Tesi di Dottorato: STORIA E CULTURA RELIGIOSA NELLA SPAGNA DEL SIGLO DE ORO: L'AUTO SACRAMENTAL COME STRUMENTO DI (CONTRO) RIFORMA CATTOLICA – dott.ssa Maria Pilar Nogues Bruno La ricerca di tesi intende delineare alcuni risultati di studio sull'auto sacramental come genere letterario e di mobilitazione teologica - per il rafforzamento dell’ortodossia cattolica e contro l'eresia - che ha caratterizzato una fase importante della storia e della cultura della Spagna moderna, tra XVI e XVII secolo. Il neo-cattolicesimo tridentino, "controriformistico" e "riformatore" insieme, trova infatti nella Spagna degli Austria (marcata fortemente dalla passione religiosa del re Filippo II) un esempio straordinario per inquadrare quali strumenti le élite misero in campo per mobilitare il popolo alla riscoperta della fede "contro" l'eresia. Proprio nel genere degli autos si cimentarono infatti grandi autori del tempo, che entro i limiti del genere diedero un'impronta particolare alle proprie opere del genere. Tra questi Lope de Vega, di grande notorietà e influenza a quel tempo, ne è uno degli esempio più autorevoli. Il Cinquecento è il secolo che alimenta con il suo pensiero e la sua azione alcuni eventi che stanno alla base del mondo moderno. Esso introduce, con il Rinascimento,un nuovo modo di sentire, di pensare e quindi di agire, dà all’uomo fiducia nelle sue forze, cambia il modo in cui questi percepisce il mondo terreno e dunque anche il rapporto con l’aldilà. Sul piano politico, con la formazione dello Stato moderno, assoluto, laico e territoriale, lacerà le pastoie sociali e politiche del Medioevo, svuotando di significato le strutture politiche caratteristiche di quel mondo, l’Impero e il Papato, libera forze sociali nuove dalla dipendenza ecclesiastica e spinge alle guerre di predominio. D’altra parte con la Riforma protestante si risponde a un diffuso bisogno di fede cristiana che la Chiesa di Roma, con il suo formalismo rituale e il suo rigore gerarchico non sa e non può più soddisfare, è altrettanto vero che il successo del movimento sia dovuto all’interesse di molti gruppi politici e sociali interessati a togliere alla Chiesa i numerosi privilegi di cui essa gode e a incamerarne una parte delle ricchezze. L’incontro tra nuova politica rinascimentale e riforma religiosa, è però - al di là della sopravalutazione che ne fa la tradizionale storiografia liberale - soltanto congiunturale. La Riforma è stata vista da alcuni studiosi come l’aspetto religioso della grande rivoluzione dell’individualismo rinascimentale, che sostituì la coscienza del singolo all’autorità e alla giurisdizione della Chiesa romana, non si può negare che per molti altri aspetti il luteranesimo sia conservatore A questo vasto movimento segue la reazione cattolica. Come nel caso della Riforma protestante, anche la riforma cattolica, o Controriforma, è stata oggetto di un vasto dibattito storiografico, che ha le sue origini fin dal XVII secolo, quando vedono la luce le opere sul Concilio di Trento. Storici protestanti e liberali hanno addebitato alla Controriforma la definitiva frattura religiosa dell’Europa e la responsabilità di avere irrigidito la Chiesa, congelando la fede nel formalismo, di aver distrutto la libertà di coscienza, di aver trasformato l’Ecclesia in un organismo temporale e giuridico. Secondo autorevoli opinioni, i risultati della restaurazione cattolica sono dubbi. Nei Paesi non cattolici essa non riuscì a “fermare la propagazione di nuove idee filosofiche e scientifiche; e nei popoli rimasti fedeli a Roma compromise quel fervore religioso che in essi era nato spontaneamente”; d’altra parte essa fu determinata in gran parte dalla volontà dei popoli cattolici di mantenere in vita le forme della religiosità popolare” . Secondo gli studi più accreditati , l’auto sacramental nasce come elemento della riforma cattolica con il fine di accrescere e rafforzare la vita religiosa; con questo obiettivo gli autos presentarono un’inclinazione catechistica diretta al popolo: fu così che in Spagna riemersero forme quasi “medievali” che facevano in modo che il popolo potesse comprendere i misteri fondamentali della religione. Questo genere poetico-teatrale, sviluppatosi anteriormente al movimento di riforma protestante, non nasce dunque come strumento di lotta contro l’eresia ma trova sicuramente un forte impulso nella reazione allo spirito eretico . La discussione a proposito della relazione tra i conflitti religiosi dell’epoca con gli autos è arrivata a conclusioni differenti. Alcuni spiegano la ragione dell’essere degli autos riferendosi alle formule esposte nel Concilio di Trento che definiscono la festa del Corpus come manifestazioni del concetto cattolico dell’eucarestia opposta alle opinioni eretiche . In tal modo la festa del Corpus presenterebbe in generale una piega “controriformista” e per questo il contenuto concettuale eucaristico degli autos si porrebbe in opposizione al protestantesimo. Al tempo stesso si ammette il fatto che queste opere, nella loro origine, non avessero alla base questa concezione controriformista, ma in seguito questa emerge con una valenza grosso modo esplicita. La venerazione dell’eucarestia è parte tanto della stessa riforma della Chiesa, del suo proposito rinnovatore, come della lotta contro le idee eretiche e il loro sviluppo: la riforma cattolica infatti “punta alla sostanza della Chiesa e del cristianesimo” . In tal modo la festa del Corpus presenterebbe in generale una piega “controriformista” e per questo il contenuto concettuale eucaristico degli autos si posizionerebbe in opposizione al protestantesimo. Al tempo stesso si ammette il fatto che queste opere, nella loro origine, non avessero alla base questa concezione controriformista, ma in seguito questa emerge con una valenza grosso modo esplicita. La venerazione dell’eucarestia è parte tanto della stessa riforma della Chiesa, del suo proposito rinnovatore, come della lotta contro le idee eretiche e il loro sviluppo. In Spagna la celebrazione del Corpus Christi proliferò dall’epoca di Carlo V e non ebbe la stessa riuscita negli altri paesi europei. Si concretizzò in generi poetico-teatrali popolari, come l’auto sacramental, attraverso la penna dei più grandi autori e letterati dell’epoca. L’esempio del genere e lo studio di caso dell’autore (Lope de Vega) permettono di identificare e analizzare elementi e fattori di grande interesse per la conoscenza della fede popolare e del pubblico della Spagna dell’epoca (fine XVI- inizio XVII secolo).

