INTRODUZIONE La profilassi vaccinale ha sempre costituito un elemento di fondamentale importanza per la tutela della salute militari impiegati in operazioni in Patria. Le malattie trasmissibili presenti nella popolazione generale locale possono infatti determinare nella collettività militare importanti focolai epidemici con possibile introduzione nel territorio nazionale. OBIETTIVI Il lavoro ha lo scopo di elaborare dei protocolli sanitari vaccinali per il personale militare impiegato in Operazioni in Patria, in modo da garantire la difesa dell’individuo vaccinato e della collettività nei confronti della specifica patologia infettiva. METODI E’ stata condotta una sistematica ricerca utilizzando come termini: vaccinazioni, protocolli sanitari, vaccinazioni nelle FF.AA, immunoprofilassi e successivamente è stata correlata con indicazioni fornite dal Ministero della Salute ed il Ministero degli Affari Esteri Italiano. A tale scopo abbiamo analizzato le profilassi vaccinali consigliate e le singole incidenze delle patologie in questione nella popolazione italiana ed in Argentina per valutare quali fossero i protocolli vaccinali da consigliare ai fini della salvaguardia della salute del personale impiegato. RISULTATI La letteratura scientifica e le indicazioni dei due Ministeri ci portano ad individuare i seguenti protocolli: Idoneità in Patria – Attività in Italia: epatite A, epatite B, poliomelite, tetano, difterite, meningite. Argentina: Una proposta di protocolli vaccinali può prevedere l’introduzione delle vaccinazioni già obbligatorie per le FF.AA. italiane; si segnala altresì che tale idea può essere ampliata secondo quanto indicato dagli studi di ricerca, infatti il Ministero della Salute Italiana, limitatamente alla malaria raccomanda l’effettuazione della chemioprofilassi, così come la vaccinazione per la febbre gialla per soggiorni in Argentina, mentre il Ministero degli Affari Esteri raccomanda esclusivamente la vaccinazione antifebbre gialla per soggiorni continui alle cascate dell’Iguazu. Da valutare anche con l’ausilio di anamnesi anticorpale la protezione per morbillo, parotite, rosolia e varicella. CONCLUSIONI I programmi di immunoprofilassi dei militari e civili impiegati sono spesso più ampi di quelli della popolazione generale in quanto devono tener conto di specifici rischi sia occupazionali che infettivi in funzione dell’operatività del personale impiegato. Sono stati elaborati i protocolli vaccinali sulla falsariga di quello delle FF.AA. italiana anche alla luce delle norme di buona prassi igienica scientificamente elaborata dal Ministero della Salute e degli Affari Esteri.

Protocolli sanitari vaccinali per il personale militare e civile impiegato in patria: progetto per protocollo Forze Armate / Corbosiero, Paola; Ricci, Pasquale; Massoni, Francesco; Ricci, Lidia; DE SIO, Simone; Ricci, Serafino. - STAMPA. - 1:(2016), pp. 75-79. (Intervento presentato al convegno 1° Congreso Internacional Italia Argentina de Medicina del Trabajo y Salud de los Trabajadores tenutosi a Ciudad de Buenos Aires nel 28-29 Ottobre 2016).

Protocolli sanitari vaccinali per il personale militare e civile impiegato in patria: progetto per protocollo Forze Armate

CORBOSIERO, PAOLA;RICCI, PASQUALE;MASSONI, FRANCESCO;RICCI, LIDIA;DE SIO, SIMONE;RICCI, Serafino
2016

Abstract

INTRODUZIONE La profilassi vaccinale ha sempre costituito un elemento di fondamentale importanza per la tutela della salute militari impiegati in operazioni in Patria. Le malattie trasmissibili presenti nella popolazione generale locale possono infatti determinare nella collettività militare importanti focolai epidemici con possibile introduzione nel territorio nazionale. OBIETTIVI Il lavoro ha lo scopo di elaborare dei protocolli sanitari vaccinali per il personale militare impiegato in Operazioni in Patria, in modo da garantire la difesa dell’individuo vaccinato e della collettività nei confronti della specifica patologia infettiva. METODI E’ stata condotta una sistematica ricerca utilizzando come termini: vaccinazioni, protocolli sanitari, vaccinazioni nelle FF.AA, immunoprofilassi e successivamente è stata correlata con indicazioni fornite dal Ministero della Salute ed il Ministero degli Affari Esteri Italiano. A tale scopo abbiamo analizzato le profilassi vaccinali consigliate e le singole incidenze delle patologie in questione nella popolazione italiana ed in Argentina per valutare quali fossero i protocolli vaccinali da consigliare ai fini della salvaguardia della salute del personale impiegato. RISULTATI La letteratura scientifica e le indicazioni dei due Ministeri ci portano ad individuare i seguenti protocolli: Idoneità in Patria – Attività in Italia: epatite A, epatite B, poliomelite, tetano, difterite, meningite. Argentina: Una proposta di protocolli vaccinali può prevedere l’introduzione delle vaccinazioni già obbligatorie per le FF.AA. italiane; si segnala altresì che tale idea può essere ampliata secondo quanto indicato dagli studi di ricerca, infatti il Ministero della Salute Italiana, limitatamente alla malaria raccomanda l’effettuazione della chemioprofilassi, così come la vaccinazione per la febbre gialla per soggiorni in Argentina, mentre il Ministero degli Affari Esteri raccomanda esclusivamente la vaccinazione antifebbre gialla per soggiorni continui alle cascate dell’Iguazu. Da valutare anche con l’ausilio di anamnesi anticorpale la protezione per morbillo, parotite, rosolia e varicella. CONCLUSIONI I programmi di immunoprofilassi dei militari e civili impiegati sono spesso più ampi di quelli della popolazione generale in quanto devono tener conto di specifici rischi sia occupazionali che infettivi in funzione dell’operatività del personale impiegato. Sono stati elaborati i protocolli vaccinali sulla falsariga di quello delle FF.AA. italiana anche alla luce delle norme di buona prassi igienica scientificamente elaborata dal Ministero della Salute e degli Affari Esteri.
2016
Atti Congressuali
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/899648
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact