La biomeccanica corneale può influenzare la misurazione della pressione intraoculare (IOP) con vari tipi di tonometro e deve essere valutata nel prevenire, durante la fase pre-operatoria, il rischio di ectasia dopo intervento di chirurgia rifrattiva. Sono oggi disponibili, per la rilevazione della IOP, vari tipi di tonometro. Molte ricerche hanno evidenziato una influenza notevole della biomeccanica corneale sul rilevamento della IOP con il tonometro ad applanazione di Goldmann (TaG). Il tonometro dinamico a profilo di Pascal® (PDCT), invece, sembrerebbe uno strumento in grado di ridurre gli errori di rilevamento del tono dovuti alle caratteristiche biomeccaniche della cornea (esempio SCC e curvatura). La biomeccanica corneale deve essere tenuta in grande considerazione anche in caso di interventi di chirurgia rifrattiva per cui vi è la necessità di attrezzature che consentano misurazioni non invasive e dal vivo. Si è potuto vedere come i cambiamenti della biomeccanica corneale, dovuti nella LASIK principalmente a variazioni nell’idratazione del flap e nella PRK a diversità dell’epitelio e del lo spessore stromale, siano determinanti nell’identificazione del potere ottico e soprattutto della IOP post-operatoria.
Biomeccanica corneale / Pescosolido, Nicola; S., Dangelo. - In: OFTALMOLOGIA SOCIALE. - ISSN 2038-3193. - STAMPA. - 29:3(2006), pp. 12-23.
Biomeccanica corneale
PESCOSOLIDO, Nicola;
2006
Abstract
La biomeccanica corneale può influenzare la misurazione della pressione intraoculare (IOP) con vari tipi di tonometro e deve essere valutata nel prevenire, durante la fase pre-operatoria, il rischio di ectasia dopo intervento di chirurgia rifrattiva. Sono oggi disponibili, per la rilevazione della IOP, vari tipi di tonometro. Molte ricerche hanno evidenziato una influenza notevole della biomeccanica corneale sul rilevamento della IOP con il tonometro ad applanazione di Goldmann (TaG). Il tonometro dinamico a profilo di Pascal® (PDCT), invece, sembrerebbe uno strumento in grado di ridurre gli errori di rilevamento del tono dovuti alle caratteristiche biomeccaniche della cornea (esempio SCC e curvatura). La biomeccanica corneale deve essere tenuta in grande considerazione anche in caso di interventi di chirurgia rifrattiva per cui vi è la necessità di attrezzature che consentano misurazioni non invasive e dal vivo. Si è potuto vedere come i cambiamenti della biomeccanica corneale, dovuti nella LASIK principalmente a variazioni nell’idratazione del flap e nella PRK a diversità dell’epitelio e del lo spessore stromale, siano determinanti nell’identificazione del potere ottico e soprattutto della IOP post-operatoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.