Il Radon è un gas naturale radioattivo che appartiene alla famiglia dei gas nobili. È prodotto dal decadimento nucleare del Radio all’interno della catena di decadimento dell’Uranio 238, un metallo denso e radioattivo. Viene generato continuamente da alcune rocce della crosta terrestre ed in particolar modo da lave, tufi, pozzolane, alcuni graniti etc. Sebbene le concentrazioni di Radon siano maggiori nei materiali di origine vulcanica, spesso si riscontra una sua elevata quantità anche nelle rocce sedimentarie come marmi, marne etc. Infine è nota la sua presenza in alcuni materiali comunemente usati nell’edilizia. La via che generalmente percorre per giungere all'interno delle abitazioni è quella che passa attraverso fessure e piccoli fori delle cantine e nei piani seminterrati. L'interazione tra edificio e terreno, l'uso di particolari materiali da costruzione e le tipologie edilizie, sono pertanto gli elementi più rilevanti ai fini della valutazione dell'influenza del Radon sulla qualità dell'aria interna delle abitazioni ed degli edifici in genere. Poiché si tratta di un gas inerte, può dissolversi nell'acqua e venirne trasportato. L'introduzione nel corpo umano avviene mediante l'inalazione del gas 1.er Congreso Internacional Italia Argentina de Medicina del Trabajo y Salud de los Trabajadores 68 presente in aria o l'ingestione dello stesso disciolto in acqua. Se inalato o ingerito, è molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle di decadimento emesse possono danneggiare il Dna delle cellule colpite e causare cancro al polmone ed altre patologie da esposizione ad agenti radioattivi. Sulla base delle consolidate evidenze scientifiche acquisite, l’Oms, attraverso l’International Agency for Research on Cancer (Iarc), ha classificato il Radon appartenente al gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l’essere umano. Obiettivi Si può affermare che oggi possediamo mezzi e conoscenze sufficienti per contrastare questo pericolo ambientale che l'OMS attraverso l'IARC ha inserito nel Gruppo 1 degli agenti cancerogeni conosciuti. Le autorità locali e la comunità scientifica possono e devono ricoprire un ruolo essenziale nel: • approfondire la comprensione della situazione del territorio riguardo i rischi legati alla presenza di Radon; • fornire informazioni alla popolazione; • aiutare a realizzare soluzioni tecniche al problema non appena esso sia stato identificato • adeguare le norme di Legge sulla tutela della Salute, alla luce delle sempre maggiori conoscenze scientifiche ottenute. Inoltre si vuol porre l’accento su una via di esposizione finora francamente sottostimata, ovvero quella che avviene attraverso il contatto con acque contenenti sostanze radioattive. Un serio problema per l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei rischi legati al Radon deriva certamente dal fatto che forse proprio in quanto sostanza naturale e non determinata da inquinamento antropico, potrebbe non essere percepita come un rischio reale per la salute da parte dei cittadini e dei lavoratori. 1.er Congreso Internacional Italia Argentina de Medicina del Trabajo y Salud de los Trabajadores 69 Metodi Viene riportata la recente letteratura sui meccanismi di ingresso e di concentrazione del Radon nei fabbricati e sui metodi di attenuazione possibili, sugli effetti del Radon riguardo la salute umana e sulla Normativa vigente in questo campo Conclusioni Perché la pubblica opinione percepisce come rischio per la salute alcuni fattori presenti nell’ambiente e ne ignora o ne sottovaluta invece altri ? Sicuramente la percezione del rischio è determinata dal grado di informazione fornita ai cittadini ed ai lavoratori, sia essa quella proveniente dall’ambiente scientifico e sia essa quella promossa dagli organi di informazione e dalla stampa. Il problema della esposizione al Radon negli ambienti confinati rischia di appartenere a questa categoria di pericoli poco divulgati e di rischi scarsamente percepiti. Ancor più i rischi connessi con la sua presenza nelle acque per uso domestico sono stati forse in passato scarsamente valutati. La corretta informazione dei cittadini e la loro sensibilizzazione ai rischi legati al Radon nonché l’aggiornamento costante delle norme a prevenzione ed a tutela della salute, determinato dal progresso degli studi scientifici, restano lo strumento preventivo fondamentale per incrementare la lotta alle patologie umane ad esso correlate.
Il rischio Radon: caratteristiche, normativa e prevenzione / Maiuri, F.; Cardoni, Francesca; DE SIO, Simone. - ELETTRONICO. - 1:(2016), pp. 67-88. (Intervento presentato al convegno 1° Congreso Internacional de Medicina del Trabajo Italia – Argentina tenutosi a Buenos Aires nel 28-29 ottobre).
