Introduzione Una scarsa regolazione emotiva rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza dei disturbi cardiovascolari (Appleton et al., 2014). In particolare, il ricorso a una strategia di rivalutazione cognitiva rappresenta un fattore di protezione della salute, promuove il benessere psicologico (Gross & John, 2003) e risulta efficace nel ridurre l’arousal psicofisiologico (Augustine & Hemenover, 2009; Koole, 2009). Obiettivi Lo studio si propone di valutare se persone con una maggiore gravità di salute cardiovascolare presentino un minore ricorso a strategie di rivalutazione cognitiva e una maggiore tendenza a sopprimere la manifestazione delle loro emozioni. Metodologia Hanno partecipato 285 soggetti (M/F=128/157; età media= 58.90±14.30), reclutati presso il Centro per la Cura dell'Ipertensione del Policlinico Umberto I di Roma. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi in funzione della gravità della loro condizione cardiovascolare: pazienti con problematiche cardiovascolari (N=72), ipertesi in terapia farmacologica (N=71), ipertesi non sottoposti a terapia farmacologica (N=71), gruppo di controllo (N=71). Per la valutazione della regolazione emotiva è stato somministrato l’Emotional Regulation Questionnaire (Gross et al., 2003; Balzarotti et al., 2010). Risultati I risultati hanno evidenziato differenze nell’utilizzo delle strategie di regolazione emotiva tra i gruppi (Rao’s6.55 2.15; p< .05). In particolare i gruppi patologici (cardiovascolari e i due gruppi d'ipertesi) presentano maggiori livelli di soppressione emotiva rispetto al gruppo di controllo, mentre l'utilizzo della rivalutazione cognitiva è frequente nel gruppo di controllo rispetto al gruppo con problematiche cardiovascolari. Conclusioni In linea con quanto evidenziato da Appleton et al. (2014), che hanno indagato l'influenza delle strategie di regolazione emotiva come fattori di rischio della patologia cardiovascolare, il nostro studio evidenzia che popolazioni con maggiore gravità di salute cardiovascolare manifestano stili di regolazione emotiva differenti. La modulazione dei propri stati affettivi si presenta come una dimensione rilevante sia a livello preventivo che terapeutico nell'ambito della salute cardiovascolare.

REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI E SALUTE: FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE PER LE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI / Mingarelli, Alessandro; Boncompagni, Ilaria; Ferrovecchio, Eugenia; Petricca, Alessia; Manzon, Licia; Guarino, Angela; Germano', Giuseppe Italo Walter; Caparra, A; Casagrande, Maria. - STAMPA. - (2015), pp. 33-34. (Intervento presentato al convegno Psicologia della Salute e Salute della Psicologia tenutosi a Catania nel 28-30/05/2015).

REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI E SALUTE: FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE PER LE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI

MINGARELLI, alessandro;BONCOMPAGNI, ILARIA;PETRICCA, ALESSIA;MANZON, Licia;GUARINO, Angela;GERMANO', Giuseppe Italo Walter;CASAGRANDE, Maria
2015

Abstract

Introduzione Una scarsa regolazione emotiva rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza dei disturbi cardiovascolari (Appleton et al., 2014). In particolare, il ricorso a una strategia di rivalutazione cognitiva rappresenta un fattore di protezione della salute, promuove il benessere psicologico (Gross & John, 2003) e risulta efficace nel ridurre l’arousal psicofisiologico (Augustine & Hemenover, 2009; Koole, 2009). Obiettivi Lo studio si propone di valutare se persone con una maggiore gravità di salute cardiovascolare presentino un minore ricorso a strategie di rivalutazione cognitiva e una maggiore tendenza a sopprimere la manifestazione delle loro emozioni. Metodologia Hanno partecipato 285 soggetti (M/F=128/157; età media= 58.90±14.30), reclutati presso il Centro per la Cura dell'Ipertensione del Policlinico Umberto I di Roma. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi in funzione della gravità della loro condizione cardiovascolare: pazienti con problematiche cardiovascolari (N=72), ipertesi in terapia farmacologica (N=71), ipertesi non sottoposti a terapia farmacologica (N=71), gruppo di controllo (N=71). Per la valutazione della regolazione emotiva è stato somministrato l’Emotional Regulation Questionnaire (Gross et al., 2003; Balzarotti et al., 2010). Risultati I risultati hanno evidenziato differenze nell’utilizzo delle strategie di regolazione emotiva tra i gruppi (Rao’s6.55 2.15; p< .05). In particolare i gruppi patologici (cardiovascolari e i due gruppi d'ipertesi) presentano maggiori livelli di soppressione emotiva rispetto al gruppo di controllo, mentre l'utilizzo della rivalutazione cognitiva è frequente nel gruppo di controllo rispetto al gruppo con problematiche cardiovascolari. Conclusioni In linea con quanto evidenziato da Appleton et al. (2014), che hanno indagato l'influenza delle strategie di regolazione emotiva come fattori di rischio della patologia cardiovascolare, il nostro studio evidenzia che popolazioni con maggiore gravità di salute cardiovascolare manifestano stili di regolazione emotiva differenti. La modulazione dei propri stati affettivi si presenta come una dimensione rilevante sia a livello preventivo che terapeutico nell'ambito della salute cardiovascolare.
2015
Psicologia della Salute e Salute della Psicologia
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI E SALUTE: FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE PER LE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI / Mingarelli, Alessandro; Boncompagni, Ilaria; Ferrovecchio, Eugenia; Petricca, Alessia; Manzon, Licia; Guarino, Angela; Germano', Giuseppe Italo Walter; Caparra, A; Casagrande, Maria. - STAMPA. - (2015), pp. 33-34. (Intervento presentato al convegno Psicologia della Salute e Salute della Psicologia tenutosi a Catania nel 28-30/05/2015).
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