Partigiani jugoslavi in Valnerina: il battaglione Tito, tra storia e memoria, nel contesto della Resistenza umbra (settembre 1943 - giugno 1944)

The Resistance in Umbria (September ’43 - July ’44), as part of Italian Resistance as a whole, has been the subject, particularly from the 70s onwards, of many specific or local researches. However, there is still a need both of general historical studies concerning the Umbrian context, and also of works deepening the issue of the Yugoslavs in Umbria during the Resistance. The lack of relevant researches depends on a number of grounds, including frequent contrasts between different sources (mostly memoirs and testimonies), the fragmentation of Umbrian Resistance itself and, in relation to the specific history of the Yugoslav partisans, the contrasts between Italy and Yugoslavia, lasting until the middle of the 70s. The latter aspect, related to the needs of the Cold War, significantly contributed to thwart the development of studies. This research work will help shedding light on the story of the Yugoslav partisans in Umbria using their point of view. On the basis of articles found in a private archive, published in Croatia between the end of 60's and the beginning of 70’s by some of the protagonists, and never published in Italy, we rebuild the most important events concerning the Yugoslavs who fled from prisons, concentration camps and labor camps in Umbria after September 8th, 1943. They later joined the communist brigade "Antonio Gramsci”, thus forming the battalion "Tito", which operated mostly in Umbrian Valnerina.

La Resistenza in Umbria (settembre ’43- luglio ’44), che si inserisce nel contesto più generale della Resistenza italiana, è stata oggetto, soprattutto dagli anni ’70 in poi, di numerose ricerche specifiche o di carattere locale. Tuttavia si osserva ancora oggi il bisogno non solo di studi di carattere storico generale ma anche di un lavoro di insieme che faccia piena luce sulla vicenda degli jugoslavi in Umbria durante la Resistenza. La mancanza di studi di una certa rilevanza dipende da una serie di motivi, tra cui la frequente contraddittorietà delle fonti (in gran parte memorie e testimonianze), la frammentarietà della stessa Resistenza umbra e, per lo specifico della storia dei partigiani jugoslavi, i contrasti tra Italia e Jugoslavia, fino alla metà degli anni ’70. Quest’ultimo aspetto, legato alle necessità della Guerra Fredda, ha contribuito significativamente a ostacolare lo sviluppo delle ricerche. Questo lavoro di ricerca intende contribuire ad illuminare la vicenda dei partigiani jugoslavi in Umbria utilizzando il loro punto di vista: sulla scorta di alcuni articoli ritrovati in un archivio privato, pubblicati in Croazia tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 da alcuni dei protagonisti, e inediti in Italia, verranno ricostruiti i momenti salienti della vicenda degli jugoslavi fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dalle carceri e dai campi di concentramento e di lavoro presenti in Umbria. Più tardi essi si unirono alla brigata garibaldina “Antonio Gramsci, costituendo il battaglione “Tito”, operante principalmente nella Valnerina umbra.