Una fase di notevoli incertezze, si sa, è quella attualmente attraversata dall’Unione Europea. Per un verso, non solo gli elementi populisti, ma anche personalità tanto moderate quanto autorevoli propendono per un netto regresso intergovernativo. Per contro, esponenti politici e pubblicisti non meno influenti ritengono necessario un deciso, se non definitivo passaggio all’assetto federale. Non sarà inutile pertanto riflettere e documentarsi su quali modelli istituzionali potrebbero risultare funzionali al perseguimento di quest’ultima opzione, laddove la scelta intergovernativa, non dotata di particolare originalità, dovrebbe risultare già nota e frequentata. Facendo attenzione, tuttavia, nel ragionare di modelli, a non limitarsi ad una semplice rassegna, bensì a valutare quale di essi risulti più funzionale alle finalità e ai fondamenti politico-identitari dell’Unione europea come pensiamo sia essa oggi e ancor più sia candidata a diventare in futuro. Vale a dire, domanda: riteniamo che l’Unione, una volta divenuta federazione, democratica beninteso, possa o debba proporsi come l’Europe puissance talvolta evocata da personalità francesi, quali Jacques Delors, o magari come qualcosa di ancor più visibile sul palcoscenico planetario?
Una costituzione per l’Europa d’altri tempi. Ma con preveggenze d’attualità. Il testo del progetto del 6 maggio 1951 del Conte Coudenhove-Kalergi / Gui, Francesco. - In: EUROSTUDIUM3W. - ISSN 1973-9443. - ELETTRONICO. - 35(2015), pp. 41-52.
Una costituzione per l’Europa d’altri tempi. Ma con preveggenze d’attualità. Il testo del progetto del 6 maggio 1951 del Conte Coudenhove-Kalergi
GUI, Francesco
2015
Abstract
Una fase di notevoli incertezze, si sa, è quella attualmente attraversata dall’Unione Europea. Per un verso, non solo gli elementi populisti, ma anche personalità tanto moderate quanto autorevoli propendono per un netto regresso intergovernativo. Per contro, esponenti politici e pubblicisti non meno influenti ritengono necessario un deciso, se non definitivo passaggio all’assetto federale. Non sarà inutile pertanto riflettere e documentarsi su quali modelli istituzionali potrebbero risultare funzionali al perseguimento di quest’ultima opzione, laddove la scelta intergovernativa, non dotata di particolare originalità, dovrebbe risultare già nota e frequentata. Facendo attenzione, tuttavia, nel ragionare di modelli, a non limitarsi ad una semplice rassegna, bensì a valutare quale di essi risulti più funzionale alle finalità e ai fondamenti politico-identitari dell’Unione europea come pensiamo sia essa oggi e ancor più sia candidata a diventare in futuro. Vale a dire, domanda: riteniamo che l’Unione, una volta divenuta federazione, democratica beninteso, possa o debba proporsi come l’Europe puissance talvolta evocata da personalità francesi, quali Jacques Delors, o magari come qualcosa di ancor più visibile sul palcoscenico planetario?File | Dimensione | Formato | |
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