinistra e, in particolare, dimostrano che la combinazione di due indici differenti di dissincronia può identificare con maggior precisione i responder.

Analisi dello svuotamento ventricolare sinistro mediante ecocardiografia tridimensionale in tempo reale prima e dopo terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) / Mirabelli, Francesca. - (2013 Dec 20).

Analisi dello svuotamento ventricolare sinistro mediante ecocardiografia tridimensionale in tempo reale prima e dopo terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT)

MIRABELLI, FRANCESCA
20/12/2013

Abstract

Scopo del nostro studio è stato quello di analizzare mediante ecocardiografia tridimensionale (RT3DE) i seguenti parametri: • la presenza e la distribuzione della dissincronia intraventricolare sinistra in pazienti sottoposti a terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT), prima e dopo CRT mediante il calcolo dell’indice di dissincronia (SDI) • la sequenza di svuotamento sistolico del ventricolo sinistro (VS) prima e dopo CRT • Il potere predittivo dei due parametri sopra elencati (SDI e sequenza di svuotamento) nel predire la risposta alla CRT, singolarmente e in associazione. La popolazione oggetto di studio comprendeva 166 pazienti sottoposti all’impianto di PM biventricolare secondo le attuali linee guida. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame ecocardiografico 2D e 3D prima della CRT e dopo un intervallo di 6 mesi. Dopo 6 mesi di follow-up dall’impianto, il 62% dei pazienti (n=103) è stato classificato come responder alla CRT e il 38% (n=63) come non-responder. E’ stato effettuato un confronto tra le caratteristiche basali dei pazienti responder e non responder. La maggior parte dei pazienti responder presentava in condizioni basali entrambi i criteri 3D di dissincronia da noi proposti, cioè SDI elevato (> 5%) e assenza della sequenza di svuotamento apice-medio-base (n=82, 86.3%). Viceversa, la maggior parte dei pazienti non-responder non presentava in condizioni basali i due criteri ecocardiografici di dissincronia intraventricolare sinistra (n=32, 97%). L’analisi univariata e multivariata, effettuata per identificare i predittori di risposta alla CRT, ha mostrato che i valori basali di SDI elevati, l’assenza della sequenza di svuotamento apice-medio-base in condizioni basali e l’etiologia non ischemica erano gli unici parametri predittori indipendenti di risposta alla CRT. L’utilizzo di entrambi i criteri di dissincronia intraventricolare sinistra (SDI + sequenza di svuotamento) ha un valore incrementale sulla sola valutazione clinica nel predire la risposta alla CRT (aumento del chi-square da 11.63 a 59.32, p<0.0001). Nel gruppo dei responder abbiamo confrontato i parametri ecocardiografici basali e dopo CRT. E’ stata osservata la riduzione dei valori di SDI sotto la soglia del 5%, nonché la ricomparsa della fisiologica sequenza di svuotamento apice-medio-base, presente nel 72/103 pazienti (70%). Tale sequenza era presente in condizioni basali in 23/103 pazienti (22.3%). Quindi la risposta alla CRT comporta il recupero della fisiologica sequenza di svuotamento AMB e la sua assenza in condizioni basali è un parametro predittivo di risposta a medio termine. Viceversa, nel gruppo dei non responder, la sequenza apice-medio-base, è già presente in condizioni basali in 41/63 pazienti (65%). Questa tecnica semplice e affidabile si aggiunge all’ampia gamma di metodiche che analizzano la presenza di dissincronia ventricolare, ma anzichè misurare il complesso movimento miocardico, valuta il suo prodotto finale, cioè lo svuotamento del ventricolo sinistro. Questi risultati confermano l’utilità del RT3DE nello studio della dissincronia intraventricolare sinistra e, in particolare, dimostrano che la combinazione di due indici differenti di dissincronia può identificare con maggior precisione i responder.
20-dic-2013
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Tesi mirabelli dottorato.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Creative commons
Dimensione 2.15 MB
Formato Adobe PDF
2.15 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/918254
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact