Kitāb al-ʾInṣāf: analysis of the linguistic debate and the relations among grammarians

The Kitāb al-ʾInṣāf by al-Anbārī (d. 577/1181) is a substantial work of the Arabic linguistic tradition. It is not a handbook of Arabic grammar, nor an innovative grammatical treatise, but it represents a clear frame of the way later traditions interpreted and analysed the earlier linguistic debate, focusing on the linguistic issues that represented the very foundation of the Arabic grammar and its development. Through the exposition of the grammatical issues, presented by the grammarians belonging to the grammatical schools of Baṣra and Kūfa, the book is a punctual and thorough presentation of different themes related to syntax and morphology, paying specific attention to inflection and declension issues. The approach to the text has been divided into two distinct but complementary methodologies, with the aim to analyse the linguistic and relational issues from different points of view. First of all, an analysis of the linguistic issues has been carried out, in order to trace the macro-topics from which all the other issues derive and then investigate some of the main themes. Furthermore, the text has been approached from a computational perspective, in order to employ and adjust the tools afferent to the field of the digital humanities to a more traditional and – usually – empirical world. The text encoding represents the most substantial part of the work carried out and this approach aims to give a general overview of the methodologies applied for the tagging and the encoding of the Kitāb al-ʾInṣāf, focusing firstly on the difficulties faced from time to time and the way the TEI Standard has been adjusted to meet specific needs, and secondly on the outputs that the adjustments, combined with other resources, have produced. In fact, the aim of the text encoding is to mark the information considered as relevant to the text, with the final objective of identifying the sections each chapter consists of and then their contents: the setting (that is to say the nature of the section), the school of grammar or the grammarian stating the theory and then the argument exposed.This kind of markup of the elements makes the processing of the text possible and allows the extraction of some outputs (as for instance the trees of the controversies) that graphically show the positions of the schools and grammarians for each linguistic issue, accurately reporting the development of the grammatical thinking.

Il Kitāb al-ʾInṣāf di al-Anbārī (m. 577/1181) è un testo fondamentale della tradizione linguistica araba. Pur non essendo un vero e proprio manuale di grammatica esso presenta un quadro chiaro del modo in cui tradizioni grammaticali successive abbiano interpretato ed analizzato il dibattito linguistico del primo periodo, concentrandosi su quelle questioni linguistiche che costituiscono l’effettivo fondamento della grammatica araba e del suo sviluppo. Attraverso l’esposizione delle questioni grammaticali, affidata alla voce dei grammatici appartenenti alle scuole di Baṣra e di Kūfa, il testo si presenta come una presentazione puntuale ed accurata delle diverse tematiche legate alla sintassi e alla morfologia, con una particolare attenzione per temi quali la flessione e la declinazione. L’approccio al testo è stato sviluppato secondo due metodologie diverse ma complementari, con l’obiettivo di analizzare le questioni linguistiche e relazionali da diversi punti di vista. Innanzitutto è stata condotta un’analisi delle questioni prettamente linguistiche, in modo da individuare i macro-argomenti ai quali ricondurre i diversi casi discussi, trattandone alcuni in maniera più approfondita. In secondo luogo, il testo è stato analizzato adottando un approccio computazionale, in modo da applicare ed adattare strumenti afferenti al mondo delle digital humanities a un campo solitamente più tradizionale e basato su un approccio più empirico. Il processo di text encoding rappresenta forse la componente fondamentale del progetto sviluppato, e con essa si vuol fornire una visione generale delle metodologie applicate per il lavoro di tagging ed encoding del Kitāb al-ʾInṣāf, a partire innanzitutto dalle difficoltà affrontate di volta in volta e dal modo in cui lo Standard TEI è stato adattato per venire incontro alle diverse esigenze, per poi arrivare agli output che questo adattamento, in combinazione con altre risorse, ha prodotto. Difatti, l’obiettivo del text encoding, è quello di marcare le informazioni ritenute rilevanti per il testo, nello specifico le diverse sezioni che compongono ciascun capito ed i loro contenuti: il setting (quindi la natura della sezione), la scuola o il singolo grammatico autori della teoria, ed infine l’argomentazione esposta. Questo tipo di markup degli elementi rende possibile processare il testo ed allo stesso tempo permette l’estrazione di alcuni output (come ad esempio gli alberi delle controversie) che graficamente mostrano le varie posizioni dei grammatici e delle scuole rispetto alla controversia in merito, ripresentando in maniera accurata l’evoluzione del pensiero grammaticale.