L’intervallo Oligo-Miocene rappresenta un intervallo temporale cruciale poiché caratterizzato da una molteplicità di fattori sia climatici, oceanografici, sedimentologici e geodinamici che hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle successioni sedimentarie. Nell’Oligocene inizial’evoluzione verso le condizioni climatiche attuali; in prossimità del Miocene medio, la coltre glaciale dell’Antartico orientale si era già totalmente formata e la circolazione oceanica tendeva verso condizioni analoghe alle attuali. Una volta definita la situazione oceanografica, la struttura climatica si avviò verso quella quaternaria. Ciononostante molti punti dell’evoluzione del sistema oceanografico-climatico del Mediterraneo rimangono da chiarire. Nel Mediterraneo, nel Miocene si ha lo sviluppo di diverse fattorie carbonatiche dipendenti dalla batimetria, dalle temperature e anche dalle condizioni trofiche, con differenti tassi di produzione, che generano diversi tipi di piattaforme carbonatiche che rispondono diversamente alle oscillazioni relative del livello marino. In questo lavoro saranno analizzate successioni sedimentarie miste carbonatico-silicoclastiche e carbonatiche di età Oligocene superiore-Miocene affioranti nel Mediterraneo occidentale. Tali successioni si sono deposte in due contesti geodinamici differenti: uno di retroarco (back-arc) e uno di avampaese (foreland). Per quanto riguarda il dominio di retroarco sono state prese in esame le successioni carbonatico-terrigene burdigaliane affioranti nel bacino di Bonifacio (Corsica meridionale) e a Capo Testa (Sardegna settentrionale) mentre invece per il dominio di avampaese sono stati studiati i depositi oligo-miocenici a sedimentazione carbonatico della Formazione di Bolognano (Montagna della Majella, Appennino Centrale) e quelli misti carbonatico-silicoclastici della successione umbro-marchigiana di età Oligocene-Miocene (Formazione della Scaglia Cinerea, Bisciaro e Schlier). Il fine di questa ricerca è un’analisi di alcune successioni sedimentarie carbonatiche e carbonaticosilicoclastiche dall’Oligocene Superiore al Miocene nel Mediterraneo occidentale. Per fare ciò è fondamentale tener presente come i sistemi carbonatici e i sistemi clastici, seppur sottoposti ai medesimi fattori ambientali, climatici, idrodinamici, rispondano differentemente l’uno dall’altro. producendo differenti segnali stratigrafici. Ciò accade perché i sistemi carbonatici sono sistemi deposizionali estremamente complessi e con un grado di eterogeneità elevato. A differenza dei sistemi clastici che rispondono principalmente agli effetti combinati dell’interazione spazio di accomodamento fisico ed idrodinamismo, i sistemi carbonatici devono rispondere anche a fattori chimici e biologici ma soprattutto allo spazio di accomodamento sia fisico che ecologico (sensu Pomar 2001a,b). Con questa ricerca si intende studiare e caratterizzare alcune successioni a sedimentazione mista carbonatico-silicoclastica e carbonatica pura descrivendone sia le litofacies caratterizzanti tali successioni sia le associazioni di facies per poter poi ricostruire gli ambienti di sedimentazione, il modello deposizionale, le condizioni paleoambientali e fornire una caratterizzazione del tipo di produzione carbonatica (tipo di factory carbonatica) e dell’input silicoclastico di tali successioni carbonatiche e miste (carbonatiche-silicoclastiche). L’analisi degli isotopi stabili del 13C è stata finalizzata allo studio delle relazioni tra le condizioni trofiche e il tipo di produzione carbonatica. Infine le successoni sono state poi interpretate secondo i criteri della stratigrafia sequenziale, ed inserite in un quadro stratigrafico quanto più oggettivamente attendibile, ricostruendo le sequenze deposizionali di II e III ordine registrate da tali successioni focalizzando la risposta fisica dei sistemi investigati alle variazioni eustatiche del livello marino. Dalla convergenza di tutte queste informazioni si vuole arrivare a definire l’obiettivo più importante di questa ricerca ovvero quello di individuare il ruolo dei fattori globali versus i fattori regionali sul controllo del tipo di produzione carbonatica nei sistemi investigati durante l’intervallo Oligo- Miocene nelle successioni silicoclastiche e silicoclastiche-carbonatiche nell’area mediterranea.

Risposta alle variazioni eustatiche e trofiche dei sistemi di piattaforma carbonatica oligo-miocenici del Mediterraneo Occidentale / Tomassetti, Laura. - (2012 Feb 09).

