L’obiettivo del lavoro è stato identificare e verificare le relazioni che legano il capitale sociale e la crescita economica alla percezione della legalità, nelle regioni italiane con particolare interesse a quattro regioni dell’Italia meridionale, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, appartenenti all’Obiettivo Convergenza dell’Unione Europea, cercando un punto di sintesi tra i risultati di due metodologie di analisi della legalità percepita tra i ragazzi degli Istituti di Istruzione Secondaria di Primo e di Secondo Grado (Progetto PON Sicurezza) da un lato e di stima del Capitale Sociale. Si ritiene di aver apportato un elemento di novità, avendo integrato l’approccio individuale della stima della percezione della legalità degli adolescenti (parte del concetto di capitale sociale individuale di Backer) del Progetto PON con la proposizione di un modello di stima, strutturale, della misura del Capitale Sociale, identificato con le reti di relazioni interpersonali, con gli atteggiamenti culturali e con i comportamenti effettivamente tenuti dagli agenti, la società adulta, insistenti sul medesimo territorio. Il primo dato che emerge dai risultati delle due analisi è che le reti di relazioni, il cosiddetto “Fattore di Prossimità”, è fondamentale sia dal punto di vista del singolo individuo (percezione della legalità, scelta di denunciare o di omertà) sia dal punto di vista della vita civica. In particolare, quando sono molto presenti i legami forti familiari, come nelle quattro regioni dell’Italia meridionale, oggetto del Progetto PON, è più difficile lo sviluppo individuale verso la società e, di conseguenza, a livello macro, uno sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. Laddove invece esistano legami familiari meno forti, a vantaggio dei legami deboli, rappresentati dalla rete di amicizie, di conoscenze, di partecipazione ad attività di volontariato e culturali, lo sviluppo del capitale sociale e di quello economico sono agevolati dalla fiducia nel vicino, da rapporti diretti con i singoli o con le Istituzioni, e non mediati da fattori protezionistici quali legami “para-sociali” o di legalismo esclusivamente normativo. Il secondo risultato da evidenziare è che livelli più alti di partecipazione ad attività e iniziative culturali sono fortemente e positivamente correlati con l’interesse per la politica, l’abitudine di tenersi informati leggendo i giornali, la partecipazione associativa e il consumo di beni relazionali e significativamente e negativamente correlati con il capitale sociale familiare.

La percezione della legalità nella scuola, lo sviluppo economico e del capitale sociale nell’Italia meridionale. Una misura di sintesi e un confronto sul territorio nazionale / Zicari, Sandro. - (2011 Sep 22).

La percezione della legalità nella scuola, lo sviluppo economico e del capitale sociale nell’Italia meridionale. Una misura di sintesi e un confronto sul territorio nazionale.

ZICARI, SANDRO
22/09/2011

Abstract

L’obiettivo del lavoro è stato identificare e verificare le relazioni che legano il capitale sociale e la crescita economica alla percezione della legalità, nelle regioni italiane con particolare interesse a quattro regioni dell’Italia meridionale, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, appartenenti all’Obiettivo Convergenza dell’Unione Europea, cercando un punto di sintesi tra i risultati di due metodologie di analisi della legalità percepita tra i ragazzi degli Istituti di Istruzione Secondaria di Primo e di Secondo Grado (Progetto PON Sicurezza) da un lato e di stima del Capitale Sociale. Si ritiene di aver apportato un elemento di novità, avendo integrato l’approccio individuale della stima della percezione della legalità degli adolescenti (parte del concetto di capitale sociale individuale di Backer) del Progetto PON con la proposizione di un modello di stima, strutturale, della misura del Capitale Sociale, identificato con le reti di relazioni interpersonali, con gli atteggiamenti culturali e con i comportamenti effettivamente tenuti dagli agenti, la società adulta, insistenti sul medesimo territorio. Il primo dato che emerge dai risultati delle due analisi è che le reti di relazioni, il cosiddetto “Fattore di Prossimità”, è fondamentale sia dal punto di vista del singolo individuo (percezione della legalità, scelta di denunciare o di omertà) sia dal punto di vista della vita civica. In particolare, quando sono molto presenti i legami forti familiari, come nelle quattro regioni dell’Italia meridionale, oggetto del Progetto PON, è più difficile lo sviluppo individuale verso la società e, di conseguenza, a livello macro, uno sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. Laddove invece esistano legami familiari meno forti, a vantaggio dei legami deboli, rappresentati dalla rete di amicizie, di conoscenze, di partecipazione ad attività di volontariato e culturali, lo sviluppo del capitale sociale e di quello economico sono agevolati dalla fiducia nel vicino, da rapporti diretti con i singoli o con le Istituzioni, e non mediati da fattori protezionistici quali legami “para-sociali” o di legalismo esclusivamente normativo. Il secondo risultato da evidenziare è che livelli più alti di partecipazione ad attività e iniziative culturali sono fortemente e positivamente correlati con l’interesse per la politica, l’abitudine di tenersi informati leggendo i giornali, la partecipazione associativa e il consumo di beni relazionali e significativamente e negativamente correlati con il capitale sociale familiare.
22-set-2011
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