Lo scritto torna, a seguito dei nuovi interventi della Suprema Corte, sulla tematica tormentata della doppia data di perfezionamento della sentenza (ove quella di suo deposito da parte del giudice non corrisponda - e magari di molto - a quella di sua pubblicazione da parte del cancellerie); tematica che per l’appunto con la recente ord. del 23 settembre 2015, n. 18775 della Sez. II, di rimessione ex novo alle sezioni unite della Cassazione, rischia di diventare la tormentosa questione delle due Corti di vertice e della loro difficile comprensione reciproca. L’a. osserva come sia tutt’altro che facile il ruolo che la sezione rimettente attribuisce alle Sezioni Unite, chiamate a correggersi dopo soli tre anni (è del 2012 la precedente sentenza delle Sezioni Unite, n. 13794), oppure a fare emergere un serio conflitto. Ma, pone in evidenza lo scritto, … tertium qui datur, poiché potrebbero sempre le sez. un. riaffermare la propria impostazione - benché non convincente - e su tale jus re-vivente (per poco) investire la Consulta onde averne una certissima pronuncia interpretativa di accoglimento, senza più i pudici veli della interpretativa di rigetto seppur peculiare e “nomifilattica” (così Cass. sez. VI-2, sent. n. 10675 del 22 maggio 2015, che subito si adeguò alle indicazioni della Consulta) di qualche mese precedente (sent. n. 3 del 12 gennaio 2015)
Doppia data della sentenza e doppia Corte di legittimità. Postilla / Consolo, Claudio. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - STAMPA. - (2015), pp. 1402-1403.
Doppia data della sentenza e doppia Corte di legittimità. Postilla
CONSOLO, CLAUDIO
2015
Abstract
Lo scritto torna, a seguito dei nuovi interventi della Suprema Corte, sulla tematica tormentata della doppia data di perfezionamento della sentenza (ove quella di suo deposito da parte del giudice non corrisponda - e magari di molto - a quella di sua pubblicazione da parte del cancellerie); tematica che per l’appunto con la recente ord. del 23 settembre 2015, n. 18775 della Sez. II, di rimessione ex novo alle sezioni unite della Cassazione, rischia di diventare la tormentosa questione delle due Corti di vertice e della loro difficile comprensione reciproca. L’a. osserva come sia tutt’altro che facile il ruolo che la sezione rimettente attribuisce alle Sezioni Unite, chiamate a correggersi dopo soli tre anni (è del 2012 la precedente sentenza delle Sezioni Unite, n. 13794), oppure a fare emergere un serio conflitto. Ma, pone in evidenza lo scritto, … tertium qui datur, poiché potrebbero sempre le sez. un. riaffermare la propria impostazione - benché non convincente - e su tale jus re-vivente (per poco) investire la Consulta onde averne una certissima pronuncia interpretativa di accoglimento, senza più i pudici veli della interpretativa di rigetto seppur peculiare e “nomifilattica” (così Cass. sez. VI-2, sent. n. 10675 del 22 maggio 2015, che subito si adeguò alle indicazioni della Consulta) di qualche mese precedente (sent. n. 3 del 12 gennaio 2015)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.