Nel bambino la gestione e il trattamento della blefaroptosi risultano essere più complicati che nell’adulto per una serie di ragioni che comprendono la maggiore frequenza di ambliopia e strabismo nella ptosi congenita, le condizioni dell’operazione chirurgica che prevedono un anestesia generale e la tendenza dei genitori a rimandare l’intervento di correzione fino all’età scolare. Invece, la precoce valutazione del paziente con blefaroptosi congenita è necessaria a causa della più alta incidenza di errori rifrattivi e strabismo rispetto alla popolazione generale e per prevenire lo sviluppo dell’ambliopia. In generale, il tasso di successo dell’intervento chirurgico, scelto in base alla quantità residua funzionale del muscolo elevatore della palpebra interessata, in base alla severità del grado di ptosi al momento della diagnosi e in relazione all’occlusione dell’asse visivo dell’occhio interessato, risulta buono nella maggior parte dei casi. Le complicanze riportate riguardano la presenza di lagoftalmo notturno e di erosioni corneali superficiali e solo in un caso è stato riscontrato la presenza di granuloma da sutura in un paziente operato con la procedura di La Mange in una recente review. La sutura di mersilene, invece, materiale sintetico utilizzato nell’intervento di sospensione al frontale, sembra dare risultati molto incoraggianti con un basso tasso di complicazioni. Infine, dato che la maggior parte dei casi noti di ricaduta della palpebra dopo la prima operazione ricorre solitamente entro i primi 6 mesi, viene raccomandato in tutti i pazienti pediatrici che si sottopongono ad un intervento di blefaroptosi un follow-up di almeno 6 mesi. I parenti e i pazienti dovrebbero essere avvertiti che, nonostante un buon risultato iniziale, vi è la possibilità che la ptosi si ripresenti in un secondo tempo nell’arco della vita.
Blefaroptosi pediatrica : come, quando e perchè trattarla / Pescosolido, Nicola; C., Nardella; M., Evangelista; M., Autolitano. - In: EUVISION. - ISSN 1973-9400. - STAMPA. - 8:3(2010), pp. 34-42.
Blefaroptosi pediatrica : come, quando e perchè trattarla
PESCOSOLIDO, Nicola;
2010
Abstract
Nel bambino la gestione e il trattamento della blefaroptosi risultano essere più complicati che nell’adulto per una serie di ragioni che comprendono la maggiore frequenza di ambliopia e strabismo nella ptosi congenita, le condizioni dell’operazione chirurgica che prevedono un anestesia generale e la tendenza dei genitori a rimandare l’intervento di correzione fino all’età scolare. Invece, la precoce valutazione del paziente con blefaroptosi congenita è necessaria a causa della più alta incidenza di errori rifrattivi e strabismo rispetto alla popolazione generale e per prevenire lo sviluppo dell’ambliopia. In generale, il tasso di successo dell’intervento chirurgico, scelto in base alla quantità residua funzionale del muscolo elevatore della palpebra interessata, in base alla severità del grado di ptosi al momento della diagnosi e in relazione all’occlusione dell’asse visivo dell’occhio interessato, risulta buono nella maggior parte dei casi. Le complicanze riportate riguardano la presenza di lagoftalmo notturno e di erosioni corneali superficiali e solo in un caso è stato riscontrato la presenza di granuloma da sutura in un paziente operato con la procedura di La Mange in una recente review. La sutura di mersilene, invece, materiale sintetico utilizzato nell’intervento di sospensione al frontale, sembra dare risultati molto incoraggianti con un basso tasso di complicazioni. Infine, dato che la maggior parte dei casi noti di ricaduta della palpebra dopo la prima operazione ricorre solitamente entro i primi 6 mesi, viene raccomandato in tutti i pazienti pediatrici che si sottopongono ad un intervento di blefaroptosi un follow-up di almeno 6 mesi. I parenti e i pazienti dovrebbero essere avvertiti che, nonostante un buon risultato iniziale, vi è la possibilità che la ptosi si ripresenti in un secondo tempo nell’arco della vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.