The new Italians of Tunisia. A look at mobility and transnationalisms through Mediterranean In this contribution, I will deal with the constantly increasing flow of people from Italy to Tunisia, up to the tragic terroristic attacks of the last months. In particular, I will focus on the mobility routes which have been activated by the Italian entrepreneurs and pensioners who can benefit from a series of convenient economic advantages (from fiscal relieves to the halving of the cost of life) in the ‘country of jasmines’. Although Italian emigration history begins in the XVII century, it is possible to find a certain discontinuity between the historical Italian community and the newcomers. In fact, settlement by Italians in North Africa was thought to be in a long term through a stable life project based on the insertion in a context of what is called ‘other’. On the other hand, the itineraries of the ‘new’ Italians are characterized by a fragmented mobility made of continuous coming and going between the shores of the Mediterranean, without any communitarian integration. Transnationalism perspective gives us a lecture key to understand logical and practical kinds of mobility which is difficult to be framed within the classic approaches to migration phenomena.

In questo contributo tratto del flusso sempre crescente, almeno fino ai tragici attentati degli ultimi mesi, di persone che dall’Italia si muovono verso la Tunisia. In particolare, mi soffermerò sui percorsi di mobilità attivati da imprenditori e pensionati italiani, che nel paese dei gelsomini possono beneficiare di una serie di convenienti agevolazioni economiche (dagli sgravi fiscali al dimezzamento del costo della vita). Sebbene la storia dell’emigrazione italiana in Tunisia inizi almeno nel XVII secolo, è possibile individuare una certa discontinuità tra la comunità storica degli italiani e i nuovi arrivati. Il radicamento in nord Africa dei ‘vecchi’ italiani era infatti pensato e agito sul lungo termine, attraverso la pianificazione di uno stabile progetto di vita fondato sull’inserimento in un contesto ‘altro’. Gli itinerari dei ‘nuovi’ italiani, invece, sono caratterizzati da una mobilità frammentata, costituita da continui andirivieni tra una sponda e l’altra del Mediterraneo, senza che venga perseguita alcuna integrazione comunitaria. La prospettiva del transnazionalismo fornisce una chiave di lettura capace di comprendere logiche e pratiche di una mobilità difficilmente inquadrabile entro i classici approcci di studio ai fenomeni migratori.

I nuovi italiani di Tunisia. Uno sguardo a mobilità e transnazionalismi nel Mediterraneo / Cordova, GIOVANNI AMEDEO. - In: ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO. - ISSN 2038-3215. - ELETTRONICO. - 17:2(2015), pp. 27-38. [DOI: 10.7432/AAM170203]

I nuovi italiani di Tunisia. Uno sguardo a mobilità e transnazionalismi nel Mediterraneo.

CORDOVA, GIOVANNI AMEDEO
2015

Abstract

The new Italians of Tunisia. A look at mobility and transnationalisms through Mediterranean In this contribution, I will deal with the constantly increasing flow of people from Italy to Tunisia, up to the tragic terroristic attacks of the last months. In particular, I will focus on the mobility routes which have been activated by the Italian entrepreneurs and pensioners who can benefit from a series of convenient economic advantages (from fiscal relieves to the halving of the cost of life) in the ‘country of jasmines’. Although Italian emigration history begins in the XVII century, it is possible to find a certain discontinuity between the historical Italian community and the newcomers. In fact, settlement by Italians in North Africa was thought to be in a long term through a stable life project based on the insertion in a context of what is called ‘other’. On the other hand, the itineraries of the ‘new’ Italians are characterized by a fragmented mobility made of continuous coming and going between the shores of the Mediterranean, without any communitarian integration. Transnationalism perspective gives us a lecture key to understand logical and practical kinds of mobility which is difficult to be framed within the classic approaches to migration phenomena.
2015
In questo contributo tratto del flusso sempre crescente, almeno fino ai tragici attentati degli ultimi mesi, di persone che dall’Italia si muovono verso la Tunisia. In particolare, mi soffermerò sui percorsi di mobilità attivati da imprenditori e pensionati italiani, che nel paese dei gelsomini possono beneficiare di una serie di convenienti agevolazioni economiche (dagli sgravi fiscali al dimezzamento del costo della vita). Sebbene la storia dell’emigrazione italiana in Tunisia inizi almeno nel XVII secolo, è possibile individuare una certa discontinuità tra la comunità storica degli italiani e i nuovi arrivati. Il radicamento in nord Africa dei ‘vecchi’ italiani era infatti pensato e agito sul lungo termine, attraverso la pianificazione di uno stabile progetto di vita fondato sull’inserimento in un contesto ‘altro’. Gli itinerari dei ‘nuovi’ italiani, invece, sono caratterizzati da una mobilità frammentata, costituita da continui andirivieni tra una sponda e l’altra del Mediterraneo, senza che venga perseguita alcuna integrazione comunitaria. La prospettiva del transnazionalismo fornisce una chiave di lettura capace di comprendere logiche e pratiche di una mobilità difficilmente inquadrabile entro i classici approcci di studio ai fenomeni migratori.
Migrazioni; Tunisia; Imprenditori; Pensionati; Transnazionalismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I nuovi italiani di Tunisia. Uno sguardo a mobilità e transnazionalismi nel Mediterraneo / Cordova, GIOVANNI AMEDEO. - In: ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO. - ISSN 2038-3215. - ELETTRONICO. - 17:2(2015), pp. 27-38. [DOI: 10.7432/AAM170203]
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