Introduzione Elevati livelli d'ansia sono associati a una maggiore attivazione del Sistema Nervoso Autonomo e, di conseguenza, a una maggiore reattività cardiovascolare (Narita et al., 2007). L'ansia, sia di stato che di tratto, rappresenta dunque un importante fattore di rischio per l'insorgenza di disturbi cardiovascolari ed è fortemente associata alla morte cardiaca, indipendentemente dalle variabili biologiche e demografiche (Compare et al., 2011). Tuttavia, non è noto se vi sono delle differenze in funzione della gravità della patologia cardiovascolare. Obiettivi Lo studio si propone di valutare se sono presenti delle differenze nei livelli di ansia di stato e di tratto, in relazione allo stato di salute cardiovascolare dei partecipanti. Metodo Hanno partecipato 373 soggetti (M/F= 207/166; età media= 59,58±13,94) divisi in sei gruppi per gravità: gruppo di controllo (N=78), gruppo di controllo con fattori di rischio cardiovascolare (N=25), ipertesi senza terapia farmacologica (N=71), ipertesi in terapia farmacologica (N=109), pazienti con problematiche cardiache lievi (N=37) e gravi (N=53). I partecipanti sono stati reclutati presso il Centro Ipertensione del Policlinico Umberto I° di Roma. Ai partecipanti è stato somministrato il Cognitive Behavioral Assessment Hospital Form (Zotti et al., 2005), per la valutazione dell'ansia di stato, e lo State-Trait Anxiety Inventory Forma Y2 (Spielberger, 1992), per indagare l'ansia di tratto. Risultati I risultati hanno evidenziato differenze significative tra i gruppi rispetto ai livelli d'ansia (Rao's 10,7 1,93; p<.04), in particolare per quanto riguarda i livelli di ansia di stato ( F5.36 2,33; p<.04). I pazienti con problematiche cardiache presentano un maggior livello di ansia di stato rispetto al gruppo di controllo. Conclusioni L'ansia di stato sembra rappresentare un fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari, in quanto maggiore è la gravità dello stato di salute del soggetto e maggiori saranno i livelli d'ansia provati.
ANSIA E DISTURBI CARDIOVASCOLARI: QUALE RELAZIONE? / Boncompagni, Ilaria; Ferrovecchio, Eugenia; Mingarelli, Alessandro; Giovannone, M; Rongoni, Silvia; Manzon, Licia; Guarino, Angela; Germano', Giuseppe Italo Walter; Caparra, A; Casagrande, Maria. - STAMPA. - (2015), pp. 33-33. (Intervento presentato al convegno Psicologia della salute e salute della psicologia tenutosi a Catania nel 28-30/05/2015).
ANSIA E DISTURBI CARDIOVASCOLARI: QUALE RELAZIONE?
BONCOMPAGNI, ILARIA;MINGARELLI, alessandro;MANZON, Licia;GUARINO, Angela;GERMANO', Giuseppe Italo Walter;CASAGRANDE, Maria
2015
Abstract
Introduzione Elevati livelli d'ansia sono associati a una maggiore attivazione del Sistema Nervoso Autonomo e, di conseguenza, a una maggiore reattività cardiovascolare (Narita et al., 2007). L'ansia, sia di stato che di tratto, rappresenta dunque un importante fattore di rischio per l'insorgenza di disturbi cardiovascolari ed è fortemente associata alla morte cardiaca, indipendentemente dalle variabili biologiche e demografiche (Compare et al., 2011). Tuttavia, non è noto se vi sono delle differenze in funzione della gravità della patologia cardiovascolare. Obiettivi Lo studio si propone di valutare se sono presenti delle differenze nei livelli di ansia di stato e di tratto, in relazione allo stato di salute cardiovascolare dei partecipanti. Metodo Hanno partecipato 373 soggetti (M/F= 207/166; età media= 59,58±13,94) divisi in sei gruppi per gravità: gruppo di controllo (N=78), gruppo di controllo con fattori di rischio cardiovascolare (N=25), ipertesi senza terapia farmacologica (N=71), ipertesi in terapia farmacologica (N=109), pazienti con problematiche cardiache lievi (N=37) e gravi (N=53). I partecipanti sono stati reclutati presso il Centro Ipertensione del Policlinico Umberto I° di Roma. Ai partecipanti è stato somministrato il Cognitive Behavioral Assessment Hospital Form (Zotti et al., 2005), per la valutazione dell'ansia di stato, e lo State-Trait Anxiety Inventory Forma Y2 (Spielberger, 1992), per indagare l'ansia di tratto. Risultati I risultati hanno evidenziato differenze significative tra i gruppi rispetto ai livelli d'ansia (Rao's 10,7 1,93; p<.04), in particolare per quanto riguarda i livelli di ansia di stato ( F5.36 2,33; p<.04). I pazienti con problematiche cardiache presentano un maggior livello di ansia di stato rispetto al gruppo di controllo. Conclusioni L'ansia di stato sembra rappresentare un fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari, in quanto maggiore è la gravità dello stato di salute del soggetto e maggiori saranno i livelli d'ansia provati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.