Lo spettro d'azione del danno retinico fotochimico comprende non solo l'ultravioletto prossimo (300-400 nm) ma anche la luce blu (400-500 nm) ed i dati istologici mostrano come i due tipi di lesioni abbiano caratteristiche differenti così come viene discusso in dettaglio. Infatti ci sono diverse molecole nei coni, nei bastoncelli e nell'epitelio pigmentato retinico capaci di assorbire fotoni ad alta energia, di trasmettere il loro stato di eccitazione ad altri costituenti del tessuto retinico e di causare danni irreversibili.
Suscettibilità retinica al danno da luce blu / Pescosolido, Nicola; A., Fondi. - In: ATTI DELLA FONDAZIONE GIORGIO RONCHI. - ISSN 0391-2051. - STAMPA. - 48:(1993), pp. 125-144.
Suscettibilità retinica al danno da luce blu
PESCOSOLIDO, Nicola;
1993
Abstract
Lo spettro d'azione del danno retinico fotochimico comprende non solo l'ultravioletto prossimo (300-400 nm) ma anche la luce blu (400-500 nm) ed i dati istologici mostrano come i due tipi di lesioni abbiano caratteristiche differenti così come viene discusso in dettaglio. Infatti ci sono diverse molecole nei coni, nei bastoncelli e nell'epitelio pigmentato retinico capaci di assorbire fotoni ad alta energia, di trasmettere il loro stato di eccitazione ad altri costituenti del tessuto retinico e di causare danni irreversibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.