Il rapporto fra la riflessione dottrinale e la guida coerenziatrice della giurisprudenza in capo alle Sezioni unite, nel campo della disciplina del processo, non vive da ultimo una stagione reputata in genere del tutto soddisfacente. Ne è espressione emblematica il caso esaminato che, ad abundantiam, vede la S.C. financo escludere, come in due coeve pronunce e invece contrariamente fra l'altro alla lezione della Consulta fedele ad una retta concezione delle fonti e dei formanti dell'ordinamento, il carattere di legge interpretativa (nella specie con riguardo a varie disposizioni della riforma dell'arbitrato del 2006) in presenza di cinque anni di giurisprudenza di legittimità costante pur se non condivisa da una ampia e argomentata dottrina (cui non poco contribuì l'appassionata intelligenza di Edoardo Ricci), nei decenni precedenti del resto perfettamente in linea con la stessa giurisprudenza della S.C. che pure, sulle più antiche orme di tanti fra cui il suo insuperato Presidente Mortara, riscontrava il carattere giurisdizionale dello arbitrato.
Sul dialogo (impossibile?) fra cassazione e dottrina, nella specie ... sulla natura (mutevole?) dell'arbitrato / Consolo, Claudio; Castagnola, A.; Marinucci,. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - STAMPA. - (2011), pp. 50-58.
Sul dialogo (impossibile?) fra cassazione e dottrina, nella specie ... sulla natura (mutevole?) dell'arbitrato
CONSOLO, CLAUDIO;
2011
Abstract
Il rapporto fra la riflessione dottrinale e la guida coerenziatrice della giurisprudenza in capo alle Sezioni unite, nel campo della disciplina del processo, non vive da ultimo una stagione reputata in genere del tutto soddisfacente. Ne è espressione emblematica il caso esaminato che, ad abundantiam, vede la S.C. financo escludere, come in due coeve pronunce e invece contrariamente fra l'altro alla lezione della Consulta fedele ad una retta concezione delle fonti e dei formanti dell'ordinamento, il carattere di legge interpretativa (nella specie con riguardo a varie disposizioni della riforma dell'arbitrato del 2006) in presenza di cinque anni di giurisprudenza di legittimità costante pur se non condivisa da una ampia e argomentata dottrina (cui non poco contribuì l'appassionata intelligenza di Edoardo Ricci), nei decenni precedenti del resto perfettamente in linea con la stessa giurisprudenza della S.C. che pure, sulle più antiche orme di tanti fra cui il suo insuperato Presidente Mortara, riscontrava il carattere giurisdizionale dello arbitrato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.