I fattori eziopatogenetici della PA sono molteplici, ma i meccanismi attraverso cui tali fattori scatenano l’infiammazione non sono ancora ben noti. Tra le cause più importanti ricordiamo la litiasi biliare e l’eccessivo consumo di alcool che insieme costituiscono circa l‘80% dei casi; altri fattori rilevanti includono iperlipidemia, ipercalcemia, tumori pancreatici, e tra le causee iatrogene ricordiamo la colangiopancreatografia retrograda endoscopica, interventi chirurgici e traumi. Sebbene sino a pochi anni or sono, la genesi farmacologica delle PA veniva considerata evenienza assai rara (1-2%), ultimamente si stà assistendo ad una inversione di tendenza certamente determinata alla maggiore attenzione che viene dedicata alla problematica sino a raggiungere un incremento di circa 4 volte secondo le stime più recenti. Ciò grazie anche all’esponenziale numero di segnalazioni di cui progressivamente si arricchisce la letteratura internazionale, con associata netta riduzione dei casi di pancreatite cosidetta idiopatica. In accordo con alcuni studi più recenti, nell’analisi da noi condotta abbiamo rilevato un’incidenza che si aggira attorno al 7%. Nei pazienti da noi osservati e quindi sottoposti alle più moderne tecniche di imaging radiografiche, ecotomografe, TC, ERCP, e recentemente con l’introduzione della CPRM con stimolo alla secretina, non è stata riscontrata la presenza di alcun tipo di alterazione morfologica o funzionale a carico del sistema dei dotti epato-bilio-pancreatici. Inoltre nei pazienti da noi arruolati, nessun fattore di rischio noto era stato anamnesticamente ed obiettivamente riscontrato.
Pancreati acute da farmaci: risultati del primo studio italiano prospettico multicentrico / Diana, Massimo. - (2012).
Pancreati acute da farmaci: risultati del primo studio italiano prospettico multicentrico.
DIANA, MASSIMO
01/01/2012
Abstract
I fattori eziopatogenetici della PA sono molteplici, ma i meccanismi attraverso cui tali fattori scatenano l’infiammazione non sono ancora ben noti. Tra le cause più importanti ricordiamo la litiasi biliare e l’eccessivo consumo di alcool che insieme costituiscono circa l‘80% dei casi; altri fattori rilevanti includono iperlipidemia, ipercalcemia, tumori pancreatici, e tra le causee iatrogene ricordiamo la colangiopancreatografia retrograda endoscopica, interventi chirurgici e traumi. Sebbene sino a pochi anni or sono, la genesi farmacologica delle PA veniva considerata evenienza assai rara (1-2%), ultimamente si stà assistendo ad una inversione di tendenza certamente determinata alla maggiore attenzione che viene dedicata alla problematica sino a raggiungere un incremento di circa 4 volte secondo le stime più recenti. Ciò grazie anche all’esponenziale numero di segnalazioni di cui progressivamente si arricchisce la letteratura internazionale, con associata netta riduzione dei casi di pancreatite cosidetta idiopatica. In accordo con alcuni studi più recenti, nell’analisi da noi condotta abbiamo rilevato un’incidenza che si aggira attorno al 7%. Nei pazienti da noi osservati e quindi sottoposti alle più moderne tecniche di imaging radiografiche, ecotomografe, TC, ERCP, e recentemente con l’introduzione della CPRM con stimolo alla secretina, non è stata riscontrata la presenza di alcun tipo di alterazione morfologica o funzionale a carico del sistema dei dotti epato-bilio-pancreatici. Inoltre nei pazienti da noi arruolati, nessun fattore di rischio noto era stato anamnesticamente ed obiettivamente riscontrato.File | Dimensione | Formato | |
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