Risposta alle variazioni eustatiche e trofiche dei sistemi di piattaforma carbonatica oligo-miocenici del Mediterraneo Occidentale

TOMASSETTI, LAURA
09/02/2012

Abstract

L’intervallo Oligo-Miocene rappresenta un intervallo temporale cruciale poiché caratterizzato da una molteplicità di fattori sia climatici, oceanografici, sedimentologici e geodinamici che hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle successioni sedimentarie. Nell’Oligocene inizial’evoluzione verso le condizioni climatiche attuali; in prossimità del Miocene medio, la coltre glaciale dell’Antartico orientale si era già totalmente formata e la circolazione oceanica tendeva verso condizioni analoghe alle attuali. Una volta definita la situazione oceanografica, la struttura climatica si avviò verso quella quaternaria. Ciononostante molti punti dell’evoluzione del sistema oceanografico-climatico del Mediterraneo rimangono da chiarire. Nel Mediterraneo, nel Miocene si ha lo sviluppo di diverse fattorie carbonatiche dipendenti dalla batimetria, dalle temperature e anche dalle condizioni trofiche, con differenti tassi di produzione, che generano diversi tipi di piattaforme carbonatiche che rispondono diversamente alle oscillazioni relative del livello marino. In questo lavoro saranno analizzate successioni sedimentarie miste carbonatico-silicoclastiche e carbonatiche di età Oligocene superiore-Miocene affioranti nel Mediterraneo occidentale. Tali successioni si sono deposte in due contesti geodinamici differenti: uno di retroarco (back-arc) e uno di avampaese (foreland). Per quanto riguarda il dominio di retroarco sono state prese in esame le successioni carbonatico-terrigene burdigaliane affioranti nel bacino di Bonifacio (Corsica meridionale) e a Capo Testa (Sardegna settentrionale) mentre invece per il dominio di avampaese sono stati studiati i depositi oligo-miocenici a sedimentazione carbonatico della Formazione di Bolognano (Montagna della Majella, Appennino Centrale) e quelli misti carbonatico-silicoclastici della successione umbro-marchigiana di età Oligocene-Miocene (Formazione della Scaglia Cinerea, Bisciaro e Schlier). Il fine di questa ricerca è un’analisi di alcune successioni sedimentarie carbonatiche e carbonaticosilicoclastiche dall’Oligocene Superiore al Miocene nel Mediterraneo occidentale. Per fare ciò è fondamentale tener presente come i sistemi carbonatici e i sistemi clastici, seppur sottoposti ai medesimi fattori ambientali, climatici, idrodinamici, rispondano differentemente l’uno dall’altro. producendo differenti segnali stratigrafici. Ciò accade perché i sistemi carbonatici sono sistemi deposizionali estremamente complessi e con un grado di eterogeneità elevato. A differenza dei sistemi clastici che rispondono principalmente agli effetti combinati dell’interazione spazio di accomodamento fisico ed idrodinamismo, i sistemi carbonatici devono rispondere anche a fattori chimici e biologici ma soprattutto allo spazio di accomodamento sia fisico che ecologico (sensu Pomar 2001a,b). Con questa ricerca si intende studiare e caratterizzare alcune successioni a sedimentazione mista carbonatico-silicoclastica e carbonatica pura descrivendone sia le litofacies caratterizzanti tali successioni sia le associazioni di facies per poter poi ricostruire gli ambienti di sedimentazione, il modello deposizionale, le condizioni paleoambientali e fornire una caratterizzazione del tipo di produzione carbonatica (tipo di factory carbonatica) e dell’input silicoclastico di tali successioni carbonatiche e miste (carbonatiche-silicoclastiche). L’analisi degli isotopi stabili del 13C è stata finalizzata allo studio delle relazioni tra le condizioni trofiche e il tipo di produzione carbonatica. Infine le successoni sono state poi interpretate secondo i criteri della stratigrafia sequenziale, ed inserite in un quadro stratigrafico quanto più oggettivamente attendibile, ricostruendo le sequenze deposizionali di II e III ordine registrate da tali successioni focalizzando la risposta fisica dei sistemi investigati alle variazioni eustatiche del livello marino. Dalla convergenza di tutte queste informazioni si vuole arrivare a definire l’obiettivo più importante di questa ricerca ovvero quello di individuare il ruolo dei fattori globali versus i fattori regionali sul controllo del tipo di produzione carbonatica nei sistemi investigati durante l’intervallo Oligo- Miocene nelle successioni silicoclastiche e silicoclastiche-carbonatiche nell’area mediterranea.
9-feb-2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/917170
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