Il lavoro affronta il tema della costruzione identitaria all'interno dei social network sites, e intende leggere le attività di pubblicazione di contenuti personali sui social network in continuità con la tradizione di ricerca su identità e narrazione di sé, indagando come questi ambienti online possano "rimediare" dispositivi classici della narrazione personale all'interno delle dinamiche caratteristiche dei networked publics e interrogandosi sul potenziale in termini riflessivi delle tracce lasciate sul web dagli utenti. La ricerca si concentra in particolare su Facebook, sia per il livello di penetrazione del servizio, sia per il fatto che, rispetto ad altri SNS, è quello che maggiormente si basa sul paradigma della condivisione personale. Un'attenzione particolare è dedicata alla recente trasformazione dell'interfaccia utente nel cosiddetto “diario personale”: l'introduzione della timeline ha infatti reso più immediata la navigazione temporale all'interno del profilo, andando ad incidere sulle strategie di gestione e revisione dei contenuti, con possibili ricadute in termini di riflessività personale. La ricerca si concentra sulle coorti giovanili di utenti italiani (fasce 13-18, 19-24 e 25-30 anni) comprendendo così sia coloro che nel nostro paese sono stati gli early-adopters di Facebook, sia l'attuale fascia adolescenziale, che può essere definita come la prima generazione italiana completamente "naturalizzata" all'utilizzo dei social network.

Narrazioni di sé nella mobile network society / Bruni, Isabella. - (2014 Dec 11).

Narrazioni di sé nella mobile network society

BRUNI, ISABELLA
11/12/2014

Abstract

Il lavoro affronta il tema della costruzione identitaria all'interno dei social network sites, e intende leggere le attività di pubblicazione di contenuti personali sui social network in continuità con la tradizione di ricerca su identità e narrazione di sé, indagando come questi ambienti online possano "rimediare" dispositivi classici della narrazione personale all'interno delle dinamiche caratteristiche dei networked publics e interrogandosi sul potenziale in termini riflessivi delle tracce lasciate sul web dagli utenti. La ricerca si concentra in particolare su Facebook, sia per il livello di penetrazione del servizio, sia per il fatto che, rispetto ad altri SNS, è quello che maggiormente si basa sul paradigma della condivisione personale. Un'attenzione particolare è dedicata alla recente trasformazione dell'interfaccia utente nel cosiddetto “diario personale”: l'introduzione della timeline ha infatti reso più immediata la navigazione temporale all'interno del profilo, andando ad incidere sulle strategie di gestione e revisione dei contenuti, con possibili ricadute in termini di riflessività personale. La ricerca si concentra sulle coorti giovanili di utenti italiani (fasce 13-18, 19-24 e 25-30 anni) comprendendo così sia coloro che nel nostro paese sono stati gli early-adopters di Facebook, sia l'attuale fascia adolescenziale, che può essere definita come la prima generazione italiana completamente "naturalizzata" all'utilizzo dei social network.
11-dic-2014
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