Il saggio si incentra sull'esame dei problemi applicativi posti dalle modifiche apportate dalla legge n. 247/2007 al d. lgs. n. 368/2001. Dopo aver ripercorso le vicende che, iniziando dal Protocollo del 23 luglio 2007, hanno portato alla modifica della disciplina del contratto a termine, queste modifiche vengono collegate alla direttiva 1999/70/CE e, in particolare, all'obiettivo che essa si prefigge di intervenire sull'abuso della successione di contratti a termine. In questa prospettiva vengono analizzati i problemi interpretativi che si pongono in relazione al nuovo limite legale dei 36 mesi entro il quale devono essere contenute le assunzioni a termine dello stesso lavoratore. La trattazione riguarda le questioni di legittimità costituzionale e quelle di applicazione del nuovo limite legale, anche con riferimento alle deroghe stabilite direttamente dal legislatore (per le attività stagionali), a quelle affidate all'autonomia collettiva e a quelle che potranno essere previste, con una particolare assistenza, per l'autonomia individuale.
Apposizione del termine, successione di contratti a tempo determinato e nuovi limiti legali: primi problemi applicativi dell'art. 5, commi 4-bis e ter, d. lgs. n. 368/2001 / Maresca, Arturo. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 0393-2494. - STAMPA. - 3/2008:(2008), pp. 287-338.
Apposizione del termine, successione di contratti a tempo determinato e nuovi limiti legali: primi problemi applicativi dell'art. 5, commi 4-bis e ter, d. lgs. n. 368/2001
MARESCA, ARTURO
2008
Abstract
Il saggio si incentra sull'esame dei problemi applicativi posti dalle modifiche apportate dalla legge n. 247/2007 al d. lgs. n. 368/2001. Dopo aver ripercorso le vicende che, iniziando dal Protocollo del 23 luglio 2007, hanno portato alla modifica della disciplina del contratto a termine, queste modifiche vengono collegate alla direttiva 1999/70/CE e, in particolare, all'obiettivo che essa si prefigge di intervenire sull'abuso della successione di contratti a termine. In questa prospettiva vengono analizzati i problemi interpretativi che si pongono in relazione al nuovo limite legale dei 36 mesi entro il quale devono essere contenute le assunzioni a termine dello stesso lavoratore. La trattazione riguarda le questioni di legittimità costituzionale e quelle di applicazione del nuovo limite legale, anche con riferimento alle deroghe stabilite direttamente dal legislatore (per le attività stagionali), a quelle affidate all'autonomia collettiva e a quelle che potranno essere previste, con una particolare assistenza, per l'autonomia individuale.File | Dimensione | Formato | |
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