Gli AA. hanno descritto il concetto di deformazione a livello del sistema globo-oculare soffermandosi principalmente su quella alla compressione e trazione; hanno definito il carico specifico ed il rapporto tra carico e deformazione che è una costante caratteristica e peculiare per ogni sostanza morfofunzionale: elasticità. Si nota che le deformazioni dell'occhio sano sono proporzionali entro certi intervalli al carico che gli viene applicato (comportamento elastico)mentre in uno con grave patologia della struttura viscoelastica si parlerà di comportamento plastico, cioè esso rimane deformato anche quando la sollecitazione non è più presente. Gli AA. hanno inoltre chiarito il concetto di resistenza soffermandosi sul fatto che l'elasticità e la resistenza descrivono biotecnologicamente un materiale biologico. Nell'impossibilità di misurare la resistenza con unità di misura biomeccaniche si prospetta l'ipotesi di utilizzare a tale scopo quelle energetiche che dovrebbero essere l'unità di base del fattore di correzione delle misurazioni biomeccaniche. Nell'occhio c'è una conversione continua tra le varie forme di energia (potenziale, elastica, cinetica, superficiale) e dai vari rapporti fra queste si possono spiegare numerose lesioni oculari e misurazioni biomeccaniche. Il lavoro si conclude con una delucidazione schematica di come si può calcolare il carico necessario per la formazione di una soluzione di continuo.
Biomeccanica del sistema globo-oculare: prime osservazioni / Pescosolido, Nicola; Leopardi, Stefania. - In: CLINICA OCULISTICA E PATOLOGIA OCULARE. - ISSN 0391-8998. - STAMPA. - 1:(1980), pp. 47-52.
Biomeccanica del sistema globo-oculare: prime osservazioni
PESCOSOLIDO, Nicola;LEOPARDI, Stefania
1980
Abstract
Gli AA. hanno descritto il concetto di deformazione a livello del sistema globo-oculare soffermandosi principalmente su quella alla compressione e trazione; hanno definito il carico specifico ed il rapporto tra carico e deformazione che è una costante caratteristica e peculiare per ogni sostanza morfofunzionale: elasticità. Si nota che le deformazioni dell'occhio sano sono proporzionali entro certi intervalli al carico che gli viene applicato (comportamento elastico)mentre in uno con grave patologia della struttura viscoelastica si parlerà di comportamento plastico, cioè esso rimane deformato anche quando la sollecitazione non è più presente. Gli AA. hanno inoltre chiarito il concetto di resistenza soffermandosi sul fatto che l'elasticità e la resistenza descrivono biotecnologicamente un materiale biologico. Nell'impossibilità di misurare la resistenza con unità di misura biomeccaniche si prospetta l'ipotesi di utilizzare a tale scopo quelle energetiche che dovrebbero essere l'unità di base del fattore di correzione delle misurazioni biomeccaniche. Nell'occhio c'è una conversione continua tra le varie forme di energia (potenziale, elastica, cinetica, superficiale) e dai vari rapporti fra queste si possono spiegare numerose lesioni oculari e misurazioni biomeccaniche. Il lavoro si conclude con una delucidazione schematica di come si può calcolare il carico necessario per la formazione di una soluzione di continuo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.