La disabilità rappresenta un gravoso impegno per la macchina giudiziaria del nostro Paese per le difficoltà interpretative ed applicative della normativa da cui inevitabilmente soluzioni giurisprudenziali spesso non uniformi, che non è escluso che possano rappresentare un problema anche in termini di valutazione della condotta professionale del medico legale. E’ questo il caso del diritto al beneficio dell’indennità di accompagnamento nei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia. L’autore procede all’analisi di una casistica per verificare l’impiego della variabile considerata (chemioterapia) come criterio diagnostico per il riconoscimento del beneficio (indennità di accompagnamento). Il campione risulta composto da 63 pazienti (20/63 M e 43/63 F; età 18-87) selezionati sulla base di criteri di inclusione come malattia (tumore maligno), terapia (chemioterapia in atto) e domanda del beneficio inoltrata nel periodo 1 luglio 2013-30 giugno 2014. Il gruppo di controllo è composto da 58 pazienti oncologici (36/58 M e 22/58 F; età 30-85) non in chemioterapia. Dopo aver collezionato i dati dei verbali delle commissioni è stata calcolata l’associazione (Odds Ratio) tra chemioterapia e riconoscimento del beneficio, anche in funzione di variabili quali genere, età ed organo interessato. Lo studio conferma l’associazione statisticamente significativa (OR 5.28; CI 95%: 2.28-12.26; p <0.001) anche in funzione di variabili come genere [sia nell’uomo (OR 5.25; CI 95%: 1.60-17.27; p <0.01) che nella donna (OR 9.55; CI 95%: 1.98-45.96; p <0.005)], età [<50 anni (OR 20.57; CI 95%: 2.17-194.95; p <0, 01), 51-65 anni (OR 18.78; CI 95%: 2.07-170.22; p <0.01) e >66 anni (OR 1.87; CI 95%: 0.60-5.85; p <0.5)] e non risulta condizionata dalla tipologia di organo interessato dalla neoplasia [es. K mammella (OR 12.38; CI 95%: 1.29-118.34; p <0.05); K colon-retto (OR 13.91; CI 95%: 0,62-312.62; p<0.1)]. La chemioterapia si associa ad effetti indesiderati che incidono sulla qualità della vita, ed un ottuso inquadramento per codici e tabelle che obbedisca ad una presunzione di obiettività e rigore valutativo, tradisce tutti i limiti e le difficoltà di un sistema che abbia al centro il dato biologico e non funzionale.
Qualità della vita in chemioterapia ed implicazioni medico legali e medico sociali / Massoni, Francesco. - (2016 Apr 05).
Qualità della vita in chemioterapia ed implicazioni medico legali e medico sociali
MASSONI, FRANCESCO
05/04/2016
Abstract
La disabilità rappresenta un gravoso impegno per la macchina giudiziaria del nostro Paese per le difficoltà interpretative ed applicative della normativa da cui inevitabilmente soluzioni giurisprudenziali spesso non uniformi, che non è escluso che possano rappresentare un problema anche in termini di valutazione della condotta professionale del medico legale. E’ questo il caso del diritto al beneficio dell’indennità di accompagnamento nei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia. L’autore procede all’analisi di una casistica per verificare l’impiego della variabile considerata (chemioterapia) come criterio diagnostico per il riconoscimento del beneficio (indennità di accompagnamento). Il campione risulta composto da 63 pazienti (20/63 M e 43/63 F; età 18-87) selezionati sulla base di criteri di inclusione come malattia (tumore maligno), terapia (chemioterapia in atto) e domanda del beneficio inoltrata nel periodo 1 luglio 2013-30 giugno 2014. Il gruppo di controllo è composto da 58 pazienti oncologici (36/58 M e 22/58 F; età 30-85) non in chemioterapia. Dopo aver collezionato i dati dei verbali delle commissioni è stata calcolata l’associazione (Odds Ratio) tra chemioterapia e riconoscimento del beneficio, anche in funzione di variabili quali genere, età ed organo interessato. Lo studio conferma l’associazione statisticamente significativa (OR 5.28; CI 95%: 2.28-12.26; p <0.001) anche in funzione di variabili come genere [sia nell’uomo (OR 5.25; CI 95%: 1.60-17.27; p <0.01) che nella donna (OR 9.55; CI 95%: 1.98-45.96; p <0.005)], età [<50 anni (OR 20.57; CI 95%: 2.17-194.95; p <0, 01), 51-65 anni (OR 18.78; CI 95%: 2.07-170.22; p <0.01) e >66 anni (OR 1.87; CI 95%: 0.60-5.85; p <0.5)] e non risulta condizionata dalla tipologia di organo interessato dalla neoplasia [es. K mammella (OR 12.38; CI 95%: 1.29-118.34; p <0.05); K colon-retto (OR 13.91; CI 95%: 0,62-312.62; p<0.1)]. La chemioterapia si associa ad effetti indesiderati che incidono sulla qualità della vita, ed un ottuso inquadramento per codici e tabelle che obbedisca ad una presunzione di obiettività e rigore valutativo, tradisce tutti i limiti e le difficoltà di un sistema che abbia al centro il dato biologico e non funzionale.File | Dimensione | Formato | |
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