Angelo Fortunato Formiggini, editore modenese nato nel 1878 e morto suicida nel 1938, è noto, oltre che per le sue raffinate edizioni, per aver fondato la rivista di informazione bibliografica "L'Italia che scrive", pubblicata dal 1918 al 1938 con lo scopo di far conoscere la produzione editoriale italiana e di costituire uno spazio di intervento e di dibattito sui problemi più pressanti nella difficile situazione in cui versava l’editoria italiana dei primi decenni del secolo. A partire dai libri ricevuti per recensione sulla rivista, ma in una prospettiva assai più ampia a favore della diffusione del libro e della divulgazione della cultura, Formiggini istituì a Roma una biblioteca circolante, inaugurata il 1 aprile 1922, che arrivò a contare oltre 40.000 volumi, una dimensione assai rilevante nel panorama bibliotecario italiano dell’epoca. L’oggetto della presente ricerca è la ricostruzione storica dei fatti relativi alla Biblioteca circolante, la sua organizzazione e il suo funzionamento. Per raggiungere tale obiettivo una fonte fondamentale è stata l'Archivio editoriale Formiggini, conservato presso la Biblioteca Estense di Modena, sia per quanto riguarda la presenza di documenti relativi alla Biblioteca circolante, sia per analizzare la ricca corrispondenza tenuta per trent'anni da Formiggini nello svolgimento della sua attività, in particolare con alcuni tra più noti bibliotecari dell’epoca come Guido Biagi, Guido Calcagno, Luigi De Gregori, Ettore Fabietti, Domenico Fava, Tommaso Gnoli, Albano Sorbelli. Rispetto alle esperienze di biblioteche popolari o circolanti attive in quegli stessi anni, la Biblioteca circolante di Formiggini ebbe come utenza privilegiata quella classe media borghese, le cui esigenze di lettura e di informazione non erano soddisfatte né dalle biblioteche governative e di ricerca, destinate prevalentemente al ceto intellettuale, né dalle biblioteche popolari promosse dal movimento di educazione popolare di matrice socialista o cattolica, come nel caso delle classi sociali più deboli. Formiggini, che pur essendo un editore manifestò un interesse e una competenza sulle tematiche biblioteconomiche non comuni, ebbe a proposito della biblioteca alcune intuizioni molto moderne, come ad esempio l’idea di biblioteca intesa non come “museo” e deposito inutilizzato di libri, ma come servizio pubblico destinato a favorire la circolazione dei libri e la promozione della lettura. Questa apertura alla circolazione delle idee, insieme alle complesse vicende che videro Formiggini opporsi violentemente a Giovani Gentile, fu all’origine dell’isolamento della biblioteca rispetto alle politiche culturali del regime e la privò di qualsiasi appoggio di natura sia economica che istituzionale. Per questa ragione, quando la situazione economica di Formiggini divenne critica, egli non riuscì a ottenere nessun aiuto finanziario e fu costretto infine a cederla a un privato. La collezione libraria della Biblioteca circolante è andata dispersa, con l’eccezione di un blocco di oltre 500 volumi conservati presso la Biblioteca Estense. Si tratta di una porzione piccola, ma particolarmente utile non solo per poter analizzare un numero significativo di esemplari di quella raccolta, ma anche per indagarne gli elementi paratestuali, utili fra l’altro a comprendere alcuni aspetti del funzionamento della biblioteca stessa. Non rimane invece traccia di quella che sarebbe stata la principale fonte di informazioni per ricostruire il profilo della Biblioteca circolante, cioè il suo catalogo (per autori e per materie), anche se per fortuna ne esiste una versione a stampa, in diverse edizioni che ha consentito di analizzare la racconta libraria e di identificare le linee culturali presenti.

La biblioteca circolante di Angelo Fortunato Formiggini a Roma. Un’esperienza a cavallo tra biblioteca e editoria(2013 Jun 06).