Storia e cultura religiosa nella Spagna del Siglo de oro / NOGUES BRUNO, MARIA PILAR. - (2012 Jan 18).

Storia e cultura religiosa nella Spagna del Siglo de oro

NOGUES BRUNO, MARIA PILAR
18/01/2012

Abstract

Tesi di Dottorato: STORIA E CULTURA RELIGIOSA NELLA SPAGNA DEL SIGLO DE ORO: L'AUTO SACRAMENTAL COME STRUMENTO DI (CONTRO) RIFORMA CATTOLICA – dott.ssa Maria Pilar Nogues Bruno La ricerca di tesi intende delineare alcuni risultati di studio sull'auto sacramental come genere letterario e di mobilitazione teologica - per il rafforzamento dell’ortodossia cattolica e contro l'eresia - che ha caratterizzato una fase importante della storia e della cultura della Spagna moderna, tra XVI e XVII secolo. Il neo-cattolicesimo tridentino, "controriformistico" e "riformatore" insieme, trova infatti nella Spagna degli Austria (marcata fortemente dalla passione religiosa del re Filippo II) un esempio straordinario per inquadrare quali strumenti le élite misero in campo per mobilitare il popolo alla riscoperta della fede "contro" l'eresia. Proprio nel genere degli autos si cimentarono infatti grandi autori del tempo, che entro i limiti del genere diedero un'impronta particolare alle proprie opere del genere. Tra questi Lope de Vega, di grande notorietà e influenza a quel tempo, ne è uno degli esempio più autorevoli. Il Cinquecento è il secolo che alimenta con il suo pensiero e la sua azione alcuni eventi che stanno alla base del mondo moderno. Esso introduce, con il Rinascimento,un nuovo modo di sentire, di pensare e quindi di agire, dà all’uomo fiducia nelle sue forze, cambia il modo in cui questi percepisce il mondo terreno e dunque anche il rapporto con l’aldilà. Sul piano politico, con la formazione dello Stato moderno, assoluto, laico e territoriale, lacerà le pastoie sociali e politiche del Medioevo, svuotando di significato le strutture politiche caratteristiche di quel mondo, l’Impero e il Papato, libera forze sociali nuove dalla dipendenza ecclesiastica e spinge alle guerre di predominio. D’altra parte con la Riforma protestante si risponde a un diffuso bisogno di fede cristiana che la Chiesa di Roma, con il suo formalismo rituale e il suo rigore gerarchico non sa e non può più soddisfare, è altrettanto vero che il successo del movimento sia dovuto all’interesse di molti gruppi politici e sociali interessati a togliere alla Chiesa i numerosi privilegi di cui essa gode e a incamerarne una parte delle ricchezze. L’incontro tra nuova politica rinascimentale e riforma religiosa, è però - al di là della sopravalutazione che ne fa la tradizionale storiografia liberale - soltanto congiunturale. La Riforma è stata vista da alcuni studiosi come l’aspetto religioso della grande rivoluzione dell’individualismo rinascimentale, che sostituì la coscienza del singolo all’autorità e alla giurisdizione della Chiesa romana, non si può negare che per molti altri aspetti il luteranesimo sia conservatore A questo vasto movimento segue la reazione cattolica. Come nel caso della Riforma protestante, anche la riforma cattolica, o Controriforma, è stata oggetto di un vasto dibattito storiografico, che ha le sue origini fin dal XVII secolo, quando vedono la luce le opere sul Concilio di Trento. Storici protestanti e liberali hanno addebitato alla Controriforma la definitiva frattura religiosa dell’Europa e la responsabilità di avere irrigidito la Chiesa, congelando la fede nel formalismo, di aver distrutto la libertà di coscienza, di aver trasformato l’Ecclesia in un organismo temporale e giuridico. Secondo autorevoli opinioni, i risultati della restaurazione cattolica sono dubbi. Nei Paesi non cattolici essa non riuscì a “fermare la propagazione di nuove idee filosofiche e scientifiche; e nei popoli rimasti fedeli a Roma compromise quel fervore religioso che in essi era nato spontaneamente”; d’altra parte essa fu determinata in gran parte dalla volontà dei popoli cattolici di mantenere in vita le forme della religiosità popolare” . Secondo gli studi più accreditati , l’auto sacramental nasce come elemento della riforma cattolica con il fine di accrescere e rafforzare la vita religiosa; con questo obiettivo gli autos presentarono un’inclinazione catechistica diretta al popolo: fu così che in Spagna riemersero forme quasi “medievali” che facevano in modo che il popolo potesse comprendere i misteri fondamentali della religione. Questo genere poetico-teatrale, sviluppatosi anteriormente al movimento di riforma protestante, non nasce dunque come strumento di lotta contro l’eresia ma trova sicuramente un forte impulso nella reazione allo spirito eretico . La discussione a proposito della relazione tra i conflitti religiosi dell’epoca con gli autos è arrivata a conclusioni differenti. Alcuni spiegano la ragione dell’essere degli autos riferendosi alle formule esposte nel Concilio di Trento che definiscono la festa del Corpus come manifestazioni del concetto cattolico dell’eucarestia opposta alle opinioni eretiche . In tal modo la festa del Corpus presenterebbe in generale una piega “controriformista” e per questo il contenuto concettuale eucaristico degli autos si porrebbe in opposizione al protestantesimo. Al tempo stesso si ammette il fatto che queste opere, nella loro origine, non avessero alla base questa concezione controriformista, ma in seguito questa emerge con una valenza grosso modo esplicita. La venerazione dell’eucarestia è parte tanto della stessa riforma della Chiesa, del suo proposito rinnovatore, come della lotta contro le idee eretiche e il loro sviluppo: la riforma cattolica infatti “punta alla sostanza della Chiesa e del cristianesimo” . In tal modo la festa del Corpus presenterebbe in generale una piega “controriformista” e per questo il contenuto concettuale eucaristico degli autos si posizionerebbe in opposizione al protestantesimo. Al tempo stesso si ammette il fatto che queste opere, nella loro origine, non avessero alla base questa concezione controriformista, ma in seguito questa emerge con una valenza grosso modo esplicita. La venerazione dell’eucarestia è parte tanto della stessa riforma della Chiesa, del suo proposito rinnovatore, come della lotta contro le idee eretiche e il loro sviluppo. In Spagna la celebrazione del Corpus Christi proliferò dall’epoca di Carlo V e non ebbe la stessa riuscita negli altri paesi europei. Si concretizzò in generi poetico-teatrali popolari, come l’auto sacramental, attraverso la penna dei più grandi autori e letterati dell’epoca. L’esempio del genere e lo studio di caso dell’autore (Lope de Vega) permettono di identificare e analizzare elementi e fattori di grande interesse per la conoscenza della fede popolare e del pubblico della Spagna dell’epoca (fine XVI- inizio XVII secolo).
18-gen-2012
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Note: Tesi di Dottorato:STORIA E CULTURA RELIGIOSA NELLA SPAGNA DEL SIGLO DE ORO
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/916953
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