Pavel Pavlovich Muratov was a Russian writer, essayist, and art historian. In his book Obrazy Italii (Images of Italy, 1911-12), genre is a complex issue. The author's strong subjectivity in choosing «images» of Italy, and his outpourings suggest that the genre's specifics might be traced back to the literary tradition of autobiographism. The annexation of Rome to the Kingdom of Italy (1870) marked the beginning of a process that was destined to change permanently the character of the city, and be reflected in its identity. Muratov’s image of Rome at the beginning of the 20th century shows the author’s original point of view in addressing the topos of the city, as well as his tendency to see the Italian capital as part of his own existential path. In his outpourings, precise and stern albeit emotional, the autobiographical thread is intertwined with his outstanding erudition, his talent for writing, his «infectious» vitality and, ultimately, a prophetic view of the unfolding of the «spirit of Rome».

Il libro Immagini d’Italia (1911-1912) dello storico d’arte e scrittore russo Pavel Muratov rappresenta uno dei contributi più alti mai scritti sull’Italia. L’annessione al Regno d’Italia fu, per Roma, un evento traumatico che ne mutò per sempre la fisionomia urbanistica, architettonica, sociale, incidendo anche sulla sua cifra identitaria. In Immagini d’Italia Muratov, che fu a Roma la prima volta nel 1907-1908, dedica alla città contemporanea osservazioni sparse di grande interesse. Egli sottolinea la convivenza di modernizzazione e di arretratezza nella vita romana del tempo dove, accanto a strutture e impianti moderni, sopravvivono, soprattutto nelle campagne, tradizioni e usi arcaici. Il giudizio di Muratov sugli interventi post-unitari fatti sul tessuto urbanistico romano è sicuro e duro, siglato da termini come “volgare”, “banale, “brutto”. L’immagine della Roma umbertina tratteggiata nel libro dimostra l’originalità del punto di vista dell’autore e la profondità della sua esperienza estetica della città. Nelle vivide e nette “immagini” della Roma d’inizio XX secolo si fondono armoniosamente autobiografismo, straordinaria erudizione, insolito dono narrativo, “contagiosità vitalistica” e uno sguardo lungimirante sulla successiva evoluzione del “sentimento di Roma”.

Rim nacala XX v. v zerkale "Obrazov Italii" P. P. Muratova [La Roma d'inizio Novecento nello specchio di "Immagini d'Italia" di P.P. Muratov* / Giuliani, Rita. - In: IMAGOLOGIÂ I KOMPARATIVISTIKA. - ISSN 2409-9554. - STAMPA. - 3:1(2015), pp. 43-60. [10.17223/24099554/3/3]

Rim nacala XX v. v zerkale "Obrazov Italii" P. P. Muratova [La Roma d'inizio Novecento nello specchio di "Immagini d'Italia" di P.P. Muratov*

GIULIANI, Rita
2015

Abstract

Pavel Pavlovich Muratov was a Russian writer, essayist, and art historian. In his book Obrazy Italii (Images of Italy, 1911-12), genre is a complex issue. The author's strong subjectivity in choosing «images» of Italy, and his outpourings suggest that the genre's specifics might be traced back to the literary tradition of autobiographism. The annexation of Rome to the Kingdom of Italy (1870) marked the beginning of a process that was destined to change permanently the character of the city, and be reflected in its identity. Muratov’s image of Rome at the beginning of the 20th century shows the author’s original point of view in addressing the topos of the city, as well as his tendency to see the Italian capital as part of his own existential path. In his outpourings, precise and stern albeit emotional, the autobiographical thread is intertwined with his outstanding erudition, his talent for writing, his «infectious» vitality and, ultimately, a prophetic view of the unfolding of the «spirit of Rome».
2015
Il libro Immagini d’Italia (1911-1912) dello storico d’arte e scrittore russo Pavel Muratov rappresenta uno dei contributi più alti mai scritti sull’Italia. L’annessione al Regno d’Italia fu, per Roma, un evento traumatico che ne mutò per sempre la fisionomia urbanistica, architettonica, sociale, incidendo anche sulla sua cifra identitaria. In Immagini d’Italia Muratov, che fu a Roma la prima volta nel 1907-1908, dedica alla città contemporanea osservazioni sparse di grande interesse. Egli sottolinea la convivenza di modernizzazione e di arretratezza nella vita romana del tempo dove, accanto a strutture e impianti moderni, sopravvivono, soprattutto nelle campagne, tradizioni e usi arcaici. Il giudizio di Muratov sugli interventi post-unitari fatti sul tessuto urbanistico romano è sicuro e duro, siglato da termini come “volgare”, “banale, “brutto”. L’immagine della Roma umbertina tratteggiata nel libro dimostra l’originalità del punto di vista dell’autore e la profondità della sua esperienza estetica della città. Nelle vivide e nette “immagini” della Roma d’inizio XX secolo si fondono armoniosamente autobiografismo, straordinaria erudizione, insolito dono narrativo, “contagiosità vitalistica” e uno sguardo lungimirante sulla successiva evoluzione del “sentimento di Roma”.
Muratov, Pavel; Roma, inizio Novecento; urbanistica
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Rim nacala XX v. v zerkale "Obrazov Italii" P. P. Muratova [La Roma d'inizio Novecento nello specchio di "Immagini d'Italia" di P.P. Muratov* / Giuliani, Rita. - In: IMAGOLOGIÂ I KOMPARATIVISTIKA. - ISSN 2409-9554. - STAMPA. - 3:1(2015), pp. 43-60. [10.17223/24099554/3/3]
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