La biblioteca circolante di Angelo Fortunato Formiggini a Roma. Un’esperienza a cavallo tra biblioteca e editoria

-
06/06/2013

Abstract

Angelo Fortunato Formiggini, editore modenese nato nel 1878 e morto suicida nel 1938, è noto, oltre che per le sue raffinate edizioni, per aver fondato la rivista di informazione bibliografica "L'Italia che scrive", pubblicata dal 1918 al 1938 con lo scopo di far conoscere la produzione editoriale italiana e di costituire uno spazio di intervento e di dibattito sui problemi più pressanti nella difficile situazione in cui versava l’editoria italiana dei primi decenni del secolo. A partire dai libri ricevuti per recensione sulla rivista, ma in una prospettiva assai più ampia a favore della diffusione del libro e della divulgazione della cultura, Formiggini istituì a Roma una biblioteca circolante, inaugurata il 1 aprile 1922, che arrivò a contare oltre 40.000 volumi, una dimensione assai rilevante nel panorama bibliotecario italiano dell’epoca. L’oggetto della presente ricerca è la ricostruzione storica dei fatti relativi alla Biblioteca circolante, la sua organizzazione e il suo funzionamento. Per raggiungere tale obiettivo una fonte fondamentale è stata l'Archivio editoriale Formiggini, conservato presso la Biblioteca Estense di Modena, sia per quanto riguarda la presenza di documenti relativi alla Biblioteca circolante, sia per analizzare la ricca corrispondenza tenuta per trent'anni da Formiggini nello svolgimento della sua attività, in particolare con alcuni tra più noti bibliotecari dell’epoca come Guido Biagi, Guido Calcagno, Luigi De Gregori, Ettore Fabietti, Domenico Fava, Tommaso Gnoli, Albano Sorbelli. Rispetto alle esperienze di biblioteche popolari o circolanti attive in quegli stessi anni, la Biblioteca circolante di Formiggini ebbe come utenza privilegiata quella classe media borghese, le cui esigenze di lettura e di informazione non erano soddisfatte né dalle biblioteche governative e di ricerca, destinate prevalentemente al ceto intellettuale, né dalle biblioteche popolari promosse dal movimento di educazione popolare di matrice socialista o cattolica, come nel caso delle classi sociali più deboli. Formiggini, che pur essendo un editore manifestò un interesse e una competenza sulle tematiche biblioteconomiche non comuni, ebbe a proposito della biblioteca alcune intuizioni molto moderne, come ad esempio l’idea di biblioteca intesa non come “museo” e deposito inutilizzato di libri, ma come servizio pubblico destinato a favorire la circolazione dei libri e la promozione della lettura. Questa apertura alla circolazione delle idee, insieme alle complesse vicende che videro Formiggini opporsi violentemente a Giovani Gentile, fu all’origine dell’isolamento della biblioteca rispetto alle politiche culturali del regime e la privò di qualsiasi appoggio di natura sia economica che istituzionale. Per questa ragione, quando la situazione economica di Formiggini divenne critica, egli non riuscì a ottenere nessun aiuto finanziario e fu costretto infine a cederla a un privato. La collezione libraria della Biblioteca circolante è andata dispersa, con l’eccezione di un blocco di oltre 500 volumi conservati presso la Biblioteca Estense. Si tratta di una porzione piccola, ma particolarmente utile non solo per poter analizzare un numero significativo di esemplari di quella raccolta, ma anche per indagarne gli elementi paratestuali, utili fra l’altro a comprendere alcuni aspetti del funzionamento della biblioteca stessa. Non rimane invece traccia di quella che sarebbe stata la principale fonte di informazioni per ricostruire il profilo della Biblioteca circolante, cioè il suo catalogo (per autori e per materie), anche se per fortuna ne esiste una versione a stampa, in diverse edizioni che ha consentito di analizzare la racconta libraria e di identificare le linee culturali presenti.
6-giu-2013
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/917445
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact