Le società finanziarie e la riforma del TUB: adeguamento vs trasformazione

The Legislative Decree no. 141/2010 reformed the Title V of the Banking Act referred to financial intermediaries, with a reorganization of the system and control which it is subject. The alignment to the new regulation involves significant costs and burdens that will have an important impact on the chances of survival and the operation of the various non-bank financial intermediaries: to avoid leaving the market, they have to make a choice between adaptations to the new regulatory requirements or repositioning in new business areas. In the light of the new type of intermediary introduced by art. 111 of the Banking Act that have as corporate purpose the provision of microcredits, the paper explores the possibility of transformation of the company’s consumer credit in the new “microcredit’s intermediary”.

Il D.Lgs. 141/2010 ha riformato la disciplina degli intermediari finanziari di cui al Titolo V del TUB, realizzando un riordino dell’ordinamento e dell’assetto dei controlli cui questi sono sottoposti. L’allineamento ai nuovi dettami regolamentari comporta oneri e costi rilevanti che potranno avere un forte impatto sulla possibilità di sopravvivenza e sull’operatività dei diversi intermediari finanziari non bancari che, per evitare l’uscita dal mercato, si trovano a dover compiere una scelta tra adeguamento ai nuovi requisiti di vigilanza o riposizionamento in nuove aree di business. Alla luce della nuova tipologia d’intermediario introdotta dall’art. 111 del TUB e avente come oggetto sociale esclusivo l’erogazione di microcrediti, il lavoro esplora l’ipotesi di trasformazione delle società di credito al consumo nel nuovo “intermediario di microcredito”.