In library history, the study of the service and the analysis of the public were mostly overlooked. The records preserved by the Bibliothèque de Genève, examined to identify the books read by the poet Dino Campana in the spring of 1915, allows us to reconstruct in detail, day by day, who attended the library and the books read. The identified users for the same days, more than two hundred, are an interesting cross-section of the public at that time, made up mostly of foreigners from many different countries, often refugees in Switzerland for political or racial reasons. Many readers, foreigners or not, were students – male or female – that will leave significant traces in politics, literature and journalism, or in professions. The identification of users, with their diverse and sometimes fascinating stories, allows to highlight the personal tracks of cultural and social growth (often with moves to other countries) to which the Library of Geneva, with the University and the traditional hospitality of the city, gave a fundamental contribution.

Nella storia delle biblioteche sono stati per lo più trascurati lo studio del servizio e, in particolare, l’analisi del pubblico. La documentazione conservata dalla Bibliothèque de Genève, che ho esaminato per identificare le letture di Dino Campana nella primavera del 1915, permette di ricostruire in dettaglio, giorno per giorno, chi frequentava la biblioteca e i libri che consultava. Gli oltre duecento lettori che è stato possibile identificare nei giorni in cui era presente Campana costituiscono un interessante spaccato del pubblico di allora, costituito in maggioranza da stranieri, provenienti da tanti paesi diversi e spesso rifugiati in Svizzera per motivi politici o razziali. Molti utenti, stranieri e non, erano studenti o studentesse destinati a lasciare tracce significative nella politica, nella letteratura, nel giornalismo o nelle professioni. L’identificazione dei frequentatori, con le loro diverse e a volte avvincenti vicende, permette di evidenziare i percorsi personali di crescita culturale e sociale (e spesso di spostamento in altri paesi) a cui la Biblioteca di Ginevra, con l’Università e le tradizioni ospitali della città, ha dato un contributo fondamentale.

Il giardino dei sentieri che s’incrociano. Il pubblico della Biblioteca di Ginevra (1915) / Petrucciani, Alberto. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - STAMPA. - 29:(2015), pp. 99-135.

Il giardino dei sentieri che s’incrociano. Il pubblico della Biblioteca di Ginevra (1915)

PETRUCCIANI, ALBERTO
2015

Abstract

In library history, the study of the service and the analysis of the public were mostly overlooked. The records preserved by the Bibliothèque de Genève, examined to identify the books read by the poet Dino Campana in the spring of 1915, allows us to reconstruct in detail, day by day, who attended the library and the books read. The identified users for the same days, more than two hundred, are an interesting cross-section of the public at that time, made up mostly of foreigners from many different countries, often refugees in Switzerland for political or racial reasons. Many readers, foreigners or not, were students – male or female – that will leave significant traces in politics, literature and journalism, or in professions. The identification of users, with their diverse and sometimes fascinating stories, allows to highlight the personal tracks of cultural and social growth (often with moves to other countries) to which the Library of Geneva, with the University and the traditional hospitality of the city, gave a fundamental contribution.
2015
Nella storia delle biblioteche sono stati per lo più trascurati lo studio del servizio e, in particolare, l’analisi del pubblico. La documentazione conservata dalla Bibliothèque de Genève, che ho esaminato per identificare le letture di Dino Campana nella primavera del 1915, permette di ricostruire in dettaglio, giorno per giorno, chi frequentava la biblioteca e i libri che consultava. Gli oltre duecento lettori che è stato possibile identificare nei giorni in cui era presente Campana costituiscono un interessante spaccato del pubblico di allora, costituito in maggioranza da stranieri, provenienti da tanti paesi diversi e spesso rifugiati in Svizzera per motivi politici o razziali. Molti utenti, stranieri e non, erano studenti o studentesse destinati a lasciare tracce significative nella politica, nella letteratura, nel giornalismo o nelle professioni. L’identificazione dei frequentatori, con le loro diverse e a volte avvincenti vicende, permette di evidenziare i percorsi personali di crescita culturale e sociale (e spesso di spostamento in altri paesi) a cui la Biblioteca di Ginevra, con l’Università e le tradizioni ospitali della città, ha dato un contributo fondamentale.
library history; bibliothèque de Geneve; storia delle biblioteche
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il giardino dei sentieri che s’incrociano. Il pubblico della Biblioteca di Ginevra (1915) / Petrucciani, Alberto. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - STAMPA. - 29:(2015), pp. 99-135.
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