Razionalità, umanità, chiarezza. L'insegnamento dei Lumi per un diritto penale mite

L'articolo partendo dalla ricorrenza del 250° anniversario della pubblicazione del Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, tratteggia brevemente la storia del diritto penale di Ancien Régime individuando l'origine delle critiche che, i giusnaturalisti prima e – con maggior vigore – gli illuministi poi, sferrarono contro di esso. L'Ancien Droit, con le fasi segrete, gli arresti arbitrari, le torture e le pene corporali appariva sempre più inumano e ingiustificato. Gli illuministi proposero un sistema dei delitti e delle pene in cui razionalità, umanità e chiarezza sarebbero dovuti essere i nuovi presupposti del diritto. La secolarizzazione del sistema penale, poi, avrebbe dovuto impedire la confusione tra delitto e peccato e, parimenti, tra pena ed espiazione. Un diritto moderno, quello che nasce dall'elaborazione giusfilosofica dell'epoca che nei suoi aspetti ideal-tipici offre ancora, ai giorni nostri, un modello assoluto cui continuare ad ispirarsi per evitare derive antigarantiste.