La continua evoluzione del contesto competitivo e della globalizzazione dell’economia in atto da diversi anni sembra confermare la necessità, per gli attori coinvolti, di agire non più isolatamente, ma, piuttosto, di organizzarsi sinergicamente tra loro e con elevata velocità e flessibilità. Quanto sopra è facilmente osservabile nei rapporti di fornitura. L’individuazione di partner giusti, pochi ma affidabili fornitori con cui intrattenere rapporti di lungo termine, sembra essere la scelta strategica ottimale per operare in ambienti altamente turbolenti e mutevoli. Le relazioni di fornitura prese in esame sono quelle legate alla logistica, la cui missione consiste nel garantire il giusto tipo di materiale, nella giusta quantità, nel giusto tempo, nel giusto luogo, secondo le esigenze della domanda. L’ambito oggetto dello studio è quello delle emergenze umanitarie, all’interno del quale la logistica e i rapporti di fornitura costituiscono i punti chiave per la risposta reattiva in soccorso alle popolazioni coinvolte. La logistica delle emergenze è un tema di sicura attualità, sia a livello internazionale che nazionale: si è assistito, infatti, negli ultimi anni, ad un aumento significativo del numero di disastri naturali o causati dall’uomo. Nel settore umanitario operano diversi attori che sono coinvolti nella catena di fornitura che sviluppano partnership intersettoriali tra le organizzazioni no-profit e settore privato. Le prime sono motivate da valori umanitari e religiosi e forniscono sollievo alle popolazioni in difficoltà in tempi ristretti, mentre il settore privato apporta risorse e know how, guardando con sempre maggiore interesse agli impatti positivi provenienti da azioni che rientrano nella responsabilità sociale dell’impresa. Entrambi i soggetti si muovono in un contesto molto incerto, di cui non hanno informazioni, ad esempio, in termini di tempi, luoghi, tipo di disastro, numero di persone che necessitano di assistenza. La Corporate Social Responsibility sembra diventare quindi un vero strumento di benchmarking, che permette di migliorare la reattività logistica apprendendo dalle reciproche esperienze, andando a sostituire la “catena del freddo”, precedentemente usata per l’individuazione delle best practices logistiche. La parte empirica indaga uno degli attori considerati di eccellenza, in campo internazionale, con riguardo alle capacità possedute nella logistica delle emergenze umanitarie: la Protezione Civile Italiana. Il presente lavoro si focalizza sulla gestione delle emergenze che si verificano in ambito nazionale per poi analizzare, più specificatamente, la gestione operativa e i rapporti di fornitura durante il terremoto dell’Abruzzo del 2009.

I rapporti di fornitura nella logistica delle emergenze umanitarie / Marini, Roberta. - (2013 Jul 09).

I rapporti di fornitura nella logistica delle emergenze umanitarie

MARINI, ROBERTA
09/07/2013

Abstract

La continua evoluzione del contesto competitivo e della globalizzazione dell’economia in atto da diversi anni sembra confermare la necessità, per gli attori coinvolti, di agire non più isolatamente, ma, piuttosto, di organizzarsi sinergicamente tra loro e con elevata velocità e flessibilità. Quanto sopra è facilmente osservabile nei rapporti di fornitura. L’individuazione di partner giusti, pochi ma affidabili fornitori con cui intrattenere rapporti di lungo termine, sembra essere la scelta strategica ottimale per operare in ambienti altamente turbolenti e mutevoli. Le relazioni di fornitura prese in esame sono quelle legate alla logistica, la cui missione consiste nel garantire il giusto tipo di materiale, nella giusta quantità, nel giusto tempo, nel giusto luogo, secondo le esigenze della domanda. L’ambito oggetto dello studio è quello delle emergenze umanitarie, all’interno del quale la logistica e i rapporti di fornitura costituiscono i punti chiave per la risposta reattiva in soccorso alle popolazioni coinvolte. La logistica delle emergenze è un tema di sicura attualità, sia a livello internazionale che nazionale: si è assistito, infatti, negli ultimi anni, ad un aumento significativo del numero di disastri naturali o causati dall’uomo. Nel settore umanitario operano diversi attori che sono coinvolti nella catena di fornitura che sviluppano partnership intersettoriali tra le organizzazioni no-profit e settore privato. Le prime sono motivate da valori umanitari e religiosi e forniscono sollievo alle popolazioni in difficoltà in tempi ristretti, mentre il settore privato apporta risorse e know how, guardando con sempre maggiore interesse agli impatti positivi provenienti da azioni che rientrano nella responsabilità sociale dell’impresa. Entrambi i soggetti si muovono in un contesto molto incerto, di cui non hanno informazioni, ad esempio, in termini di tempi, luoghi, tipo di disastro, numero di persone che necessitano di assistenza. La Corporate Social Responsibility sembra diventare quindi un vero strumento di benchmarking, che permette di migliorare la reattività logistica apprendendo dalle reciproche esperienze, andando a sostituire la “catena del freddo”, precedentemente usata per l’individuazione delle best practices logistiche. La parte empirica indaga uno degli attori considerati di eccellenza, in campo internazionale, con riguardo alle capacità possedute nella logistica delle emergenze umanitarie: la Protezione Civile Italiana. Il presente lavoro si focalizza sulla gestione delle emergenze che si verificano in ambito nazionale per poi analizzare, più specificatamente, la gestione operativa e i rapporti di fornitura durante il terremoto dell’Abruzzo del 2009.
9-lug-2013
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
tesi_RMarini_luglio2013_def.pdf

accesso aperto

Note: tesi dottorale
Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Creative commons
Dimensione 15.11 MB
Formato Adobe PDF
15.11 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/917687
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact