Oggetto della ricerca è il complesso dei dati relativi ai rinvenimenti di ceramica d’impasto di produzione ligure in Italia nord-occidentale, in particolare nel territorio tradizionalmente attribuito alle popolazioni liguri e corrispondente – con alcune variazioni – alla Regio IX in età augustea. Nella prima parte, dopo un breve excursus sui principali studi dedicati in particolare alla ceramica rinvenuta in questo territorio e alla sua definizione e classificazione, si propone un’approfondita rassegna dei contesti dei ritrovamenti noti nella letteratura scientifica. Questa parte è corredata da sintetiche schede con i principali dati relativi ai siti, ai contesti e ai materiali rinvenuti, estrapolati da un database relazionale appositamente costruito in fase di raccolta dati. In fondo al testo sono state inoltre inserite alcune carte (basate sulla cartografia fisica dell’Italia nordoccidentale e opportunamente assemblate) su cui sono stati posizionati tutti i siti presi in esame, sia in una visione complessiva sia con una suddivisione nelle tre principali fasi cronologiche in cui è scandita l’età del Ferro in Italia settentrionale, in particolare nord-occidentale, ovvero “prima età del Ferro” (IX-VII sec. a.C.), “media età del Ferro” (VI-metà V sec. a.C.) e “seconda età del Ferro” (seconda metà V-II a.C.). Si propone quindi una classificazione della ceramica d'impasto, con l’elaborazione di gruppi all’interno delle singole forme basati sull’osservazione dei diversi profili, limitatamente alle parti conservate, operando una suddivisione tra caratteristiche primarie e secondarie; questa procedura è motivata dalle forti limitazioni dovute al carattere di frammentarietà dei reperti, che spesso ne pregiudica una ricostruzione completa. Per ogni raggruppamento è stato quindi proposto l’elenco delle attestazioni e una tabella con la rappresentazione della forma e la sua collocazione in una griglia cronologica, basata sui dati precedentemente raccolti. L'analisi prosegue con ricorrenze e divergenze attestate nelle diverse aree di indagine, allo scopo di delineare un quadro, per quanto frammentario e sfumato, il più aderente possibile alla realtà archeologica conosciuta. Si analizza inoltre la diffusione nei siti in esame di prodotti in bucchero, presente allo stato attuale delle conoscenze, in misura relativamente più cospicua e diffusa di quanto non si pensasse in passato, a riprova dell’esistenza di forme di contatto e scambio su medio raggio tra le popolazioni liguri, anche dell’entroterra, e gli abitanti dell’Etruria settentrionale e dell’Etruria padana, nonché importante termine di confronto per la valutazione cronologica nello studio delle associazioni. L’ultimo capitolo propone alcuni spunti di riflessione che possono essere tratti da questa. Lo studio è completato in appendice dal catalogo dei materiali inediti, oggetto di sistematica schedatura e documentazione grafica, di alcuni siti (Guardamonte, Zavattarello, Castellaro di Monte Bignone e Praxelli di Rossiglione). Nelle tavole sono riprodotti i materiali ceramici editi, rielaborati dalle singole pubblicazioni, e inediti, suddivisi per aree e per siti.
La ceramica ligure dell’età del Ferro (IX-III secolo a.C.) nell’Italia nord-occidentale(2011 Dec 01).
La ceramica ligure dell’età del Ferro (IX-III secolo a.C.) nell’Italia nord-occidentale
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01/12/2011
Abstract
Oggetto della ricerca è il complesso dei dati relativi ai rinvenimenti di ceramica d’impasto di produzione ligure in Italia nord-occidentale, in particolare nel territorio tradizionalmente attribuito alle popolazioni liguri e corrispondente – con alcune variazioni – alla Regio IX in età augustea. Nella prima parte, dopo un breve excursus sui principali studi dedicati in particolare alla ceramica rinvenuta in questo territorio e alla sua definizione e classificazione, si propone un’approfondita rassegna dei contesti dei ritrovamenti noti nella letteratura scientifica. Questa parte è corredata da sintetiche schede con i principali dati relativi ai siti, ai contesti e ai materiali rinvenuti, estrapolati da un database relazionale appositamente costruito in fase di raccolta dati. In fondo al testo sono state inoltre inserite alcune carte (basate sulla cartografia fisica dell’Italia nordoccidentale e opportunamente assemblate) su cui sono stati posizionati tutti i siti presi in esame, sia in una visione complessiva sia con una suddivisione nelle tre principali fasi cronologiche in cui è scandita l’età del Ferro in Italia settentrionale, in particolare nord-occidentale, ovvero “prima età del Ferro” (IX-VII sec. a.C.), “media età del Ferro” (VI-metà V sec. a.C.) e “seconda età del Ferro” (seconda metà V-II a.C.). Si propone quindi una classificazione della ceramica d'impasto, con l’elaborazione di gruppi all’interno delle singole forme basati sull’osservazione dei diversi profili, limitatamente alle parti conservate, operando una suddivisione tra caratteristiche primarie e secondarie; questa procedura è motivata dalle forti limitazioni dovute al carattere di frammentarietà dei reperti, che spesso ne pregiudica una ricostruzione completa. Per ogni raggruppamento è stato quindi proposto l’elenco delle attestazioni e una tabella con la rappresentazione della forma e la sua collocazione in una griglia cronologica, basata sui dati precedentemente raccolti. L'analisi prosegue con ricorrenze e divergenze attestate nelle diverse aree di indagine, allo scopo di delineare un quadro, per quanto frammentario e sfumato, il più aderente possibile alla realtà archeologica conosciuta. Si analizza inoltre la diffusione nei siti in esame di prodotti in bucchero, presente allo stato attuale delle conoscenze, in misura relativamente più cospicua e diffusa di quanto non si pensasse in passato, a riprova dell’esistenza di forme di contatto e scambio su medio raggio tra le popolazioni liguri, anche dell’entroterra, e gli abitanti dell’Etruria settentrionale e dell’Etruria padana, nonché importante termine di confronto per la valutazione cronologica nello studio delle associazioni. L’ultimo capitolo propone alcuni spunti di riflessione che possono essere tratti da questa. Lo studio è completato in appendice dal catalogo dei materiali inediti, oggetto di sistematica schedatura e documentazione grafica, di alcuni siti (Guardamonte, Zavattarello, Castellaro di Monte Bignone e Praxelli di Rossiglione). Nelle tavole sono riprodotti i materiali ceramici editi, rielaborati dalle singole pubblicazioni, e inediti, suddivisi per aree e per siti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.