Le lesioni della cartilagine articolare possono causare un’alterazione irreversibile dell’anatomia del tessuto cartilagineo con conseguente perdita della funzionalità. Ad oggi, i trattamenti chirurgici tradizionali mirano ad un miglioramento in termini di riduzione del dolore e di incremento della motilità, ma spesso conducono alla formazione di un tessuto di tipo fibroso che conferisce una minore resistenza meccanica. Per tali motivazioni gli interventi di ricostruzione articolare sono da sempre oggetto di studio e negli ultimi anni si sono identificate strategie terapeutiche alternative che permettano la rigenerazione di un tessuto cartilagineo di tipo ialino. L’uso di un aspirato midollare concentrato, contenente le cellule staminali mesenchimali (MSC), potrebbe rappresentare una valida alternativa alle tecniche tradizionali in quanto consentirebbe di trapiantare in un unico atto chirurgico (One-Step) “l’intero potenziale rigenerativo” espresso dalla componente mesenchimale coadiuvata dalla presenza di cellule accessorie necessarie al corretto funzionamento del microambiente circostante. Questo non solo consentirebbe di mantenere quanto più inalterato possibile il sistema di interazioni reciproche attivo nella nicchia del midollo osseo ma anche di superare tutti i rischi legati alla fase di coltura e di espansione delle cellule in vitro. L’obiettivo che la ricerca si è proposto è stato quello di analizzare il midollo concentrato valutandone la capacità differenziativa condrogenica sia in coltura monostrato sia in seguito alla semina su di un biomateriale a base di acido ialuronico. A tal fine è stata analizzata l’espressione di molecole specifiche del tessuto cartilagineo mediante indagini molecolari ed immunoistochimiche, mentre le relazioni tra le cellule del concentrato midollare ed il biomateriale sono state evidenziate tramite analisi ultrastrutturale. Analisi istologiche ed immunoistochimiche sono state effettuate su biopsie di pazienti operati mediante procedura One-Step al fine di valutare la qualità del tessuto rigenerato a due anni di follow-up. I risultati fin qui ottenuti supportano l’ipotesi che l’uso del concentrato midollare possa rappresentare una valida alternativa all’impiego di cellule adulte o di cellule progenitrici per la riparazione di lesioni cartilaginee in quanto possiede tutte le potenzialità per una rigenerazione tissutale e potrebbe essere utilizzato anche in presenza di lesioni che coinvolgono l’osso sub-condrale.

VALUTAZIONI A LIVELLO CELLULARE E MOLECOLARE DEL CONCENTRATO MIDOLLARE UTILIZZATO NEL TRAPIANTO AUTOLOGO “ONE STEP”(2012 May 17).

VALUTAZIONI A LIVELLO CELLULARE E MOLECOLARE DEL CONCENTRATO MIDOLLARE UTILIZZATO NEL TRAPIANTO AUTOLOGO “ONE STEP”

-
17/05/2012

Abstract

Le lesioni della cartilagine articolare possono causare un’alterazione irreversibile dell’anatomia del tessuto cartilagineo con conseguente perdita della funzionalità. Ad oggi, i trattamenti chirurgici tradizionali mirano ad un miglioramento in termini di riduzione del dolore e di incremento della motilità, ma spesso conducono alla formazione di un tessuto di tipo fibroso che conferisce una minore resistenza meccanica. Per tali motivazioni gli interventi di ricostruzione articolare sono da sempre oggetto di studio e negli ultimi anni si sono identificate strategie terapeutiche alternative che permettano la rigenerazione di un tessuto cartilagineo di tipo ialino. L’uso di un aspirato midollare concentrato, contenente le cellule staminali mesenchimali (MSC), potrebbe rappresentare una valida alternativa alle tecniche tradizionali in quanto consentirebbe di trapiantare in un unico atto chirurgico (One-Step) “l’intero potenziale rigenerativo” espresso dalla componente mesenchimale coadiuvata dalla presenza di cellule accessorie necessarie al corretto funzionamento del microambiente circostante. Questo non solo consentirebbe di mantenere quanto più inalterato possibile il sistema di interazioni reciproche attivo nella nicchia del midollo osseo ma anche di superare tutti i rischi legati alla fase di coltura e di espansione delle cellule in vitro. L’obiettivo che la ricerca si è proposto è stato quello di analizzare il midollo concentrato valutandone la capacità differenziativa condrogenica sia in coltura monostrato sia in seguito alla semina su di un biomateriale a base di acido ialuronico. A tal fine è stata analizzata l’espressione di molecole specifiche del tessuto cartilagineo mediante indagini molecolari ed immunoistochimiche, mentre le relazioni tra le cellule del concentrato midollare ed il biomateriale sono state evidenziate tramite analisi ultrastrutturale. Analisi istologiche ed immunoistochimiche sono state effettuate su biopsie di pazienti operati mediante procedura One-Step al fine di valutare la qualità del tessuto rigenerato a due anni di follow-up. I risultati fin qui ottenuti supportano l’ipotesi che l’uso del concentrato midollare possa rappresentare una valida alternativa all’impiego di cellule adulte o di cellule progenitrici per la riparazione di lesioni cartilaginee in quanto possiede tutte le potenzialità per una rigenerazione tissutale e potrebbe essere utilizzato anche in presenza di lesioni che coinvolgono l’osso sub-condrale.
17-mag-2012
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/918245
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact