Il lavoro di ricerca ha come oggetto di studio la comprensione della lettura, in particolare la lettura per lo studio, come strumento di implementazione di conoscenze. La ricerca prende le mosse dai lavori sulla della comprensione del discorso di stampo cognitivista, che attraverso la teoria degli schemi hanno evidenziato come lo studio della lettura non possa essere scisso dalla memoria e dagli schemi mentali soggiacenti al pensiero. Il principale pregio di questo modello teorico è stato il riconoscere la complessità di interrelazione fra mente e linguaggio che è alla base della lettura, fornendo uno schema generale di funzionamento dei flussi di ragionamento che corrono fra testo e lettore. Tra i modelli elaborati, il modello di costruzione-integrazione di Walter Kintsch è fra quelli che maggiormente ha dimostrato il suo potere esplicativo e rappresentativo dei processi sottesi alla lettura. A questo approccio si è affiancato il contributo della sociolinguistica che, a partire da Bernstein, ha sottolineato il ruolo di medium sociale del linguaggio, evidenziando al contempo come la padronanza di tale strumento sia strettamente correlata con fattori ambientali e di posizionamento sociale dell’individuo. La comprensione della lettura inoltre, specie per testi complessi o che sono alla base delle attività di apprendimento, è fortemente influenzata dalle conoscenze pregresse degli individui, ossia da quella sorta di archivio delle parole e delle cose che ognuno di noi ha acquisito attraverso la sua esperienza di vita. Moltissimi studi hanno dimostrato che le conoscenze enciclopediche sono uno dei fattori che maggiormente spiega la padronanza in lettura (dal 20% al 70% della varianza in un test di comprensione della lettura), e che anzi non considerarlo può portare a forti effetti distorsivi nelle misure. Nella nostra ricerca abbiamo quindi definito la lettura come un processo che si realizza nell’intersezione fra gli schemi mentali acquisiti nella nostra relazione con la società e le conoscenze che abbiamo assimilato, giuste o sbagliate, nell’esperienza di vita e di studio pregressi. Sulla base di questa analisi, l’obiettivo principale della ricerca è stato costruire un test di comprensione della lettura che possa restituire la complessità sopra descritta. L’ipotesi di ricerca è che a partire da testi culturalmente connotati, sia possibile costruire un test di comprensione della lettura che dia conto contemporaneamente dell’abilità di lettura e delle conoscenze enciclopediche, e che quest’ultime, all’interno di un’analisi correlazionale, siano un fattore predittivo dell’abilità di lettura e un indicatore attendibile dei livelli di profitto generali ottenuti dagli studenti. Per realizzare tale obiettivo sono stati individuati testi di contenuto culturalmente rilevante, che mettessero cioè alla prova quanto gli studenti, attraverso la lettura, riuscissero a integrare il contenuto del testo con le loro conoscenze. Per questa ricerca è stato messo a punto un test di comprensione della lettura con le seguenti aree di verifica: 1. individuazione di nuove informazioni dal testo; 2. la capacità di compiere inferenze semplici e complesse; 3. la capacità di estrarre il senso generale del testo; 4. possibilità di richiamare, da parte dello studente, le conoscenze enciclopediche di base necessarie alla comprensione del testo. La ricerca ha assunto come popolazione di riferimento gli studenti iscritti all’ultimo anno dei licei statali classici e scientifici di Roma, pari a 9686 studenti. Si è proceduto con un campionamento statistico stratificato, basato sull’appartenenza della scuola all’indirizzo classico o scientifico (I strato) e all’estrazione socioeconomica prevalente degli studenti frequentanti le scuole (II strato). La ricerca ha complessivamente raggiunto 23 scuole, 12 licei classici e 11 scientifici per un totale di 61 classi e 1016 studenti. A seguito del riproporzionamento del campione abbiamo ottenuto un campione di 723 studenti, con un errore di campionamento pari all’1,52%. I principali dati risultanti dalla ricerca sono i seguenti: - La provenienza socioeconomica degli studenti frequentanti i licei di Roma è estremamente alta: la percentuale di genitori laureati è 4 volte superiore alla media nazionale, calcolata nella fascia 40-54 anni. In Italia le donne occupate sono soltanto il 47,2%, al contrario nel nostro campione il 90% delle madri lavora. Anche il profilo professionale è estremamente elevato, di conseguenza il milieu culturale di questi studenti risulta particolarmente stimolante, come confermato anche dal possesso di libri a casa: quasi il 30% ha più di 500 libri a casa, contro il 13,8% del campione italiano dell’indagine Pisa 2006. - Esiste nonostante questo una forte varianza interscolastica e interclasse dei risultati al test. Il fattore scuola determina il 9% della varianza, e quello legato alla classe ne spiega il 13%, il valore più alto dopo il fattore socioculturale di appartenenza. - La ricerca ha rilevato una differenza nei punteggi al test a favore dei ragazzi, laddove tradizionalmente alle ragazze viene riconosciuta una maggiore facilità in lettura. Tale differenza può essere scomposta in due elementi, da una parte l’abilità di lettura, in cui pur essendoci una superiorità dei ragazzi non è statisticamente significativa, e dall’altra il possesso di conoscenze enciclopediche, che sono possedute in modo molto significativamente maggiore dai ragazzi rispetto alle ragazze e dagli studenti di periferia rispetto quelli del centro. - L’analisi della regressione ha dimostrato che all’interno di un modello esplicativo della retta dei punteggi del test di comprensione della lettura, che consideri come fattori determinanti il contesto socioculturale dello studente, la positività verso l’attività della lettura e l’andamento scolastico, l’inserimento della variabile “Conoscenze Enciclopediche” contribuisce ad aumentare la percentuale di varianza spiegata dal modello, ed è anche il fattore che assume maggior peso nella spiegazione. L’ipotesi di ricerca è dunque stata verificata. La ricerca dimostra la necessità di uno sviluppo di strumenti specifici per la rilevazione delle conoscenze enciclopediche, senza il quale l’analisi dei processi di comprensione della lettura risulta incompleta. Sarebbe auspicabile inoltre che i risultati della ricerca potessero essere presi in considerazione dalle scuole: l’analisi dei risultati ha evidenziato come spesso non esistano le condizioni per la comprensione locale del testo. Questa difficoltà è ragionevolmente legata ad una scarsa disponibilità di quelle che nella ricerca sono state definite conoscenze enciclopediche. Ampliare lo spettro di parole, fatti, nozioni del mondo da portare a conoscenza dello studente è centrale per costruire i significati, così come è fondamentale verificare che tale processo avvenga con strumenti adeguati.

