Le criticità del sistema di valutazione della qualità della ricerca e il movimento nazionale di protesta

Negli ultimi anni si è assistito a un processo di disinvestimento sempre più spinto nei confronti del Sistema universitario e della Ricerca, che sta determinando un drammatico ridimensionamento dell’influenza e del ruolo sociale dell’Università pubblica , così come emerge dal generale calo delle immatricolazioni, un dato che assume le dimensioni di un crollo nelle regioni del Sud: nel 2012 -16% rispetto al 2000/2001 in Sicilia, -19,8% in Calabria, -21,9 in Sardegna . Alla intollerabile riduzione delle risorse finanziarie si è aggiunta, negli ultimi anni, una mole “di atti e provvedimenti statutari e di regolamentazione a livello dei singoli Atenei, in recepimento, e ancora più spesso in anticipazione, della Legge 240/2010” , che hanno generato un sistema ben lontano da quei criteri di semplificazione normativa e efficienza di governo auspicati. Al contrario una “iperregolazione tanto costosa quanto soffocante rischia, lungi dal promuovere comportamenti virtuosi (quali efficienza, qualità, efficacia), di produrre risultati iniqui” , coinvolgendo, in una totale assenza di investimenti “le strutture fisiche e organizzative, i raggruppamenti disciplinari, come anche i docenti e, conseguentemente, non di meno, gli studenti” .