Introduzione: La chemioembolizzazione intra-arteriosa epatica (TACE) convenzionale, è un valido approccio terapeutico ampiamente utilizzato in pazienti con epatocarcinoma allo stadio intermedio-avanzato non suscettibili di trattamenti curativi chirurgici o percutanei. La TACE con utilizzo di microsfere embolizzanti a rilascio di farmaco "DC-Beads", è stata sviluppata per ridurre gli effetti collaterali di questa terapia e migliorarne l'efficacia. Scopo: Lo scopo di questo studio prospettico è di presentare i risultati clinici a breve termine della TACE eseguita con l’utilizzo di microsfere embolizzanti a rilascio di doxorubicina (DC Beads) in pazienti con epatocarcinoma monofocale, in stadio intermedio della stadiazione BCLC (Barcelona Clinic LiverCancer), secondo l’algoritmo proposto dalle linee guida ESAL (Europeanassociation for the study of the liver), valutando la sicurezza e l'efficacia del trattamento. Materiali e Metodi: Da novembre 2008 a settembre 2011, 42 pazienti (M:F=31/11, età media 62,3± 7,4 anni) con epatopatia cirrotica cronica e HCC (1 nodulo, con diametro medio tra 55 - 70 mm), sono stati sottoposti a TACE con iniezione di microsfere embolizzanti "DC Beads" da 100-300 micron a rilascio di doxorubicina (50-100 mg) fino alla scomparsa di vascolarizzazione del tumore. Sono stati valutati il tasso di complicanze periprocedurali (sicurezza) e la risposta tumorale al trattamento (efficacia), definita sulla base dei dati di Tomografia Compiuterizzata (TC) trifasica ad 1 e 6 mesi, e classificati secondo i criteri EASL(Europeanassociation for the study of the liver). Risultati: 1) Complicanze periprocedurali (sicurezza): Il successo tecnico immediato è stato del 100%. Tutti i pazienti sono stati dimessi in 3-5 giorni dopo la procedura. Tra le complicanze maggiori, sono stati osservati 1 su 42 casi ( 2.3%) di formazione ascessuale, che ha richiesto il posizionamento di un drenaggio percutaneo. 12 su 42 pazienti (28.5%) hanno presentato una modesta e breve sindrome post-embolizzazione, con nausea, lievi dolori addominali e talora febbre modesta (38°C) e di breve durata, senza necessità di ricorrere a terapia medica specifica. In 9 su 42 pazienti (21,4%) è stato osservato un modesto e transitorio rialzo degli enzimi epatici (AST, ALT, GGT). Dopo la TACE i livelli di α-FP sono risultati stabiliti o ridotti in tutti i pazienti trattati. 2) Risposta tumorale (efficacia): Per quanto riguardala risposta tumorale ad un mese di follow-up su 42 pazienti, è stata osservata una CR (complete response) in 33/42 casi (78,5%) , una PR (partialresponse) in 9 casi (21.4%). A 6 mesi di follow-up, è stata osservata una CR in 25/42 pazienti (59.5%), una PR in 10/42 casi (23,8%), con progressione di malattia (PD) in 7/42 pazienti (16,6%). Conclusioni: La nostra esperienza dimostra che la TACE con microsfere embolizzanti a rilascio di doxorubicina "DC-Beads", risulta una procedura sicura e ben tollerata, con risultati clinici a breve termine promettenti. Inoltre porta ad una riduzione dei livelli plasmatici del farmaco citotossico e quindi minimizza la tossicità sistemica e gli effetti collaterali, rispetto ai dati riportati in letteratura riguardo la TACE convenzionale.

Chemioembolizzazione intra-arteriosa con microsfere embolizzanti a rilascio doxorubicina nel trattamento dell'epatocarcinoma monofocale in stadio intermedio(2012 Apr 26).

Chemioembolizzazione intra-arteriosa con microsfere embolizzanti a rilascio doxorubicina nel trattamento dell'epatocarcinoma monofocale in stadio intermedio

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26/04/2012

Abstract

Introduzione: La chemioembolizzazione intra-arteriosa epatica (TACE) convenzionale, è un valido approccio terapeutico ampiamente utilizzato in pazienti con epatocarcinoma allo stadio intermedio-avanzato non suscettibili di trattamenti curativi chirurgici o percutanei. La TACE con utilizzo di microsfere embolizzanti a rilascio di farmaco "DC-Beads", è stata sviluppata per ridurre gli effetti collaterali di questa terapia e migliorarne l'efficacia. Scopo: Lo scopo di questo studio prospettico è di presentare i risultati clinici a breve termine della TACE eseguita con l’utilizzo di microsfere embolizzanti a rilascio di doxorubicina (DC Beads) in pazienti con epatocarcinoma monofocale, in stadio intermedio della stadiazione BCLC (Barcelona Clinic LiverCancer), secondo l’algoritmo proposto dalle linee guida ESAL (Europeanassociation for the study of the liver), valutando la sicurezza e l'efficacia del trattamento. Materiali e Metodi: Da novembre 2008 a settembre 2011, 42 pazienti (M:F=31/11, età media 62,3± 7,4 anni) con epatopatia cirrotica cronica e HCC (1 nodulo, con diametro medio tra 55 - 70 mm), sono stati sottoposti a TACE con iniezione di microsfere embolizzanti "DC Beads" da 100-300 micron a rilascio di doxorubicina (50-100 mg) fino alla scomparsa di vascolarizzazione del tumore. Sono stati valutati il tasso di complicanze periprocedurali (sicurezza) e la risposta tumorale al trattamento (efficacia), definita sulla base dei dati di Tomografia Compiuterizzata (TC) trifasica ad 1 e 6 mesi, e classificati secondo i criteri EASL(Europeanassociation for the study of the liver). Risultati: 1) Complicanze periprocedurali (sicurezza): Il successo tecnico immediato è stato del 100%. Tutti i pazienti sono stati dimessi in 3-5 giorni dopo la procedura. Tra le complicanze maggiori, sono stati osservati 1 su 42 casi ( 2.3%) di formazione ascessuale, che ha richiesto il posizionamento di un drenaggio percutaneo. 12 su 42 pazienti (28.5%) hanno presentato una modesta e breve sindrome post-embolizzazione, con nausea, lievi dolori addominali e talora febbre modesta (38°C) e di breve durata, senza necessità di ricorrere a terapia medica specifica. In 9 su 42 pazienti (21,4%) è stato osservato un modesto e transitorio rialzo degli enzimi epatici (AST, ALT, GGT). Dopo la TACE i livelli di α-FP sono risultati stabiliti o ridotti in tutti i pazienti trattati. 2) Risposta tumorale (efficacia): Per quanto riguardala risposta tumorale ad un mese di follow-up su 42 pazienti, è stata osservata una CR (complete response) in 33/42 casi (78,5%) , una PR (partialresponse) in 9 casi (21.4%). A 6 mesi di follow-up, è stata osservata una CR in 25/42 pazienti (59.5%), una PR in 10/42 casi (23,8%), con progressione di malattia (PD) in 7/42 pazienti (16,6%). Conclusioni: La nostra esperienza dimostra che la TACE con microsfere embolizzanti a rilascio di doxorubicina "DC-Beads", risulta una procedura sicura e ben tollerata, con risultati clinici a breve termine promettenti. Inoltre porta ad una riduzione dei livelli plasmatici del farmaco citotossico e quindi minimizza la tossicità sistemica e gli effetti collaterali, rispetto ai dati riportati in letteratura riguardo la TACE convenzionale.
26-apr-2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/917254
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