La comprensione della lettura fra abilità e conoscenze enciclopediche. Indagine sui licei / Intraversato, Alessandra. - (2011 May 27).

La comprensione della lettura fra abilità e conoscenze enciclopediche. Indagine sui licei

Intraversato, Alessandra
27/05/2011

Abstract

Il lavoro di ricerca ha come oggetto di studio la comprensione della lettura, in particolare la lettura per lo studio, come strumento di implementazione di conoscenze. La ricerca prende le mosse dai lavori sulla della comprensione del discorso di stampo cognitivista, che attraverso la teoria degli schemi hanno evidenziato come lo studio della lettura non possa essere scisso dalla memoria e dagli schemi mentali soggiacenti al pensiero. Il principale pregio di questo modello teorico è stato il riconoscere la complessità di interrelazione fra mente e linguaggio che è alla base della lettura, fornendo uno schema generale di funzionamento dei flussi di ragionamento che corrono fra testo e lettore. Tra i modelli elaborati, il modello di costruzione-integrazione di Walter Kintsch è fra quelli che maggiormente ha dimostrato il suo potere esplicativo e rappresentativo dei processi sottesi alla lettura. A questo approccio si è affiancato il contributo della sociolinguistica che, a partire da Bernstein, ha sottolineato il ruolo di medium sociale del linguaggio, evidenziando al contempo come la padronanza di tale strumento sia strettamente correlata con fattori ambientali e di posizionamento sociale dell’individuo. La comprensione della lettura inoltre, specie per testi complessi o che sono alla base delle attività di apprendimento, è fortemente influenzata dalle conoscenze pregresse degli individui, ossia da quella sorta di archivio delle parole e delle cose che ognuno di noi ha acquisito attraverso la sua esperienza di vita. Moltissimi studi hanno dimostrato che le conoscenze enciclopediche sono uno dei fattori che maggiormente spiega la padronanza in lettura (dal 20% al 70% della varianza in un test di comprensione della lettura), e che anzi non considerarlo può portare a forti effetti distorsivi nelle misure. Nella nostra ricerca abbiamo quindi definito la lettura come un processo che si realizza nell’intersezione fra gli schemi mentali acquisiti nella nostra relazione con la società e le conoscenze che abbiamo assimilato, giuste o sbagliate, nell’esperienza di vita e di studio pregressi. Sulla base di questa analisi, l’obiettivo principale della ricerca è stato costruire un test di comprensione della lettura che possa restituire la complessità sopra descritta. L’ipotesi di ricerca è che a partire da testi culturalmente connotati, sia possibile costruire un test di comprensione della lettura che dia conto contemporaneamente dell’abilità di lettura e delle conoscenze enciclopediche, e che quest’ultime, all’interno di un’analisi correlazionale, siano un fattore predittivo dell’abilità di lettura e un indicatore attendibile dei livelli di profitto generali ottenuti dagli studenti. Per realizzare tale obiettivo sono stati individuati testi di contenuto culturalmente rilevante, che mettessero cioè alla prova quanto gli studenti, attraverso la lettura, riuscissero a integrare il contenuto del testo con le loro conoscenze. Per questa ricerca è stato messo a punto un test di comprensione della lettura con le seguenti aree di verifica: 1. individuazione di nuove informazioni dal testo; 2. la capacità di compiere inferenze semplici e complesse; 3. la capacità di estrarre il senso generale del testo; 4. possibilità di richiamare, da parte dello studente, le conoscenze enciclopediche di base necessarie alla comprensione del testo. La ricerca