I modelli fisici di ambienti, città o edifici sono utilizzati da secoli come forme di rappresentazione per fini progettuali, esplicativi o storico-ricostruttivi. Digitalizzare un plastico, che già costituisce di per sé la rappresentazione indiretta di una realtà fisica, piuttosto che realizzare un modello digitale a partire direttamente da quella particolare realtà fisica, può apparire non del tutto sensato, a meno che il modello non contenga elementi informativi addizionali rispetto a quello che la realtà può fornire. Un plastico urbano, soprattutto se realizzato in un epoca diversa dalla nostra, può costituire una interessante fonte di informazioni storiche sintetizzate nel limitato spazio della maquette, e cristallizzate all’epoca di creazione del modello. La sua conversione in forma elettronica, qualora individuata una metodologia di acquisizione e modellazione sufficientemente agile, può aprire prospettive interessanti. Questo articolo si propone di affrontare il tema attraverso l’illustrazione di un caso di studio: la digitalizzazione e modellazione del “Plastico di Roma Antica”, un grande modello della Roma Imperiale (dimensioni 16x17 metri) costruito nel secolo scorso. Vengono approfonditi due differenti aspetti. Inizialmente viene affrontato il complesso rilievo del modello, caratterizzato da dettagli estremamente fini distribuiti su un manufatto ampio circa 200 metri quadrati, che ha reso necessaria l’integrazione fra diversi sensori ottici attivi: un Laser Radar utilizzato in metrologia industriale per rilevare la superficie centrale del plastico, ed uno scanner 3D a triangolazione per integrare i soli dati perimetrali, corrispondenti al percorso delle mura Aureliane, fondamentali dal punto di vista storico-documentale. Nella seconda parte si tratta il problema della creazione di un modello poligonale di dimensioni fuori dalla norma (260 milioni di poligoni), e il successivo uso di questo come fonte “interrogabile” di dati relativi alle ipotesi archeologiche in esso contenute, prospettando, grazie alla presenza di una serie di tipologie abitative ricorrenti, la possibilità di creare un modello procedurale del plastico.

L'interrogazione digitale di plastici urbani / Guidi, Gabriele; Frischer, Bernard; Russo, Michele. - CD-ROM. - (2007), pp. 321-326. (Intervento presentato al convegno e-Arcom'07 - sistemi informativi per l'architettura tenutosi a Portonovo di Ancona, Italia nel 17/05/2007-19/05/2007).

L'interrogazione digitale di plastici urbani

RUSSO, MICHELE
2007

Abstract

I modelli fisici di ambienti, città o edifici sono utilizzati da secoli come forme di rappresentazione per fini progettuali, esplicativi o storico-ricostruttivi. Digitalizzare un plastico, che già costituisce di per sé la rappresentazione indiretta di una realtà fisica, piuttosto che realizzare un modello digitale a partire direttamente da quella particolare realtà fisica, può apparire non del tutto sensato, a meno che il modello non contenga elementi informativi addizionali rispetto a quello che la realtà può fornire. Un plastico urbano, soprattutto se realizzato in un epoca diversa dalla nostra, può costituire una interessante fonte di informazioni storiche sintetizzate nel limitato spazio della maquette, e cristallizzate all’epoca di creazione del modello. La sua conversione in forma elettronica, qualora individuata una metodologia di acquisizione e modellazione sufficientemente agile, può aprire prospettive interessanti. Questo articolo si propone di affrontare il tema attraverso l’illustrazione di un caso di studio: la digitalizzazione e modellazione del “Plastico di Roma Antica”, un grande modello della Roma Imperiale (dimensioni 16x17 metri) costruito nel secolo scorso. Vengono approfonditi due differenti aspetti. Inizialmente viene affrontato il complesso rilievo del modello, caratterizzato da dettagli estremamente fini distribuiti su un manufatto ampio circa 200 metri quadrati, che ha reso necessaria l’integrazione fra diversi sensori ottici attivi: un Laser Radar utilizzato in metrologia industriale per rilevare la superficie centrale del plastico, ed uno scanner 3D a triangolazione per integrare i soli dati perimetrali, corrispondenti al percorso delle mura Aureliane, fondamentali dal punto di vista storico-documentale. Nella seconda parte si tratta il problema della creazione di un modello poligonale di dimensioni fuori dalla norma (260 milioni di poligoni), e il successivo uso di questo come fonte “interrogabile” di dati relativi alle ipotesi archeologiche in esso contenute, prospettando, grazie alla presenza di una serie di tipologie abitative ricorrenti, la possibilità di creare un modello procedurale del plastico.
2007
e-Arcom'07 - sistemi informativi per l'architettura
Rilievo, Plastici Urbani, Modellazione 3D
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
L'interrogazione digitale di plastici urbani / Guidi, Gabriele; Frischer, Bernard; Russo, Michele. - CD-ROM. - (2007), pp. 321-326. (Intervento presentato al convegno e-Arcom'07 - sistemi informativi per l'architettura tenutosi a Portonovo di Ancona, Italia nel 17/05/2007-19/05/2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/905490
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