Gli Autori valutano e confrontano le diverse tecniche di studio dei depositi sulle lenti a contatto, distinguendo le metodiche di analisi in qualitative e quantitative, ambulatoriali e di laboratorio. Le metodiche di esame ambulatoriali prese in considerazione sono: esame con lampada a fessura, di idrofobicità, con lente di ingrandimento 7x e con intensa sorgente luminosa, con microscopio speculare, stereomicroscopia, macrostereomicroscopia e microscopia ottica. Le metodiche di laboratorio descritte sono: istologiche ed istochimiche, microscopia ad immunofluorescenza, microscopia a contrasto di fase ed interferenziale, microscopia a luce polarizzata, microscopia elettronica a scansione ed a trasmissione, microanalisi con microsonda elettronica a raggi X, elettroforesi, metodi biologici, ELISA, metodica radioimmunologica (RIA), spettrofotometria, spettroscopia a raggi infrarossi tradizionale ed a trasformata di Fourier, spettroscopia Raman-Laser, spettroscopia ad assorbimento atomico o di emissione, diffrazione a raggi x e cristallografia, cromatografia su strato sottile, gascromatografia, cromatografia liquida ad alta pressione, analisi degli aminoacidi, scansione elettronica per analisi chimica, termogravimetria ed analisi calorimetrica differenziale, risonanza magnetica nucleare (RMN) e procedimento di analisi simultanea. Gli AA. concludono che assume un particolare rilievo la possibilità di individuare con queste metodiche la presenza e la composizione dei depositi al fine di selezionare quei polimeri più adatti alla contattologia e valutare la possibile causa di rifiuto di una lente a contatto da parte del portatore.
Metodi analitici per lo studio dei depositi sulle lenti a contatto / Pescosolido, Nicola; L., Buzzonetti. - In: ATTI DELLA FONDAZIONE GIORGIO RONCHI. - ISSN 0391-2051. - STAMPA. - 47:(1992), pp. 397-453.
Metodi analitici per lo studio dei depositi sulle lenti a contatto
PESCOSOLIDO, Nicola;
1992
Abstract
Gli Autori valutano e confrontano le diverse tecniche di studio dei depositi sulle lenti a contatto, distinguendo le metodiche di analisi in qualitative e quantitative, ambulatoriali e di laboratorio. Le metodiche di esame ambulatoriali prese in considerazione sono: esame con lampada a fessura, di idrofobicità, con lente di ingrandimento 7x e con intensa sorgente luminosa, con microscopio speculare, stereomicroscopia, macrostereomicroscopia e microscopia ottica. Le metodiche di laboratorio descritte sono: istologiche ed istochimiche, microscopia ad immunofluorescenza, microscopia a contrasto di fase ed interferenziale, microscopia a luce polarizzata, microscopia elettronica a scansione ed a trasmissione, microanalisi con microsonda elettronica a raggi X, elettroforesi, metodi biologici, ELISA, metodica radioimmunologica (RIA), spettrofotometria, spettroscopia a raggi infrarossi tradizionale ed a trasformata di Fourier, spettroscopia Raman-Laser, spettroscopia ad assorbimento atomico o di emissione, diffrazione a raggi x e cristallografia, cromatografia su strato sottile, gascromatografia, cromatografia liquida ad alta pressione, analisi degli aminoacidi, scansione elettronica per analisi chimica, termogravimetria ed analisi calorimetrica differenziale, risonanza magnetica nucleare (RMN) e procedimento di analisi simultanea. Gli AA. concludono che assume un particolare rilievo la possibilità di individuare con queste metodiche la presenza e la composizione dei depositi al fine di selezionare quei polimeri più adatti alla contattologia e valutare la possibile causa di rifiuto di una lente a contatto da parte del portatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.