Nel 1999 un gruppo multidisciplinare di esperti e studiosi di varie discipline ha redatto un 'programma di restauro' del chiostro cosmatesco dei SS. Quattro Coronati, che comprendeva anche gli ambienti limitrofi. Seguendo tale programma dal 2002 con il sostegno economico di enti italiani e stranieri sono stati conclusi più lotti di lavori, in cui si sono affrontati svariati aspetti teorici ed esecutivi. Obiettivo del programma è ottenere la conservazione del manufatto attraverso minimi interventi che si basino sulla cosciente valutazione dei dati storici, iconografici, simbolici e spirituali e salvaguardino fino alle più minute tracce del passaggio nel tempo, senza però rinunciare alle modifiche necessarie per ridurre e prevenire i danni, nonché per una ‘buona presentazione’ del monumento. In tal senso il giudizio storico-critico ha condotto alla scelta di mantenere il chiostro nella facies conferitagli dall'intervento di Antonio Muñoz (1914-1916), secondo una più ampia prospettiva storica di rispetto e valorizzazione delle testimonianze del '900. Partendo inoltre dalla convinzione metodologica che l'intervento di restauro deve anche contribuire all'accrescimento dei valori del bene culturale in oggetto, il programma ha previsto che in fase esecutiva il cantiere dovesse essere 'aperto' non solo ai 'tecnici' del restauro, ma anche a esperti di ogni disciplina. In conformità a tale indirizzo una stretta collaborazione scientifica è stata instaurata in particolare con le scienze archeologiche, i cui risultati sono stati estremamente significativi. Oggi a distanza di quattordici anni dall'inizio della fase esecutiva, quanto attuato ha portato a una notevole riduzione dell'umidità presente sulle pareti del chiostro, principale causa di degrado, cosicché sarà possibile a breve ridare dignità al luogo completando il restauro delle superfici con la garanzia della durata, ma ha anche contribuito in modo notevole alla conoscenza delle fasi di trasformazione del complesso e a collocarlo nel novero dei monumenti più importanti di Roma e non solo.

Un cantiere della conoscenza tra restauro e archeologia. Il caso del chiostro dei SS. Quattro Coronati a Roma / Barelli, Lia. - In: MATERIALI E STRUTTURE. - ISSN 1121-2373. - STAMPA. - 9:n.s. V(2016), pp. 95-108.

Un cantiere della conoscenza tra restauro e archeologia. Il caso del chiostro dei SS. Quattro Coronati a Roma

BARELLI, LIA
2016

Abstract

Nel 1999 un gruppo multidisciplinare di esperti e studiosi di varie discipline ha redatto un 'programma di restauro' del chiostro cosmatesco dei SS. Quattro Coronati, che comprendeva anche gli ambienti limitrofi. Seguendo tale programma dal 2002 con il sostegno economico di enti italiani e stranieri sono stati conclusi più lotti di lavori, in cui si sono affrontati svariati aspetti teorici ed esecutivi. Obiettivo del programma è ottenere la conservazione del manufatto attraverso minimi interventi che si basino sulla cosciente valutazione dei dati storici, iconografici, simbolici e spirituali e salvaguardino fino alle più minute tracce del passaggio nel tempo, senza però rinunciare alle modifiche necessarie per ridurre e prevenire i danni, nonché per una ‘buona presentazione’ del monumento. In tal senso il giudizio storico-critico ha condotto alla scelta di mantenere il chiostro nella facies conferitagli dall'intervento di Antonio Muñoz (1914-1916), secondo una più ampia prospettiva storica di rispetto e valorizzazione delle testimonianze del '900. Partendo inoltre dalla convinzione metodologica che l'intervento di restauro deve anche contribuire all'accrescimento dei valori del bene culturale in oggetto, il programma ha previsto che in fase esecutiva il cantiere dovesse essere 'aperto' non solo ai 'tecnici' del restauro, ma anche a esperti di ogni disciplina. In conformità a tale indirizzo una stretta collaborazione scientifica è stata instaurata in particolare con le scienze archeologiche, i cui risultati sono stati estremamente significativi. Oggi a distanza di quattordici anni dall'inizio della fase esecutiva, quanto attuato ha portato a una notevole riduzione dell'umidità presente sulle pareti del chiostro, principale causa di degrado, cosicché sarà possibile a breve ridare dignità al luogo completando il restauro delle superfici con la garanzia della durata, ma ha anche contribuito in modo notevole alla conoscenza delle fasi di trasformazione del complesso e a collocarlo nel novero dei monumenti più importanti di Roma e non solo.
2016
restauro; archeologia; chiese di Roma; Ss. Quattro Coronati
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Un cantiere della conoscenza tra restauro e archeologia. Il caso del chiostro dei SS. Quattro Coronati a Roma / Barelli, Lia. - In: MATERIALI E STRUTTURE. - ISSN 1121-2373. - STAMPA. - 9:n.s. V(2016), pp. 95-108.
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