The essay provides an analysis of how Prospero Bonarelli (1588-1659) started his literary and theatrical career taking advantage of the fame of his brother Guidubaldo (1563-1608), author of the famous pastoral play Filli di Sciro. As an introduction to such an argument the essay studies how Prospero represented his relationship with the “heritage” of his brother in his letters and in two different texts: the Introduction to the edition of Guidubaldo’s Works he edited and a petition to the Duke of Tuscany Ferdinando II, a document which is here published as an appendix. The rest of the essay is divided into three parts. In the first part the author provides a reconstruction of the history of Bonarelli’s family in the years from 1575 to 1655; in the second part he studies how Prospero managed, both metaphorically and practically, the heritage of manuscripts and fame his brother provided him from 1608 (the year of Guidubaldo’s death) to 1612; in the third and last part he shows how Prospero used the network of friends and patrons “inherited” by his brother in order to promote his first theatrical work, the tragedy Solimano.

Il contributo prende in esame le modalità con le quali Prospero Bonarelli (1588-1659) diedi inizio alla sua carriera letteraria e teatrale mettendo a frutto il prestigio derivante dalla fama di suo fratello Guidubaldo (1563-1608), autore della celebre favola pastorale Filli di Sciro. Come attraversamento tematico di carattere preliminare, l’articolo si apre prendendo in esame le modalità con le quali Prospero tematizza la continuità tra la sua produzione letteraria e quella del fratello nel suo epistolario e in due testi in particolare: l’Introduzione Alle Opere di Guidubaldo da lui stesso curate e nella supplica a Ferdinando II, il cui testo è pubblicato in appendice. Nelle restanti pagine il saggio si articola in tre parti. Nella prima parte l’autore ricostruisce le vicende della famiglia Bonarelli tra il 1575 e il 1655; nella seconda parte analizza come Prospero amministrò l’eredità letteraria del fratello, tra le scene e la tipografia, in un periodo compreso tra il 1608, data di morte di Guidubaldo, e il 1612; nella parte conclusiva si sofferma sulle modalità con le quali Prospero mise a frutto la rete di contatti ereditata dal fratello in occasione del suo esordio in veste di autore teatrale con il Solimano.

Le Muse dei Bonarelli. Il teatro di Prospero e l'eredità di Guidubaldo / Geri, Lorenzo. - In: ATTI E MEMORIE DELL'ARCADIA. - ISSN 1127-249X. - STAMPA. - 4:(2015), pp. 69-107.

Le Muse dei Bonarelli. Il teatro di Prospero e l'eredità di Guidubaldo

GERI, LORENZO
2015

Abstract

The essay provides an analysis of how Prospero Bonarelli (1588-1659) started his literary and theatrical career taking advantage of the fame of his brother Guidubaldo (1563-1608), author of the famous pastoral play Filli di Sciro. As an introduction to such an argument the essay studies how Prospero represented his relationship with the “heritage” of his brother in his letters and in two different texts: the Introduction to the edition of Guidubaldo’s Works he edited and a petition to the Duke of Tuscany Ferdinando II, a document which is here published as an appendix. The rest of the essay is divided into three parts. In the first part the author provides a reconstruction of the history of Bonarelli’s family in the years from 1575 to 1655; in the second part he studies how Prospero managed, both metaphorically and practically, the heritage of manuscripts and fame his brother provided him from 1608 (the year of Guidubaldo’s death) to 1612; in the third and last part he shows how Prospero used the network of friends and patrons “inherited” by his brother in order to promote his first theatrical work, the tragedy Solimano.
2015
Il contributo prende in esame le modalità con le quali Prospero Bonarelli (1588-1659) diedi inizio alla sua carriera letteraria e teatrale mettendo a frutto il prestigio derivante dalla fama di suo fratello Guidubaldo (1563-1608), autore della celebre favola pastorale Filli di Sciro. Come attraversamento tematico di carattere preliminare, l’articolo si apre prendendo in esame le modalità con le quali Prospero tematizza la continuità tra la sua produzione letteraria e quella del fratello nel suo epistolario e in due testi in particolare: l’Introduzione Alle Opere di Guidubaldo da lui stesso curate e nella supplica a Ferdinando II, il cui testo è pubblicato in appendice. Nelle restanti pagine il saggio si articola in tre parti. Nella prima parte l’autore ricostruisce le vicende della famiglia Bonarelli tra il 1575 e il 1655; nella seconda parte analizza come Prospero amministrò l’eredità letteraria del fratello, tra le scene e la tipografia, in un periodo compreso tra il 1608, data di morte di Guidubaldo, e il 1612; nella parte conclusiva si sofferma sulle modalità con le quali Prospero mise a frutto la rete di contatti ereditata dal fratello in occasione del suo esordio in veste di autore teatrale con il Solimano.
letteratura italiana; teatro del Seicento; Guidubaldo Bonarelli; Prospero Bonarelli
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Le Muse dei Bonarelli. Il teatro di Prospero e l'eredità di Guidubaldo / Geri, Lorenzo. - In: ATTI E MEMORIE DELL'ARCADIA. - ISSN 1127-249X. - STAMPA. - 4:(2015), pp. 69-107.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Geri_Muse-dei-Bonarelli_2015.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 199.03 kB
Formato Adobe PDF
199.03 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/877433
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact