Dopo una lesione, la regolazione del numero e della funzionalità delle cellule epiteliali corneali è affidata ad una distinta popolazione di cellule staminali unipotenti (SC) localizzate nell’epitelio basale a livello del limbus corneo-sclerale. Queste cellule conservano la capacità di autorinnovarsi e di rimanere in numero costante in modo tale da generare con una veloce divisione le cellule progenitrici, definite cellule in fase di amplificazione e transito (transit amplifying cells o TA). Il deficit di SC limbari è caratterizzato da mancato sviluppo dell’epitelio congiuntivale limbare, vascolarizzazione, infiammazione cronica, erosioni ricorrenti ed ulcere persistenti, distruzione della membrana basale e sviluppo di tessuto fibroso. Negli ultimi anni sono stati condotti vari studi che hanno permesso l’identificazione di marcatori molecolari sia per le SC che per le TA, a livello dell’epitelio corneale, limbare e congiuntivale quali: proteine del citoscheletro (K3, K12, coppia di cheratine K5/K14, K19, vimentina); proteine del citosol (citocromo ossidasi, Na/K-ATPasi, anidrasi carbonica, a-enolasi, PKC, cicline A, D, E, metallotionine, CLED, S100A12); proteine nucleari (fattore p63); proteine della superficie cellulare (Cx43, Cx50, E-caderina, P-caderina, b-catenina, integrine a2, a3, a6, av, b1, b4); recettori per i fattori di crescita (EGF-R, KGF-R, TrkA, NGF, HGF, TGF-b-I, TGF-b-II); molecole di trasporto (ABCG2); marcatori neuronali ed ematopoietici. Quando l’epitelio o lo stroma limbare è danneggiato si sviluppa uno stato patologico detto deficit delle cellule staminali limbari (LSCD). La deficienza limbare determina: scarsa r iepi tel izzazione corneale, infiammazione cronica stromale (cheratiti), vascolarizzazione corneale e crescita verso l’interno dell’epitelio congiuntivale (congiuntivalizzazione). Conseguentemente, i pazienti con LSCD riferiscono irritazione oculare, fotofobia e diminuzione del visus. Una diagnosi accurata di LSCD è importante per la scelta di appropriate procedure di trapianto del le SC l imbar i epiteliali. Quando la LSCD totale è unilaterale è possibile effettuare un autotrapianto limbare congiuntivale (CLAU), quando è bilaterale la ricostruzione della superficie corneale è possibile con trapianto allogenico di SC epiteliali limbari. Si può intervenire con il trapianto lr-CLAL, ossia il trasferimento di SC limbari da occhi donatori appartenenti a parenti, oppure con il KLAL in cui si utilizzano tessuti di donatori cadaveri. Altra nuova procedura è l’espansione ex vivo delle cellule staminali limbari con l’utilizzo di fibroblasti 3T3. Il concetto di cellule staminali richiede ulteriori studi perché attualmente non c’è un marcatore molecolare definitivo esclusivo per le SC ed in grado di renderle distinguibili da altre cellule proliferative nello strato epiteliale basale.
Cellule staminali limbari: identificazione e caratterizzazione / Pescosolido, Nicola; S., Dangelo. - In: OFTALMOLOGIA SOCIALE. - ISSN 2038-3193. - STAMPA. - 29:4(2006), pp. 28-42.
Cellule staminali limbari: identificazione e caratterizzazione
PESCOSOLIDO, Nicola;
2006
Abstract
Dopo una lesione, la regolazione del numero e della funzionalità delle cellule epiteliali corneali è affidata ad una distinta popolazione di cellule staminali unipotenti (SC) localizzate nell’epitelio basale a livello del limbus corneo-sclerale. Queste cellule conservano la capacità di autorinnovarsi e di rimanere in numero costante in modo tale da generare con una veloce divisione le cellule progenitrici, definite cellule in fase di amplificazione e transito (transit amplifying cells o TA). Il deficit di SC limbari è caratterizzato da mancato sviluppo dell’epitelio congiuntivale limbare, vascolarizzazione, infiammazione cronica, erosioni ricorrenti ed ulcere persistenti, distruzione della membrana basale e sviluppo di tessuto fibroso. Negli ultimi anni sono stati condotti vari studi che hanno permesso l’identificazione di marcatori molecolari sia per le SC che per le TA, a livello dell’epitelio corneale, limbare e congiuntivale quali: proteine del citoscheletro (K3, K12, coppia di cheratine K5/K14, K19, vimentina); proteine del citosol (citocromo ossidasi, Na/K-ATPasi, anidrasi carbonica, a-enolasi, PKC, cicline A, D, E, metallotionine, CLED, S100A12); proteine nucleari (fattore p63); proteine della superficie cellulare (Cx43, Cx50, E-caderina, P-caderina, b-catenina, integrine a2, a3, a6, av, b1, b4); recettori per i fattori di crescita (EGF-R, KGF-R, TrkA, NGF, HGF, TGF-b-I, TGF-b-II); molecole di trasporto (ABCG2); marcatori neuronali ed ematopoietici. Quando l’epitelio o lo stroma limbare è danneggiato si sviluppa uno stato patologico detto deficit delle cellule staminali limbari (LSCD). La deficienza limbare determina: scarsa r iepi tel izzazione corneale, infiammazione cronica stromale (cheratiti), vascolarizzazione corneale e crescita verso l’interno dell’epitelio congiuntivale (congiuntivalizzazione). Conseguentemente, i pazienti con LSCD riferiscono irritazione oculare, fotofobia e diminuzione del visus. Una diagnosi accurata di LSCD è importante per la scelta di appropriate procedure di trapianto del le SC l imbar i epiteliali. Quando la LSCD totale è unilaterale è possibile effettuare un autotrapianto limbare congiuntivale (CLAU), quando è bilaterale la ricostruzione della superficie corneale è possibile con trapianto allogenico di SC epiteliali limbari. Si può intervenire con il trapianto lr-CLAL, ossia il trasferimento di SC limbari da occhi donatori appartenenti a parenti, oppure con il KLAL in cui si utilizzano tessuti di donatori cadaveri. Altra nuova procedura è l’espansione ex vivo delle cellule staminali limbari con l’utilizzo di fibroblasti 3T3. Il concetto di cellule staminali richiede ulteriori studi perché attualmente non c’è un marcatore molecolare definitivo esclusivo per le SC ed in grado di renderle distinguibili da altre cellule proliferative nello strato epiteliale basale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.