Nell’ultimo ventennio le metodologie di rilievo architettonico hanno subito una forte trasformazione. Nuove possibilità di lavoro sono derivate infatti dallo sviluppo della scienza informatica e dal perfezionamento della tecnica di scansione laser. La sinergia di informatica ed elettronica permette un’acquisizione dei dati notevolmente più rapida che con i metodi di rilievo tradizionale, senza che questo vada a scapito del grado di incertezza di fatto più elevato. Inoltre consente, in fase di elaborazione dei dati stessi, un’analisi che prevede diversi livelli di approfondimento. Con l’uso delle nuove tecnologie di scansione in 3D, già di largo utilizzo in topografia, il rilievo architettonico consegue un carattere di scientificità mai raggiunto prima, grazie all’alto grado di precisione metrica ottenibile e alla reiterabilità del processo di rilevamento. La presente tesi non vuole con ciò asserire che la tecnologia del laser scanner modifichi del tutto quella che è la buona prassi nell’affrontare un rilievo. Da un punto di vista procedurale, il percorso di conoscenza del manufatto architettonico resta comunque un lavoro da svolgere per fasi. In una prima fase si parte da un progetto di rilievo, che consiste nella realizzazione di disegni in scala (eidotipi) e da una conseguente scelta dei metodi e delle strumentazioni con cui eseguire il rilievo stesso. È, questa, la fase di approccio al manufatto, il momento in cui occorre effettuare una valutazione – accurata quanto più sia possibile – delle problematiche di acquisizione dati che possono insorgere nella fase successiva. Nella seconda fase, attraverso la creazione di una finestra di controllo entro cui operare, si imposta il reticolo (o maglia) con il quale si acquisisce la nuvola di punti (coordinate spaziali di un insieme di punti), ottenendo così un modello numerico analizzabile a più livelli. Nella terza fase tale modello numerico viene convertito in un corrispondente modello geometrico, o matematico, in grado di definire graficamente le superfici attraverso l’uso delle NURBS (Non Uniform Rational Basis-Splines, curve geometriche utilizzate in computer grafica per la rappresentazione di superfici) o delle mesh (maglie poligonali costituite da una serie di vertici, spigoli e facce che definiscono la forma di un oggetto poliedrico). Nell’ultima fase, infine, si raccoglie il frutto delle fasi precedenti, attraverso la messa a punto di elaborati che si ottengono proiettando il modello geometrico in scala, secondo precisi piani di riferimento. Ed è proprio nell’ottica di un procedimento sincretico fra metodologie nuove e tradizionali, che la tesi qui proposta intende dimostrare le potenzialità del laser scanner non solo come strumento di acquisizione dati in sede di rilievo architettonico, ma anche come mezzo di analisi materica, strutturale e comparativa. Se la scelta di esemplificazione della tesi è ricaduta sul Tempietto di San Pietro in Montorio del Bramante, si deve sia alla complessità del soggetto architettonico, che alla duratura fortuna che riveste quale emblema di conoscenza dell’architettura classica. Fortuna riscontrabile nei numerosi rilievi già effettuati nel passato, lontano e recente, e che per noi costituiranno un’utile base di analisi comparativa. A sostegno di tale scelta, si può aggiungere che il processo progettuale eseguito dal Bramante può essere rinvenuto in quelle regole metriche e formali che caratterizzano l’epoca classica cui si ispira la sua opera. Regole che possono essere finalmente verificate attraverso un’accurata acquisizione ed elaborazione dei dati, che solo con la tecnologia di scansione laser si poteva ottenere.

Il tempietto di San Pietro in Montorio attraverso tecnologie di rilevamento avanzato per lo studio della forma, della materia e della struttura dell'architettura / Fabbri, Livia. - (2014 May 12).

Il tempietto di San Pietro in Montorio attraverso tecnologie di rilevamento avanzato per lo studio della forma, della materia e della struttura dell'architettura

FABBRI, LIVIA
12/05/2014

Abstract

Nell’ultimo ventennio le metodologie di rilievo architettonico hanno subito una forte trasformazione. Nuove possibilità di lavoro sono derivate infatti dallo sviluppo della scienza informatica e dal perfezionamento della tecnica di scansione laser. La sinergia di informatica ed elettronica permette un’acquisizione dei dati notevolmente più rapida che con i metodi di rilievo tradizionale, senza che questo vada a scapito del grado di incertezza di fatto più elevato. Inoltre consente, in fase di elaborazione dei dati stessi, un’analisi che prevede diversi livelli di approfondimento. Con l’uso delle nuove tecnologie di scansione in 3D, già di largo utilizzo in topografia, il rilievo architettonico consegue un carattere di scientificità mai raggiunto prima, grazie all’alto grado di precisione metrica ottenibile e alla reiterabilità del processo di rilevamento. La presente tesi non vuole con ciò asserire che la tecnologia del laser scanner modifichi del tutto quella che è la buona prassi nell’affrontare un rilievo. Da un punto di vista procedurale, il percorso di conoscenza del manufatto architettonico resta comunque un lavoro da svolgere per fasi. In una prima fase si parte da un progetto di rilievo, che consiste nella realizzazione di disegni in scala (eidotipi) e da una conseguente scelta dei metodi e delle strumentazioni con cui eseguire il rilievo stesso. È, questa, la fase di approccio al manufatto, il momento in cui occorre effettuare una valutazione – accurata quanto più sia possibile – delle problematiche di acquisizione dati che possono insorgere nella fase successiva. Nella seconda fase, attraverso la creazione di una finestra di controllo entro cui operare, si imposta il reticolo (o maglia) con il quale si acquisisce la nuvola di punti (coordinate spaziali di un insieme di punti), ottenendo così un modello numerico analizzabile a più livelli. Nella terza fase tale modello numerico viene convertito in un corrispondente modello geometrico, o matematico, in grado di definire graficamente le superfici attraverso l’uso delle NURBS (Non Uniform Rational Basis-Splines, curve geometriche utilizzate in computer grafica per la rappresentazione di superfici) o delle mesh (maglie poligonali costituite da una serie di vertici, spigoli e facce che definiscono la forma di un oggetto poliedrico). Nell’ultima fase, infine, si raccoglie il frutto delle fasi precedenti, attraverso la messa a punto di elaborati che si ottengono proiettando il modello geometrico in scala, secondo precisi piani di riferimento. Ed è proprio nell’ottica di un procedimento sincretico fra metodologie nuove e tradizionali, che la tesi qui proposta intende dimostrare le potenzialità del laser scanner non solo come strumento di acquisizione dati in sede di rilievo architettonico, ma anche come mezzo di analisi materica, strutturale e comparativa. Se la scelta di esemplificazione della tesi è ricaduta sul Tempietto di San Pietro in Montorio del Bramante, si deve sia alla complessità del soggetto architettonico, che alla duratura fortuna che riveste quale emblema di conoscenza dell’architettura classica. Fortuna riscontrabile nei numerosi rilievi già effettuati nel passato, lontano e recente, e che per noi costituiranno un’utile base di analisi comparativa. A sostegno di tale scelta, si può aggiungere che il processo progettuale eseguito dal Bramante può essere rinvenuto in quelle regole metriche e formali che caratterizzano l’epoca classica cui si ispira la sua opera. Regole che possono essere finalmente verificate attraverso un’accurata acquisizione ed elaborazione dei dati, che solo con la tecnologia di scansione laser si poteva ottenere.
12-mag-2014
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/918132
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