ha assunto come popolazione di riferimento gli studenti iscritti all’ultimo anno dei licei statali classici e scientifici di Roma, pari a 9686 studenti. Si è proceduto con un campionamento statistico stratificato, basato sull’appartenenza della scuola all’indirizzo classico o scientifico (I strato) e all’estrazione socioeconomica prevalente degli studenti frequentanti le scuole (II strato). La ricerca ha complessivamente raggiunto 23 scuole, 12 licei classici e 11 scientifici per un totale di 61 classi e 1016 studenti. A seguito del riproporzionamento del campione abbiamo ottenuto un campione di 723 studenti, con un errore di campionamento pari all’1,52%. I principali dati risultanti dalla ricerca sono i seguenti: - La provenienza socioeconomica degli studenti frequentanti i licei di Roma è estremamente alta: la percentuale di genitori laureati è 4 volte superiore alla media nazionale, calcolata nella fascia 40-54 anni. In Italia le donne occupate sono soltanto il 47,2%, al contrario nel nostro campione il 90% delle madri lavora. Anche il profilo professionale è estremamente elevato, di conseguenza il milieu culturale di questi studenti risulta particolarmente stimolante, come confermato anche dal possesso di libri a casa: quasi il 30% ha più di 500 libri a casa, contro il 13,8% del campione italiano dell’indagine Pisa 2006. - Esiste nonostante questo una forte varianza interscolastica e interclasse dei risultati al test. Il fattore scuola determina il 9% della varianza, e quello legato alla classe ne spiega il 13%, il valore più alto dopo il fattore socioculturale di appartenenza. - La ricerca ha rilevato una differenza nei punteggi al test a favore dei ragazzi, laddove tradizionalmente alle ragazze viene riconosciuta una maggiore facilità in lettura. Tale differenza può essere scomposta in due elementi, da una parte l’abilità di lettura, in cui pur essendoci una superiorità dei ragazzi non è statisticamente significativa, e dall’altra il possesso di conoscenze enciclopediche, che sono possedute in modo molto significativamente maggiore dai ragazzi rispetto alle ragazze e dagli studenti di periferia rispetto quelli del centro. - L’analisi della regressione ha dimostrato che all’interno di un modello esplicativo della retta dei punteggi del test di comprensione della lettura, che consideri come fattori determinanti il contesto socioculturale dello studente, la positività verso l’attività della lettura e l’andamento scolastico, l’inserimento della variabile “Conoscenze Enciclopediche” contribuisce ad aumentare la percentuale di varianza spiegata dal modello, ed è anche il fattore che assume maggior peso nella spiegazione. L’ipotesi di ricerca è dunque stata verificata. La ricerca dimostra la necessità di uno sviluppo di strumenti specifici per la rilevazione delle conoscenze enciclopediche, senza il quale l’analisi dei processi di comprensione della lettura risulta incompleta. Sarebbe auspicabile inoltre che i risultati della ricerca potessero essere presi in considerazione dalle scuole: l’analisi dei risultati ha evidenziato come spesso non esistano le condizioni per la comprensione locale del testo. Questa difficoltà è ragionevolmente legata ad una scarsa disponibilità di quelle che nella ricerca sono state definite conoscenze enciclopediche. Ampliare lo spettro di parole, fatti, nozioni del mondo da portare a conoscenza dello studente è centrale per costruire i significati, così come è fondamentale verificare che tale processo avvenga con strumenti adeguati.
27-mag-2011
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/917235
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