Il rischio Radon: caratteristiche, normativa e prevenzione
CARDONI, Francesca;DE SIO, SIMONE
2016
Abstract
Il Radon è un gas naturale radioattivo che appartiene alla famiglia dei gas nobili. È prodotto dal decadimento nucleare del Radio all’interno della catena di decadimento dell’Uranio 238, un metallo denso e radioattivo. Viene generato continuamente da alcune rocce della crosta terrestre ed in particolar modo da lave, tufi, pozzolane, alcuni graniti etc. Sebbene le concentrazioni di Radon siano maggiori nei materiali di origine vulcanica, spesso si riscontra una sua elevata quantità anche nelle rocce sedimentarie come marmi, marne etc. Infine è nota la sua presenza in alcuni materiali comunemente usati nell’edilizia. La via che generalmente percorre per giungere all'interno delle abitazioni è quella che passa attraverso fessure e piccoli fori delle cantine e nei piani seminterrati. L'interazione tra edificio e terreno, l'uso di particolari materiali da costruzione e le tipologie edilizie, sono pertanto gli elementi più rilevanti ai fini della valutazione dell'influenza del Radon sulla qualità dell'aria interna delle abitazioni ed degli edifici in genere. Poiché si tratta di un gas inerte, può dissolversi nell'acqua e venirne trasportato. L'introduzione nel corpo umano avviene mediante l'inalazione del gas 1.er Congreso Internacional Italia Argentina de Medicina del Trabajo y Salud de los Trabajadores 68 presente in aria o l'ingestione dello stesso disciolto in acqua. Se inalato o ingerito, è molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle di decadimento emesse possono danneggiare il Dna delle cellule colpite e causare cancro al polmone ed altre patologie da esposizione ad agenti radioattivi. Sulla base delle consolidate evidenze scientifiche acquisite, l’Oms, attraverso l’International Agency for Research on Cancer (Iarc), ha classificato il Radon appartenente al gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l’essere umano. Obiettivi Si può affermare che oggi possediamo mezzi e conoscenze sufficienti per contrastare questo pericolo ambientale che l'OMS attraverso l'IARC ha inserito nel Gruppo 1 degli agenti cancerogeni conosciuti. Le autorità locali e la comunità scientifica possono e devono ricoprire un ruolo essenziale nel: • approfondire la comprensione della situazione del territorio riguardo i rischi legati alla presenza di Radon; • fornire informazioni alla popolazione; • aiutare a realizzare soluzioni tecniche al problema non appena esso sia stato identificato • adeguare le norme di Legge sulla tutela della Salute, alla luce delle sempre maggiori conoscenze scientifiche ottenute. Inoltre si vuol porre l’accento su una via di esposizione finora francamente sottostimata, ovvero quella che avviene attraverso il contatto con acque contenenti sostanze radioattive. Un serio problema per l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei rischi legati al Radon deriva certamente dal fatto che forse proprio in quanto sostanza naturale e non determinata da inquinamento antropico, potrebbe non essere percepita come un rischio reale per la salute da parte dei cittadini e dei lavoratori. 1.er Congreso Internacional Italia Argentina de Medicina del Trabajo y Salud de los Trabajadores 69 Metodi Viene riportata la recente letteratura sui meccanismi di ingresso e di concentrazione del Radon nei fabbricati e sui metodi di attenuazione possibili, sugli effetti del Radon riguardo la salute umana e sulla Normativa vigente in questo campo Conclusioni Perché la pubblica opinione percepisce come rischio per la salute alcuni fattori presenti nell’ambiente e ne ignora o ne sottovaluta invece altri ? Sicuramente la percezione del rischio è determinata dal grado di informazione fornita ai cittadini ed ai lavoratori, sia essa quella proveniente dall’ambiente scientifico e sia essa quella promossa dagli organi di informazione e dalla stampa. Il problema della esposizione al Radon negli ambienti confinati rischia di appartenere a questa categoria di pericoli poco divulgati e di rischi scarsamente percepiti. Ancor più i rischi connessi con la sua presenza nelle acque per uso domestico sono stati forse in passato scarsamente valutati. La corretta informazione dei cittadini e la loro sensibilizzazione ai rischi legati al Radon nonché l’aggiornamento costante delle norme a prevenzione ed a tutela della salute, determinato dal progresso degli studi scientifici, restano lo strumento preventivo fondamentale per incrementare la lotta alle patologie umane ad esso correlate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.