La ricerca affronta il tema della pianificazione locale per l’adattamento dal cambiamento climatico nelle città dell’Africa sub-sahariana, come opportunità per sviluppare un’analisi critica dei paradigmi che hanno orientato e ancora prevalgono negli studi urbani di tali città e negli approcci di pianificazione ad essi associati. Il concetto di capacità di adattamento costituisce lo strumento attraverso il quale vengono messi in evidenza limiti e contraddizioni degli approcci interpretativi delle geografie urbane dominanti, un punto di partenza per esplorare elementi conoscitivi e metodologici utili a colmare la distanza tra i modelli interpretativi, categorie e dicotomie adottati nella pianificazione e realtà urbana delle pratiche “informali” di gestione ambientale. Attraverso l’indagine svolta a Dar es Salaam si vuole comprendere se e come una rilettura della città sub-sahariana attraverso il concetto di capacità di adattamento possa colmare tale distanza e contribuire ad una nuova interpretazione della città contemporanea giungendo a due risultati principali del percorso di ricerca: uno è rappresentato dalla conoscenza prodotta sulla pianificazione, sulle dinamiche di sviluppo e di gestione ambientale nella aree peri-urbane delle città dell’Africa sub-sahariana e nello specifico di Dar es Salaam, dalla quale emergono i limiti di alcune generalizzazioni diffuse sui caratteri delle aree peri-urbane. L’altro è un contributo di tipo metodologico derivato dalla riflessione su limiti e punti di forza di strumenti e metodi di indagine della capacità di adattamento e di gestione ambientale, applicati nella città di Dar es Salaam, come riferimento per l’analisi di contesti simili. Infine l’adozione di una prospettiva post-coloniale consente di evidenziare le tensioni e i possibili percorsi di ricerca che sorgono nella relazione tra capacità di adattamento e pianificazione. In particolare emerge come vi sia la necessità di esplorare e ricercare una via di uscita dal dualismo, in cui lo stato dell’arte della pianificazione urbana sembra intrappolato, tra la necessità di sovvertire un modello neo-liberista di sviluppo urbano che porta al moltiplicarsi delle pratiche di auto-sfruttamento da parte dei subalterni e l’esaltazione delle pratiche locali autonome e informali come unica a proficua soluzione per la pianificazione nel Sud del mondo.
Reinterpretare la città sub-sahariana attraverso il concetto di "capacità di adattamento". Un'analisi delle pratiche "autonome" di adattamento alle trasformazioni ambientali in ambito peri-urbano / Ricci, Liana. - (2011 Dec 15).
Reinterpretare la città sub-sahariana attraverso il concetto di "capacità di adattamento". Un'analisi delle pratiche "autonome" di adattamento alle trasformazioni ambientali in ambito peri-urbano
RICCI, LIANA
15/12/2011
Abstract
La ricerca affronta il tema della pianificazione locale per l’adattamento dal cambiamento climatico nelle città dell’Africa sub-sahariana, come opportunità per sviluppare un’analisi critica dei paradigmi che hanno orientato e ancora prevalgono negli studi urbani di tali città e negli approcci di pianificazione ad essi associati. Il concetto di capacità di adattamento costituisce lo strumento attraverso il quale vengono messi in evidenza limiti e contraddizioni degli approcci interpretativi delle geografie urbane dominanti, un punto di partenza per esplorare elementi conoscitivi e metodologici utili a colmare la distanza tra i modelli interpretativi, categorie e dicotomie adottati nella pianificazione e realtà urbana delle pratiche “informali” di gestione ambientale. Attraverso l’indagine svolta a Dar es Salaam si vuole comprendere se e come una rilettura della città sub-sahariana attraverso il concetto di capacità di adattamento possa colmare tale distanza e contribuire ad una nuova interpretazione della città contemporanea giungendo a due risultati principali del percorso di ricerca: uno è rappresentato dalla conoscenza prodotta sulla pianificazione, sulle dinamiche di sviluppo e di gestione ambientale nella aree peri-urbane delle città dell’Africa sub-sahariana e nello specifico di Dar es Salaam, dalla quale emergono i limiti di alcune generalizzazioni diffuse sui caratteri delle aree peri-urbane. L’altro è un contributo di tipo metodologico derivato dalla riflessione su limiti e punti di forza di strumenti e metodi di indagine della capacità di adattamento e di gestione ambientale, applicati nella città di Dar es Salaam, come riferimento per l’analisi di contesti simili. Infine l’adozione di una prospettiva post-coloniale consente di evidenziare le tensioni e i possibili percorsi di ricerca che sorgono nella relazione tra capacità di adattamento e pianificazione. In particolare emerge come vi sia la necessità di esplorare e ricercare una via di uscita dal dualismo, in cui lo stato dell’arte della pianificazione urbana sembra intrappolato, tra la necessità di sovvertire un modello neo-liberista di sviluppo urbano che porta al moltiplicarsi delle pratiche di auto-sfruttamento da parte dei subalterni e l’esaltazione delle pratiche locali autonome e informali come unica a proficua soluzione per la pianificazione nel Sud del mondo.File | Dimensione | Formato | |
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