The relationship between Giovanni Pietro Bellori with what we now commonly call ' baroque ' is a complex issue. The canon of the artists included in the first volume of the Lives , published in 1672, it has been repeatedly analyzed with the objective of clarifying the critical position of the author, and in this sense it is useful also consider Bellori's relationship with the growing success of what were described as ' machines ' , ie the works of art of great size , usually the fresco cycles of decorative character.

Il rapporto di Giovanni Pietro Bellori con quello che noi oggi comunemente chiamiamo 'barocco' è tema complesso. Il canone degli artisti inclusi nel primo volume delle Vite, pubblicato nel 1672 (il secondo non vide mai la luce), è stato più volte analizzato proprio con l’obiettivo di chiarire la posizione critica dell’antiquario romano , ed in questo senso è utile anche prendere in esame il rapporto di Bellori con il crescente successo di quelle che venivano indicate come ‘macchine’, ovvero le opere d’arte di grande dimensioni, generalmente i cicli ad affresco di carattere decorativo, e quello con le incisioni di traduzione da tali ‘macchine’.

Bellori, le 'macchine' di età barocca e le stampe / Pierguidi, Stefano. - STAMPA. - (2016), pp. 93-101.

Bellori, le 'macchine' di età barocca e le stampe

PIERGUIDI, Stefano
2016

Abstract

The relationship between Giovanni Pietro Bellori with what we now commonly call ' baroque ' is a complex issue. The canon of the artists included in the first volume of the Lives , published in 1672, it has been repeatedly analyzed with the objective of clarifying the critical position of the author, and in this sense it is useful also consider Bellori's relationship with the growing success of what were described as ' machines ' , ie the works of art of great size , usually the fresco cycles of decorative character.
2016
Studi in onore di Stefano Tumidei
978-88-940471-3-4
Il rapporto di Giovanni Pietro Bellori con quello che noi oggi comunemente chiamiamo 'barocco' è tema complesso. Il canone degli artisti inclusi nel primo volume delle Vite, pubblicato nel 1672 (il secondo non vide mai la luce), è stato più volte analizzato proprio con l’obiettivo di chiarire la posizione critica dell’antiquario romano , ed in questo senso è utile anche prendere in esame il rapporto di Bellori con il crescente successo di quelle che venivano indicate come ‘macchine’, ovvero le opere d’arte di grande dimensioni, generalmente i cicli ad affresco di carattere decorativo, e quello con le incisioni di traduzione da tali ‘macchine’.
Giovanni Pietro Bellori; Annibale Carracci; Carlo Cesi; Galleria Farnese
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Bellori, le 'macchine' di età barocca e le stampe / Pierguidi, Stefano. - STAMPA. - (2016), pp. 93-101.
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